Capitolo 34.

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Entrai in casa, e lasciai lo zaino in un punto della casa, mi avviai verso la cucina e trovai un post-it di Alessio sul frigo.

Arriverò tardi, non aspettarmi.
-Alessio.

Lo staccai e lo buttai nella pattumiera, cercai nei vari cassetti qualcosa da mangiare, ma decisi di farmi un po' di pasta con il sugo.
Misi l'acqua sul fornello e intanto andai in camera e indossai un pantalone di tuta e una felpa larga.
Tornai in cucina e misi la pasta a cuocere, apparecchiai velocemente la tavola e dopo dieci minuti portai la pasta nel piatto.
Accesi la televisione mettendo a uomini e donne, credo che sia la droga di molte adolescenti come me.
Prima di sedermi, sentì il campanello, mi avviai verso la porta e quando l'apri comparve Benjamin.
Entrò frettolosamente e si sedette su una sedia di fronte a me.

" ne vuoi un po'?" Chiesi sedendomi.

" no, ho già mangiato." Rispose fissandomi, e torturandosi il ciuffo.

" allora.. Cosa ci fai qui?" Domandai mangiando un boccone di pasta.

" ho un'ansia terribile, eppure non è la prima volta che parlo con lei, insomma siamo stati insieme, ma questa ragazza continua a farmi quest'effetto." Parlò velocemente, e non feci altro che annuire.

" non so da dove iniziare, anche se cerco di prepararmi un discorso, quando sto vicino a lei la mia mente elimina ogni parola e butto parole al vento." Aggiunse,strofinandosi la faccia con una mano.

" quelle non sono parole al vento, sono parole che ti escono dal cuore." Affermai, masticando e il modo con cui lo dissi gli provocò una risata.

" dammi qualche consiglio." Chiese supplichevole.

" ben, il consiglio migliore è essere te stesso e parlare sinceramente." Mi alzai da tavola portando il piatto nel lavandino.

" ma se lei decidesse di non tornare più insieme?" Mi raggiunse in cucina poggiandosi al piano cottura, e incrociando le braccia.

" scherzi? Come farebbe a dirti di no! Basta vederla, si capisce che le manchi." Mi fermai e portai lo sguardo su di lui.

" io adesso capisco che c'è una ragazza che vuole sembrare forte ma dentro è debole." Disse addolcendo il viso.

" non pensare a me, io sto bene così.
Anzi mai stata meglio, pensa a Valeria, lei ne ha bisogno." Fissai il pavimento scacciando via le lacrime.

" non mentire a te stessa, ti manca e si nota." Ribattè facendo un passo avanti.

" parliamo di altro, per favore." Mi voltai dandogli le spalle.

" devo andare tra un quarto d'ora ci dobbiamo trovare al parco." Disse abbracciandomi e lasciandomi un bacio.

" fammi sapere." Sorrisi e lo accompagnai alla porta.

Appena chiusi la porta, tolsi la tovaglia e poggiai la montagna di libri sul tavolo.
Frugai nello zaino alla ricerca delle mie cuffiette, appena le trovai, le attaccai al cellulare azionando una playlist a caso.
Apri il quaderno di italiano, e una traccia tra quelle riportate mi fece riflettere molto.

-Cos'è per te l'amore?
Iniziai a scrivere i primi righi.

L'amore è quel qualcosa che hanno tutti, ma che in molti non ne sanno l'esistenza; oppure ne sanno l'esistenza, ma non sanno come usarlo o non ne fanno uso solo per il semplice motivo che sono troppo vigliacchi nel scoprire un qualcosa che può rendere una persona migliore.

L'amore è quel qualcosa che viene senza che una persona se ne accorga, che, di punto in bianco, ci si ritrova a pensare costantemente a quel ragazzo (o ragazza) senza quasi sapere il perché. Si ha le idee confuse ogni dannata volta che si sta con lui/lei, il cuore che batte a mille, lo stomaco che sembra che stia facendo una guerra...

L'amore è anche quel qualcosa che, se nel caso vada male, fa soffrire tanto, tanto quasi un proiettile nel cuore. E' come aver subito un colpo da cui non riesci quasi a riprenderti. In questo caso, si mette in gioco un'altro tipo di amore, che sarebbe quello dei VERI amici e della famiglia. Quello si che è vero amore, quello che tutti si meriterebbero, quello su cui si può veramente contare e che si sa con certezza che durerà per sempre.

Quindi, l'amore è una cosa che rende migliori le persone, che rende speciali per tempo determinato, ma che però si bisogna fare attenzione perché potrebbe fare molto male. Ma comunque, bene o male che vada, si bisogna sempre contare sull'affetto della famiglia e degli amici, che quello si che conta veramente.

Appena fini questa breve riflessione, mi alzai per andare in bagno, mi lavai la faccia e feci una crocchia disordinata.
Uscì dal bagno e mi scontrai con Alessio.

" Ei, buongiorno eh." Sorrise stampandomi un bacio sulla guancia.

" buongiorno." Ricambiai il sorriso, e mi sedetti  per finire i compiti.

" cosa fai?" Domandò sedendosi vicino a me.

" fisica." Sbuffai portando una mano tra i capelli.

" non fa per me." Si alzò portando le mani in alto.

" spiritoso." Lo guardai male per poi continuare a scrivere.

" comunque, ho parlato con il mio direttore e ho chiesto se uno di questi giorni puoi venire con me e ascoltare un pezzo del nuovo album." Si inginocchiò sulla sedia posta di fronte a me, e si appoggiò al tavolo con i gomiti.

" cosa?" Buttai la penna e lo guardai con la bocca aperta.

" e magari, faremo qualcosina." Si alzò dalla sedia, con una faccia da ' io lo so e tu no.'

Strisciai la sedia dal pavimento, e mi alzai con una velocità estrema, corsi verso Alessio e lo bloccai dalla maglietta, fissandolo con le braccia conserte.

" cosa dovremmo fare?" Lo guardai accigliata.

" non te lo dico, quindi evita." Rispose facendo una faccia realizzata.
Lo guardai male, e sbattei il piede ripetutamente.

" eddai, solo qualcosina." Dissi lamentandomi, e saltellando come una cretina.

" vedrai." Mi fece la linguaccia e si chiuse in bagno.

Fanculo.

Mi rimisi seduta e continuai a fare quei maledetti compiti.
Portai le cuffiette nelle orecchie e poggiai la testa sul tavolo, scrivendo sul quaderno.

" sto uscendo, ci vediamo dopo." Mi sussurrò all'orecchio questa frase, dopo avermi tolto la cuffietta dell'orecchio.

" va bene." Risposi con tono scocciato.

Uscì da casa e una sensazione di vuoto penetrò nel mio corpo.

// spazio autrice.//
Eccomi, spero che vi piaccia.
Fatemi sapere💕

"siamo due destinati a mancarci. - Alessio bernabei."Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora