" buongiorno." Dissi, sedendomi sul muretto della scuola, ascoltando il discorso dei ragazzi.
" buongiorno, tes." Ben rivolse il suo sguardo su di me salutandomi, e ritornò a parlare con un ragazzo di quinto.
" Ei, bella addormentata." Mi sorrise Valeria, e subito l'abbracciai.
" e questo sorriso?" Chiesi, sapendo già la risposta.
Mi indicò con il capo Benjamin, che si girò sfoggiando uno dei suoi sorrisi migliori.
L'abbracciai fortemente emettendo un piccolo urlo di felicità." sono così contenta per voi." La strinsi forte a me.
La campanella suonò, e insieme a Valeria entrammo in classe, sedendoci ai soliti banchi.
La prof di fisica entrò, poggiando sulla cattedra un malloppo di fogli.
Chiamò uno dei miei compagni, ordinandogli di consegnarceli." una verifica a sorpresa, bastarda." Sussurrai a Valeria, bestemmiando in arabo.
" non so niente." Si lamentò la mia amica.
" ho un'idea." Strizzai l'occhio e cacciai il cellulare appena la prof uscì dalla stanza per andare in bagno.
- Aleee help.
Berna- dimmi.
- ho lasciato il mio quaderno di fisica sul tavolo, fai la foto agli ultimi esercizi, quella Troia ci sta facendo fare una verifica.
Berna- hai una sfiga addosso.
-smettila e manda sta cazzo di foto.
Berna- tieni, bellezza.
- idiota.
Berna- lo so che mi vuoi bene.
- Sisi, convinto te. Ciao." allora?" Mi incitò lei.
" ho la foto, ma zitta." Risi, e iniziammo a copiare tutti gli esercizi dal telefono.
In mezz'ora finimmo il compito, ma facemmo finta di scrivere, giusto per passare il tempo.
Misi il cellulare sotto il banco, e guardai un po' sui social, ma la voce della prof che richiamava il mio nome mi fece sobbalzare." si prof?" Chiesi, alzandomi dal banco.
" vai a prendermi un caffè, grazie." Mi diede la sua chiavetta e uscì dalla classe avviandomi alla macchinetta.
Durante il tragitto incontrai Martina, le stampai un bacio sulla guancia ed entrò nella sua classe.
Entrai nello stanzino dove si trovava la macchinetta, ma era occupata da ben.
Intanto che preparava il suo caffè, ripresi il cellulare e continuai a fissare la home di Facebook, si stavo stalkerando Alessio.Benji mise un braccio sulla mia spalla e si porse in avanti, dandomi un bacio sulla guancia.
Prese il suo caffè e iniziò a sorseggiarlo, azionai la macchinetta pigiando il tasto ' caffè macchiato.'.
Sprofondai la testa sulla spalla del ragazzo di fianco a me, che mi strinse di più, accarezzandomi il braccio sinistro e un sospiro uscì dalle mie labbra." che hai, piccoletta?" Domandò accarezzandomi la guancia con il pollice.
" ho mal di testa, e boh, mi sento strana." Risposi, sbuffando e alzai la testa verso di lui.
" vieni qua." Mi abbracciò, buttando il bicchiere nella pattumiera.
" rilassati, sei troppo ansiosa e tesa per niente." Aggiunse, stringendomi a sé.
Quando fu pronto il caffè, salutai ben e portai il caffè a quella maledetta professoressa.
La fine dell'ora suonò, e subito dopo entrò il professore di educazione fisica.
Ci dirigemmo nella palestra e il professore ci lanciò un pallone per ogni squadra.
Dopo educazione fisica, le lezioni passarono velocemente, presi lo zaino e uscì da scuola fermandomi di fronte al cancello, per salutare quella babbuina di Francesca.
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"siamo due destinati a mancarci. - Alessio bernabei."
Fanfiction"E non me ne frega se tra un po' si tornerà a scuola, se inizierà a fare freddo, se pioverà e io non avrò l'ombrello. Perchè quando ti manca una persona il resto non conta un cazzo."