~Capitolo 11~

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Jaydon's pov

Ieri sera Kristen era in macchina con me e non ci siamo rivolti minimamente la parola durante il tragitto.
Mi sarebbe piaciuto scoprire qualcosa in più su di lei e chiederle perché fosse arrossita appena mi ha visto lo stesso pomeriggio a casa di Erik.
Avrei voluto, ma non l'ho fatto.
Forse era solo una mia impressione.

Arrivati alla stazione, dopo aver esitato, ha ricambiato il mio bacio sulla guancia dell'altra volta; da quel momento capii che stavo per compiere un'azione folle.
Ma cosa ci induce a ciò? Forse una piccola scarica di adrenalina o, semplicemente, il voler essere felici e rischiare tutto per riuscirci.

Guidai ininterrottamente fino a San Francisco e alloggiai in un piccolo hotel quella notte.

La mattina mi svegliai presto e dopo essermi reso presentabile partii dall'hotel un'ora prima.
Non fu difficile per me trovare la scuola, sapevo perfettamente che frequentava un liceo artistico.
Giravo nel cortile in cerca di quei occhi verdi e quando stavo per perdere la speranza me la ritrovai davanti raggiante come sempre.
Forse dovrei portarla in un bel posto oggi.

Kristen's pov

Sono seduta al mio banco pronta per affrontare un'ora di storia dell'arte.
Una delle mie materie preferite, se non fosse per il fatto che Jaydon ora occupa il 99% dei miei pensieri.
Perché è tornato? Sarà successo qualcosa?

"...e a fine cena mi ha finalmente baciata!" Dice Alli che è seduta vicino a me nell'ultimo banco della fila.
Annuisco con la testa e torno a giocherellare con la penna.
"Devo far venire Jaydon per attirare la tua attenzione? Sai almeno che cosa ho detto?" Chiede a bassa voce dato che proprio in questi attimi la classe è in silenzio.
"Scusami Alli, sono una pessima amica!" Rispondo nascondendo il viso tra le mani.
"Ti piace eh?" Domanda guardandomi maliziosamente.
"Cosa?! No! Ci conosciamo a malapena, già è tanto se so come si chiama!"
"Se lo dici tu..."
"...di cosa avete parlato in cortile stamattina?" Aggiunge dopo un po' Allison.
"Ha detto che viene a prendermi quando esco da scuola, ma non ho idea di cosa voglia fare o dirmi."
Per il resto dell'ora nessuna delle due dice qualcos'altro quindi cerco di seguire la spiegazione del professore.

Le ore seguenti trascorrono più lentamente del solito, ma finalmente il suono della campanella mi libera da quell'ansia costante.
Mi separo da Alli dopo averla salutata e mi siedo su una panchina in attesa di Jaydon dato che non lo scorgo da nessuna parte.

"Eccoti! Scusami del ritardo, c'era un traffico caotico!" Si giustifica gesticolando con le mani in modo buffo.
"Non preoccuparti..."lo tranquillizzo sfoderando un piccolo sorriso.
"La mia macchina è lì, seguimi." Dice indicandomi un'audi A4 nera.
Prima di salire in macchina invio un messaggio a papà per informarlo della mia assenza nelle prossime ore.
Allaccio la cintura e fa partire la macchina.

"Allora,Jaydon..."
"Chiamami Jay."
"Va bene Jay, dove stiamo andando?"
"Per prima cosa direi che è ora di mangiare qualcosa, avrai sicuramente fame."

Oddio, spero che non voglia portarmi al ristorante.

"Per te va bene il Mc?" Domanda dubitante continuando a guidare attentamente.
Annuisco e sorrido girandomi dall'altra parte per non farmi vedere da lui.
"Perché cerchi sempre di nasconderti mentre sorridi...o arrossisci?" Chiede mentre parcheggia la macchina.
Non rispondo e lo guardo mentre scende; in fine decido anch'io di uscire e lo raggiungo.

Come al solito il Mc è affollato e Jay mi prende per mano per far sì di non perdermi.
Siamo in fila e continua a tenermi la mano mettendomi a disagio.
"Va meglio adesso?" Domanda slegando la sua mano dalla mia.
"Si...no...cioè...perché me lo chiedi?"
"Sembravi in imbarazzo e la mano era praticamente bagnata." Risponde guardandomi di sfuggita.
"Non sapevo esattamente che fare, tutto qua."
Annuisce e fortunatamente lascia stare.

Ci sediamo in uno dei pochi tavoli liberi e divoriamo i nostri hamburger con patatine.
"Sei solita a mangiare cose poco salutari?" Domanda mentre afferra la coca cola.
"Adoro il Mc."
Fa un'espressione come per dire "me l'aspettavo" e finisce di mangiare per primo.

"Possiamo andare!" Dico finendo l'ultimo sorso della mia bevanda.
Usciamo dal locale e torniamo in macchina.

"Ti va di andare in spiaggia?"
"Non è un po' freddino?"
"Dai Kris, siamo a Marzo e il tempo a San Francisco negli ultimi tempi non è per niente male..."
"Va bene, ma se gelo dal freddo è colpa tua!" Lo "minaccio" puntandogli il dito contro.
"Che musica ascolti?" Chiede cambiando discorso.
"Un po' di tutto...soprattutto i Coldplay, Demi Lovato o Ed Sheeran."
Durante il tragitto verso il mare mette tutti i dischi dei Coldplay, molto probabilmente anche a lui piacciono.
"Non canti più ora?"
Arrossisco all'improvviso sentendo quella domanda ricordandomi quel pomeriggio al parco.
"Canto se sono sola...o con Allison."

Inizia a cantare sulle note di The scientist dei Coldplay e sorprendentemente ha una bella voce.

Come up to meet you, tell you I'm sorry,
You don't know how lovely you are.
I had to find you, tell you I need you,
Tell you I set you apart.

Poco dopo mi faccio trasportare dal ritmo e cantiamo insieme.

Tell me your secrets and ask me your questions,
Oh, lets go back to the start.
Running in circles, coming in tales,
Heads are a science apart.

Nobody said it was easy,
It's such a shame for us to part.
Nobody said it was easy,
No-one ever said it would be this hard,
Oh take me back to the start.

"Hai una voce bella intonata." Dice Jaydon mentre mi segue sulla spiaggia.
"Neanche tu sei male."

La spiaggia è deserta se non fosse per qualche persona intenta a fare jogging.
Il mare è calmo e limpido, con assenza di onde.
"Jay...perché mi hai portata qui?"
Mi metto a sedere sulla sabbia fredda.
"Non c'è un motivo preciso, desideravo di passare un po' di tempo con te." Risponde mordendosi il labbro.
"Perché?"
"Come sempre fai troppe domande...goditi il momento Kris."
Si siede vicino a me poggiando una sua felpa sulle mie spalle.
"Dovresti venire durante il weekend a Monterey, credo che ci sarà come al solito qualche festa ed Erik verrà sicuramente." Aggiunge distendendo le mani indietro e mettendosi comodo.
"Ci penserò."
Sistemo bene la felpa e sento un profumo buonissimo.

"Perché guardi lassù?" Domanda seguendo il mio sguardo verso il cielo.
"Mi affascinano le stelle, le costellazioni e tutto ciò che è legato all'astronomia."
"Lo sapevi che secondo la mitologia Greca, lo Scorpione uccise Orione col suo pungiglione velenoso? Nel cielo infatti, Orione tramonta quando sorge lo Scorpione."
"Lo Scorpione è la costellazione che preferisco, nonché tra le più antiche..perciò sì, lo sapevo." Gli rispondo sorridendo.

A quanto pare abbiamo davvero tante cose in comune.

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QUESTO CAPITOLO NON MI SODDISFA DEL TUTTO, MA SPERO PIACCIA A VOI.
RICORDATEVI DI LASCIARE UNA STELLINA E UN COMMENTO COSÌ SO COSA NE PENSATE, ALLA PROSSIMA.❤️

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