capitolo 30

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-Ho interrotto qualcosa?- chiede ironica Isabelle. Non credo di trovare le parole giuste per descrivere quello che sento. Forse dire che sto morendo dalla vergogna, è un diminutivo.
Il mio viso ha la temperatura del sole e sicuramente sarà rosso. Ringrazio di avere il cuscino premuto su di esso. In questo momento, vorrei tanto che esistesse il teletrasporto, e poi magari chiudermi in casa per una settimana.

-Isabelle, sorellina mia!- dice mentre va ad abbracciarla.
-Ehi Jace!- gli dice e ricambia l'abbraccio.
-Clary puoi anche alzarti da li.- sento dire da lei.
Tolgo il cuscino dal viso e mi siedo sul divano. Passano alcuni secondi prima che riesca ad alzarmi. Isabelle mi guarda con occhi maliziosi, Jace invece, ha lo sguardo basso e si passa una mano nei capelli.

-Beh io vado. Stephen mi starà cercando.- dico e faccio due passi in avanti. A quelle parole Jace alza gli occhi.
-Ehi ehi. Tu non vai e nessuna parte!- mi dice Izzy puntandomi un dito contro.
-Voi due dovete spiegarmi tutto.- dice spostando il dito verso suo fratello è più di nuovo verso di me.

-In cucina- ordina lei.

Ci fa sedere al bancone mentre lei si mette difronte a noi.

-Quindi voi due state insieme e non ne lo dite!?- dice lei sbattendo una mano sul piano da lavoro.
-Non stiamo insieme.- dico con tono basso.
-Ehi Isabelle, frena. Non stiamo insieme siamo solo amici.- dice lui accennato una risata.

A quelle parole mi alzo dallo sgabello.
-Jace posso parlarti un minuto?- chiedo seria. Lui annuisce e saliamo in camera sua.

Si siede sul letto e io rimango in piedi davanti a lui.

-Cosa siamo io e te?- chiedo.
-Amici- dice guardandomi negli occhi. Nella sua voce si sente in po' di insicurezza.
-Noi non siamo amici.
Nemmeno fidanzati.
In effetti penso che se mi chiedessero cosa siamo risponderei "mah, qualcosa... di preciso non lo so".
Siamo due cuori che si sono ritrovati dopo tanto tempo, due paia d'occhi che aspettavano d'incontrarsi, mani che cercavano altre dita per riempire perfettamente gli spazi vuoti.
Siamo il tramonto sulla spiaggia, il thé caldo ed un libro sotto la coperta nelle giornate piovose, la canzone malinconica alla radio ma pur sempre bella da morire, le passeggiate al parco mano nella mano oppure in spiaggia la mattina presto, gli schizzi d'acqua e gli scherzi fra amici a riva durante l'estate, il sole caldo, le serate in pizzeria a parlare del più o del meno solo per stare in compagnia, i "ti voglio bene", gli abbracci improvvisi, camminare fianco a fianco ma pur sempre lontani solo per paura di far diminuire la distanza.
Siamo tutte quelle cose belle da morire a cui non rinunceresti nemmeno in punto di morte.
Gli sguardi rivolti al cielo mentre sei seduto sull'autobus e ascolti musica, cercare una scusa banale solo per parlarsi, guardarsi negli occhi e dirsi mille parole così, in silenzio, perché le cose belle non hanno bisogno di essere spiegate.
Sorridere leggendo un messaggio, girarsi di scatto e sorprendersi lì, intenti a guardarsi l'un l'altra e scoppiare a ridere per essere così idioti da essersi fatti beccare.- dico tutto d'un fiato.
Si alza velocemente e mi stringe forte al suo petto.
-Non possiamo essere più che amici. Sei così fragile e preziosa, non posso farti cadere e distruggerti. Io... io... io sono uno stronzo e arrogante. Non sono il principe che tu vorresti. Non sono il ragazzo perfetto. Non sono giusto per te.- sussurra vicino al mio orecchio. Sento i miei occhi bagnarsi.
Faccio due passi indietro e lo guardo.

-Tu sei tutto ciò che voglio ora.- dico.

Fa un passo in avanti e io metto una mano sul suo petto e scuoto leggermente la testa.

-Ma tu non lo sei.- dice guardando il pavimento.

Una lacrima riga il mio viso, passo una mano su di essa e poi gli sorrido.

Lo superi ed esco dalla camera ma mi fermo sulla porta. Mi giro a guardarlo e lui è rimasto lì, non si è mosso e ha i pugni serrati lungo i fianchi.

Scendo le scale e mi fermo in cucina a salutare Isabelle.

-Izzy io vado. Chiamami perché voglio sapere tutto di ieri sera.- le dico sorridendo timidamente.
-Tutto bene?- mi chiede mentre si avvicina.
L'abbraccio, un abbraccio lungo.

Mi accompagna alla porta e prima di uscire guardo le scale che portano al piano superiore.

Attraverso la strada e alto la porta di casa mia. Non so per quale motivo, ho sperato che Jace scendesse dalle scale per dirmi "Ti voglio" . Che stupida che sono. Sono proprio una bambina che crede a tutto.

-Clary? La pizza è arrivata.- urla mio fratello.
-Non ho fame.- gli urlo in risposta.

Salgo in camera e chiuso la porta a chiave.
Sprofondo sotto le coperte e infilo le cuffiette. Addio mondo.

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È passata più di una settimana dall'ultima volta che ho parlato con Jace.
Izzy è venuta a casa mia quasi tutti i giorni. Mi ha raccontato di lei è Ian. In questo periodo si sono riavvicinati molto.

Natale è la festa che amo di più in tutto l'anno, questo appena passato è stato davvero brutto.
Il pensiero è stato fisso sulla frase "Ma tu non lo sei" detta da lui.
Fra tre giorni sarà capodanno. La festività che odio di più.
Ho iniziato in modo meraviglioso e lo sto finendo in modo orribile.

La porta di camera mia si spalanca e mia madre entra. Apre le tende e fa entrare il sole.

-Oh no... la luce. Mamma chiudile o morirò.- dico mentre tiro la coperta fin sopra la testa.
-Smettila Clary! Non puoi fare il vampiro! Non puoi uscire dalla camera solo per la cena.- mi dice quasi urlando. Si siede in fondo al mio letto ed io scopro il viso e la guardo.
- Che succede?- mi chiede con tono preoccupato.
-Nulla.- rispondo semplicemente.
-Non esci da questa camera da più di una settimana.- dice lei.
-Vestiti. Ti porto a fare shopping.- mi dice lei emozionata.
-Va bene.- le dico e poi sorrido.

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Mi serviva un'uscita così. Mia mamma sa sempre come farmi liberare la mente.

Stendo sul letto i due abiti che ho comprato. Uno è blu scuro, corto fino a metá coscia, attilato e a maniche lunghe in pizzo. L'altro è più o meno corto come quello blu ma è verde smeraldo, ha uno scollo a cuore e ha la gonna ampia e morbida.
-Ehi tesoro.- dice mia madre facendo capolino dalla porta.
Mi giro a guardarla.
-Sta sera vengono Ella e la sua famiglia a cena. Indossa l'abito blu.- continua e poi va via.

Jace viene a cena qua?!

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Spazio autrice:

Nuovo capitolo! Ho fatto l'aggiornamento in pochissimo tempo! Spero vi piaccia :)

Mi scuso per gli errori :)

Roby❤

Proprio lui.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora