Ryland's POV
"Torno a casa, ci sentiamo" saluto Alaska con cui ho appena fatto un giro per poi incamminarmi. Ormai usciamo abbastanza spesso. È simpatica e quel poco che passo insieme a lei mi fa dimenticare di Rachel. Oh si. Fra una settimana Rachel se ne va. Non posso lasciarmela scappare, non ora che sta con Tommy e io non posso fare nulla. Ma che cazzo. Passo davanti all'ingresso della metropolitana dove scendo e mi siedo su una panchina per aspettare il treno. Certe volte mi capita di pensare a cosa fosse successo se solo fossi rimasto insieme a lei in questo momento. Non volevo che ci rimanesse male a venirmi a trovare ogni fine settimana, ecco. La amo da morire, malgrado io cerchi di dimenticarla uscendo con Alaska. Mi metto le cuffie nelle orecchie e mi lascio trasportare dalla musica che stanno passando. Appena il treno si ferma entro e mi siedo senza nemmeno guardare chi ho accanto: sento solo il suo sguardo insistente su di me. Ruoto di poco lo sguardo e vedo i suoi occhi verde smeraldo che mi fissano. "Ciao..." Sussurra sotto voce, staccandosi dal finestrino a cui era appoggiata. I capelli rossi sono come al solito lasciati a caso, cadenti sulle spalle. Dal suo sguardo non riesco a percepire molto. Io alzo la testa salutandola senza troppa confidenza, levandomi solo una cuffia, o non avrei sentito ciò che aveva da dirmi. "Come stai?" Le chiedo indifferente mentre il treno iniziava a prendere velocità. "Boh. Tu?" Domanda. "Niente di che" alzo le spalle iniziando a rigirarmi l'orologio sul polso. Non posso crederci che tra di noi si sia creato tutto questo imbarazzo, anche dopo essermi fatto in quattro per lei. "Quindi manca una settimana..." le dico fissando un punto davanti a me, mentre il treno era in corsa. Lei si appoggia con la testa sul finestrino e guarda fuori. "Ancora qualche mese in realtà. Quel cazzo di avvocato ha le idee chiare quanto la sottoscritta" sussurra mentre nella mia testa facevo i salti di gioia. Mancava ancora tanto tempo. Più o meno. "Sei agitata?" Le domando: lei si gira appena e in fissa, anche io faccio lo stesso. "Non cambierebbe nulla, tanto" dice lei sogghignando e rimettendosi comoda. "Lo farebbe, credimi" la incalzo. "Evita di fare la persona empatica, Ryland. Non ho più niente ormai, a parte Tommy" che frustrazione quando faceva così. Era orribile sentirla parlare di lui come l'unica persona al centro del mondo. "Perché devi farti condizionare da lui? Lo sai anche tu che ti porta sulla cattiva strada" le dico con una smorfia in faccia. Come se in tutta questa situazione fossi il solo che ha capito che a Tommy non interessa per nulla cosa pensa Rachel. A lui importa solo che sia una bella ragazza e soprattutto che quella ragazza sia la mia. "La vuoi finire con questa storia? Non dovresti nemmeno più fregartene di me" dice lei. "Come puoi pensare che non mi interessi più nulla di te? Lo sto facendo perché a te ci tengo, come tutte le altre volte che ti ho difeso e appoggiato. Mi potrebbero offrire qualsiasi cosa, ma lo sai no, che se tu finisci nei casini, non farei per nessun motivo il tuo nome" le dico con tutta la sincerità che ho in corpo in questo momento. lei continua a fissarmi e si sistema i capelli. "Tommy è una brutta persona. Lo sai anche tu" le dico dopo un momento di silenzio. "Beh Ryland, la sai una cosa? Brutta persona o no, lui è stato l'unico a chiedermi come stavo, dopo che ci eravamo lasciati. Neanche Sav e Darren me lo hanno chiesto. Lui almeno ha fatto qualcosa. Preferisco passare i miei ultimi giorni qui con una persona che malgrado tutto, per un minimo di me si preoccupa che stare con voi che nemmeno vi interessa di come sto" dice lei. Dimmi te dove è andata a infognarsi... "Non dire così, lo sai anche tu che non è vero. Se loro non ti hanno chiesto nulla è solo perché non ti sei fatta vedere per giorni" sbuffa rumorosamente. "Il mio numero di cellulare lo avevano" "E tu avresti risposto?" Le dico io con un tono scocciato. "Certo" dice lei. Io mi limito a stare zitto e abbassare lo sguardo. Di questo passo non si va da nessuna parte. Non volevo arrivare a questo, ma a quanto pare... "E con lui come va? In generale intendo" chiedo. Lei sbuffa flebilmente. "Va. Che vuoi che ti dica" risponde. "Nulla. Volevo solo sapere se ti tratta bene" ammetto io lei mi guarda arrossendo appena. "Si, mi tratta bene..." risponde. "E la tipa con cui esci?" Mi domanda ingenuamente. Amo quando fa questa vocina. Sembra più piccola e indifesa del solito. "Va alla grande. Ma non stiamo insieme" le dico io sorridendo appena. Alaska è una gran ragazza. "Dovresti farlo, invece" dice schiarendosi la voce ed eliminare ancora il contatto visivo. "Io non penso" non sono ancora pronto per una relazione di quel tipo. "Lei è fantastica" dice guardandosi le Vans grigie. Non posso crederci che lei lo stia dicendo veramente. "E quindi? Anche tu lo sei"controbatto. "Okay Ryland..." ridacchia mentre io la guardo di traverso "Se veramente fossi così fantastica come tu dici, a quest'ora staremmo ancora insieme" mi dice frustrata. Non è affatto così. "Ti ho lasciato perché ti amo da morire e non volevo ferirti" dico io avvicinandomi e dandole un bacino sul collo, lei si ritrae guardandomi storto. "Devo andare" dice prendendo il suo zaino e raggiungendo l'uscita in tutta fretta. Forse mi sono fatto un'idea diversa di ciò che stavo pensando.
Ross' POV
Prendo la chitarra mettendomela in spalla e raggiungendo l'uscita quando sbadatamente mi scontro con Courtney, facendo cadere tutti gli spartiti che tenevo in mano. "Scusami, non stavo guardando..." dice mortificata riprendendomi tutti i fogli da terra. "Nulla, tranquilla" dico io sorridendo cordialmente e ritirandomi su. "Ehm, stavo cercando proprio te, Ross. Scusami se in questi giorni sono stata un po' sulle mie, ma ho cercato di continuare la canzone come meglio potevo. Per farmi perdonare, ti offro il pranzo oggi, okay?" Dice lei sorridendo e scusandosi per la mancanza. Sono state due settimane abbastanza intense e la canzone è a buon punto. "Beh...io non credo che..." dico io. Pranzo tutti i giorni con Mads, ma oggi ha da fare e probabilmente si prenderà qualcosa alle macchinette. Comunque non mangerò con Courtney. Ho già fatto infuriare abbastanza Mads, credo possa bastare. "Eddai. È un panino! Non dobbiamo mica scambiarci gli anelli!" Ride lei. Non so... "Lo so, ma non credo sia qualcosa di inerente al lavoro che stiamo facendo" mi invento sul momento. Io non so mentire. Lei lo sa, lo sanno tutti. "Certo lo so...ma è un panino, questione di venti minuti! Su, so che non resisti ai panini col bacon!" Mi tira una gomitata. Infondo è solo un panino, no? "Okay. Lasciami solo chiamare Madison e-" prendo il telefono ma me lo sfila dalle mani riposandolo nella mia tasca dei pantaloni. Devo almeno avvisarla, non credi? "Madison? Devi dire a Madison tutto ciò che fai?" Ridacchia divertita e questo mi diede molto fastidio. Non sono affari suoi su come io e la mia chica spendiamo il tempo. "Mi pare ovvio. Se non mi trova a casa non sa se deve prendere lei la bambina o se devo farlo io" le spiego. Forse non ha ancora ingranato la marcia del genitore. "Sono venti minuti. Venti e non di più, te lo prometto" dice lei sorridendo e sistemandosi una ciocca dietro i capelli. Che avrei dovuto fare? Avrebbe continuato all'infinito se solo non l'avessi assecondata. "Venti minuti e torno a casa, cascasse il mondo"
$/A
Ehilaaaa
Come vaaaa?
Spero tanto beneeeee
Scusate il ritardo ma il mio povero cellulare ha fatto una brutta fine. Brutta proprio, ma va beh.
Coooooomunque, VOLTATE E COMMENTATEEEEEEEE
Un bacione.
Ele♥
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Mad 4 || R5 FanFiction
FanficEd eccoci al quarto capitolo di questo intricato libro. Riusciranno Mads e Ross a mandare avanti la famiglia, ora che hanno un nuovo lavoro e tanti problemi in vista? Rydel ed Ellington se la caveranno come genitori? La battaglia legale tre Riker, S...