Capitolo 20 - Late

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Madison's POV

"Mio mamma" si lamenta Grace sul suo seggiolone piangendo disperata. Il mal di testa non aiuta sicuramente. Come al solito piagnucola un po' perché ha sonno, ma è veramente troppo difficile badare a lei quando non c'è Ross. Diventa di colpo iperattiva, urla, lascia oggetti e si lagna in continuazione. Ancora non capisco dove si sia cacciato Ross. Capisco che il direttore lo abbia convocato per compilare dei fogli, ma ora è passato un bel po' di tempo. Adesso sono un paio di giorni che abbiamo litigato e l'ho fatto dormire sul divano per punizione. Gli sta bene, dato che esteticamente 'non sono poi un granché'. Prendo il cellulare in mano e compongo il suo numero un paio di volte. Al secondo squillo della terza chiamata si degna di rispondermi. "Ross!" Lo rimprovero. "Papapapaaaa!" Urla Grace da davanti a me capendo che stavo parlando con lui. "Dimmi!" Mi dice con lo stesso tono, così da prendermi in giro. "Dove sei?! Sto mettendo a nanna Gray, la vuoi la tua cena, si o no?!" Sbuffo frustrata e anche abbastanza stanca. "Sto arrivando! C'era traffico. Lasciami la cena in frigo sono appena arrivato a San Francisco. Due minuti e sono a casa, Mads. Metti a nanna Grace! Mi raccomando!" Urla per farsi capire meglio. "Dico io, una coda ti ha fatto fare un'ora di ritardo?! Certo che metto a letto Grace, tempo che arrivi e di questo passo si è già addormentata" lo rimprovero goffamente. "Mh. Sto arrivando. Un bacio, ti amo" mi manda un bacio dalla cornetta "Io no" scherzo. Sono ancora arrabbiata con lui. "Non ci credo" spengo la telefonata e poso il cellulare sul tavolo. "Allora batuffolo, facciamo la nanna?" Le chiedo prendendola in braccio e facendola dondolare un pochino. Lei si appoggia alla mia spalla con la testa e annuisce con il ciuccio in bocca. Le avevo fortunatamente già messo il pigiamino e mi rimaneva solo da sdraiarla nel letto. "Mamma! Jolly!" Mi chiede. Jolly è una pecorella di peluche che le ha regalato Rocky quando aveva pochi mesi ed ora non si stacca più da lei. C'è il profumo di Ross sopra e abbracciandola la aiuta ad addormentarsi. "Tieni" sorrido porgendogliela. Lei la prende e se la appoggia sul cuscino stringendola forte e chiudendo gli occhietti. Le do un bacetto sulla tempia e torno in cucina per preparare la cena a Ross, ma qualcuno bussa alla porta con fare insistente. "Che c'è?" Mentre apro, mi ritrovo il biondo con un mazzo di rose rosse in mano, enorme. Ci saranno state almeno una centinaia di rose. Erano bellissime. "Sorpresa...?" Dice lui imbarazzato cercando di entrare dalla porta di casa. Che personaggio. "Che stai facendo...?" Ridacchio passandomi una mano fra i capelli sconvolta. "Sono per te" dice con un tono innocente posandole sul tavolo davanti all'ingresso e posando la chitarra. "E io non le voglio..." dico con lo stesso tono innocente. Voglio proprio vedere cosa fa. "E perché non le vuoi?" Mi chiede avvicinandosi. "Perché mi hai fatto arrabbiare..." rispondo ingenuamente io. Il fatto è che era troppo figo con i jeans attillati e la camicia sbottonata e quando mi ha portato le rose ho sclerato mentalmente, quasi peggio di Delly. "Io non volevo farti arrabbiare..." risponde lui standomi avanti. "Ma invece lo hai fatto..." dico io. "Ti prometto che non lo farò più...mi perdoni ora?" Chiede ancora. "No. Tanto che cosa ci guadagneresti? Non sono mica carina e sexy io..." faccio la finta offesa allontanandolo un po' da me con una piccola spinta, ma lui mi avvicina a sé prendendomi un fianco e una mano, come se dovesse iniziare a ballare. "Tu sei tante tante cose in più oltre a essere carina e sexy..." mi sussurra all'orecchio mentre io arrossisco. Che stupido. "Non mi interessa, magari queste cose le dici solo per pararti il sedere" ridacchio. Lui fa una faccia rattristita. "Non è vero!" Mi rimprovera con una voce da bambino. Io mi metto a ridere. "Si che è vero. Se non fosse così allora perché mi hai portato le rose?" Dico io. "Perché ti amo tanto" insinua. "Bugiardo. Tu hai tutta una strategia dietro" acciglio uno sguardo divertito. "Certo, perché ti amo tanto" risponde. "Lo fai solo per un doppio fine" gli faccio la linguaccia toccando con la lingua il suo naso. "No. Lo faccio perché ti amo tanto" risponde invece lui. "Non darti false speranze, stanotte dormi ancora sul divano, sai?" Lo avverto. "Non voglio! E domani?" Chiede rattristato. "Anche" mi appoggio al suo petto con le mani. "E dopo domani?" Chiede ancora. "Pure" gli rispondo. "Ma io voglio venire nel lettone a farti le coccoline..." mi dice avvicinandomi più a lui. "Ehhh...avevi solo da non farmi arrabbiare..." gli ripeto. Lui fa uno sguardo triste e abbassa lo sguardo. "Ma io mi sento solo sul divano..." amore. Quanto mi piace? Mi sa prendere come nessun altro. "Mh. Allora facciamo così. Adesso ti siedi e mangi, poi dopo vieni nel lettone e ci facciamo un po' di coccole. Ma i pancakes stasera non te li preparo" dico con tono rimproverante. Lui mi regala uno dei suoi sorrisi migliori e mi bacia stringendomi forte. "Mh..." mugugna attaccandosi al mio collo e facendoci un succhiotto troppo evidente. "Ross!" rido. Lo vedevo già solo abbassando lo sguardo, senza l'uso dello specchio. "Mangia, su!" C'è Grace nell'altra stanza! "Mh...voglio te" piagnucola mentre io rido. "Dopo!" Lo rimprovero. "Ti amo tanto tanto tanto" dice aprendo il frigo. Anch'io Ross, anch'io.

S/A

Ehilaaaa

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Ele♥

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