Capitolo 39 - No sense

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Madison's POV

"Okay, la piccola Grace si è svegliata. Potete andarla a salutare e poi parliamo un pochino, va bene?" Mi avverte un'infermiera sulla soglia della porta. Sono ansiosa di sapere come sta, cosa ha avuto, se ho sbagliato io qualcosa. "Grazie mille" Ross si alza dalla sedia e apre la porticina con fare ansioso. È la sua bambina, è normale che sia agitato. Nella stanza c'è solo la sua cullina, o almeno, lì dentro c'è un ammasso di coperte e qualcosa che si muove sotto. "Ma ciao batuffola!" dice Ross avvicinandosi a braccia aperte con me dietro. "Oh ma...qui non vedo nessuno" si volta verso di me cercando di trattenere le risate: non crescerà mai. "Grace...dove sei?" Chiedo io, toccandole il piedino che fuoriusciva dalle grate della culla. Lei continuava a ridere sotto le coperte. "Ma...mamma tu l'hai vista?" Mi domanda Ross. "No! E adesso?" Chiedo io. "Aspetta un attimo..." il biondo si alza in piedi tirando giù un pezzettino di coperta, che successivamente tira su. "Qui sento qualcuno che ride...sarà mica Grace?" Domanda retorico. "No!" Risponde lei ridacchiando. "Come no? Allora qui non c'è proprio nessuno...andiamo a prendere i pancakes, papà!" Dico tirandolo per la maglietta. A quel punto vedo che spunta da sotto le coperte con il suo ciuccetto in bocca, tutta spettinata. "Cucù!" sapevo che non sarebbe rimasta indifferente al sio cibo preferito. "Eccola la mia batuffolaaaa! Ciao amore mio bello...cosa è successo!" Ross la prende in braccio senza smettere di riempirla di baci sulla guancia e sulla fronte. "Papaa" si appoggia alla sua spalla stringendogli le braccia al collo.

"Posso entrare? Rovino il bel momento?" Chiede sorridente la donna di prima entrando con una cartelletta in mano. "Entri pure, stia tranquilla" sorrido io. Sono in ansia di sapere ciò che le è successo. "Ci dica pure" mi siedo su una sediolina ascoltando ciò che aveva da dire la donna. "Dunque, la pressione è troppo bassa. L'avete portata qui che non mangiava da almeno 9 ore e alla sua età non è una cosa raccomandabile. Le date da mangiare?" Chiede lei, cambiando subito tono. Oh mio dio. Il lavoro, lo stress, la faccenda di Ross...mi avevano portato a trascurare mia figlia. "Si...ehm..." mi porto una mano alla nuca dalla disperazione. Ross mi guarda con uno sguardo non capente. "Io le ho deto da mangiare, ma..." inizio la frase vergognandomi assai. "Ma?" Chiede Ross impaziente. "Ieri sera è stata una giornata pesante, avevo mal di testa...credo di essermene dimenticata" ammetto vergognandomi di ciò che ho detto. Ecco perché piangeva così tanto. Che cogliona. Ho messo a rischio la vita di mia figlia. "Oh cielo..." dice spaesato Ross con la bimba in braccio che gli faceva le feste. "Come ha fatto a dimenticarsi che ha una figlia da sfamare? È uno dei primi doveri di una mamma!" Iniziano a cadere delle lacrime dai miei occhi. "Lo so..." sussurro. "Sua figlia avrebbe potuto rimanere in coma per questo!" Alza la voce. "Lo so..." continuo facendomi più piccola. "Come può pensare che le faranno ancora tenere una bambina in queste condizioni!?" A questo punto Ross si alza mettendosi tra me e lei, prendendo in mano la situazione. "Okay, grazie, può bastare. Possiamo parlare 10 minuti per chiarire le cose?" Dice prendendomi sottobraccio. La signora, ricomponendosi annuisce e il biondo mi intima di seguirlo fuori dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle.
"Faccio schifo. Faccio schifo come essere umano, faccio schifo come persona, come ragazza, come madre di mia figlia!" Gli singhiozzo in faccia. "Madison, calmati, okay? Qual'è il problema? Oltre a Courtney e a tutta la nostra faccenda, perché per farti dimenticare di nutrire tua figlia serve molto di più" chiede sinceramente incrociando le braccia al petto. "Rydel, quello che le è successo e poi tutte delle cose arretrate" gli dico asciugandomi le lacrime. "Di quelle cose arretrate vuoi parlarne? Cosa ti turba, Madison? Lo sai che io ci sono sempre e comunque, anche se pensi il peggio" lo fisso bene negli occhi. Mi manca da morire. Mi manca. Ho bisogno di lui. "Vedi? È questo quello di cui parlavo. Tu sei sempre tu, semplice e non mi hai mai voltato la faccia. Hai tutto adesso, Ross. Hai qualunque cosa. Sei la persona più stupenda che io abbia mai incontrato. E poi ci sono io che cerco sempre di avere ciò che hai tu, di essere disponibile, di fare duecento cose nello stesso momento e completarle con il sorriso, fallendo miseramente. Il fatto è che ogni volta che ti vedo con Grace non riesco a non pensare a quanto io faccia schifo come madre. Ross, potrò anche essere sua mamma, colei a cui è stata legata per 9 mesi consecutivi, ma io per lei non sono nulla. Quando ci sei tu per lei non esiste altro. Emsono invidiosa di questo, sono invidiosa del fatto che dopo due mesi consecutivi in cui non ha visto la tua faccia, ogni mattina, la sua prima parola era 'papà'. Sono invidiosa del fatto che se non ci fossi stato tu, lei non avrebbe nemmeno mai pensato a pronunciare la parola 'mamma'. Questa è solo una delle schifezze che farò in futuro, Ross. E Grace ne è solo la prova. Mi dispiace se non sono perfetta come Courtney, non ho un lavoro con cui riesco a farmi notare e non ti ho dato cio che volevi. Scusami" lui rimane a guardarmi per qualche minuto per poi spingermi verso il muro dietrostante baciandomi appassionatamente. "Lo vuoi sapere il mio segreto?" Dice lui. Io annuisco. "Faccio ogni fottuta cosa pensando a te e guarda un po', in quelle cose non sbagli mai" sorrido baciandolo ancora. "Pensi che io faccia schifo?" Gli domando. "Sei lo schifo più bello che io abbia mai incontrato" ridacchio. "Dai su, dobbiamo riprenderci un paciughino o quella tipa me la spaventa" rido e rientro in stanza, mano nella mano con lui.

S/A

Ehilaaaa

Nuovo capitolooo

Sorry per il ritardoo

Bashi

Ele♡

Mad 4 || R5 FanFictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora