~Capitolo 19~

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"Pronto?"
Risponde al secondo squillo.
"Stai bene? Perché non..."
"Stavo dormendo, Jay. Che succede?" M'interrompe.
Che stupido, avrà sicuramente pensato che sono un disperato o qualcosa di simile.
"No, niente...sono qui in macchina e stavo fumando una sigaretta. In questi giorni fumo troppo sai? Mi faccio troppe paranoie, forse, ma mi chiedevo se fossi arrabbiata con me. Insomma credo di non averti trattata male, importunata in qualche modo. Forse è perché mi sono preso la libertà di spogliarti quella sera. Mi dispiace Kris, ma sappi che non mai avuto intenzioni cattive e..."
"Jay fermati!"
"Scusami, forse non avrei dovuto chiamarti."
Mi sento alquanto ridicolo in questo momento.
"Perché mi hai chiamata? Aomanda dopo un momento di silenzio.
"Mi mancavi e mi dispiace ,non so per cosa, ma mi dispiace..."
"Sicuro di star bene? Non mi hai fatto nulla di male, stai tranquillo per favore. Sono stata bene con te e ti sei comportato da amico...forse sono io che dovrei chiederti scusa. Ricordo quando ti ho chiesto di...stare abbracciata a te e forse neanche lo volevi, ma ti ringrazio di non avermi rifiutata. Mi manchi anche tu, comunque..."
"Perché mi eviti?" Chiedo gettando la spugna.
"Non ti sto assolutamente evitando, ma una cosa tira l'altra e non smetto mai di scoprire cose che non sapevo..." Piagnucola.
"Puoi parlarne con me..se vuoi." Rispondo indeciso.
"L'amica tua ,Eleanor...si è presentata davanti casa mia..."
"Che cosa?! Cosa voleva quella puttana da te?" Sbraito serrando i pugni.
"Fammi finire! Allora..era la mia migliore amica un tempo, aveva i capelli color carota e non amava gli smalti e vestirsi "alla moda", oggi invece mi sono ritrovata davanti la versione umana di barbie. È così irritante adesso, non capisco come..."risponde, ma si ferma all'improvviso.
"Come cosa Kris?"
"Come hai potuto baciarla in quel modo...non credo che tu sia un ragazzo che si accontenta della prima che passa." Continua e già immagino com'è arrossita per l'imbarazzo.
"Sinceramente non capisco neanche io, mi ha fatto schifo ripensarci dopo." Ribatto deciso ed è la pura verità.
"Mh...capito. C'è qualcos'altro che vuoi dirmi? Qualcuno sta suonando al campanello."
"Forse questo weekend riuscirò a venire a San Francisco e sono felice perché ti rivedrò." Ammetto e comincio a ridere come un bambino.
"Allora ci vediamo tra non molto, a presto Jay." Risponde e posso immaginare che sta sorridendo.
"Abbi cura di te Kris, buonanotte per dopo." Distolgo il cellulare dall'orecchio e aspetto che sia lei a riattaccare.

Kristen's pov

Scendo subito dal letto e mi avvento verso la porta d'ingresso per aprire.
Papà e Kate mi guardano male vedendomi correre per casa. Tra l'altro Kate è stranamente a casa, di solito non c'è mai, come d'altronde il marito di mamma.

"Oddio! Ma hai dormito tutto il pomeriggio?" Domanda Alli appena apro.
"Sì ,credo...perché siete qui?" Chiedo scorgendo Arnold dietro di lei che mi saluta con un cenno della mano.
"Perché questa sera uscirai con noi per svagarti un po'!"
"Ma è giovedì!" Mi lamento.
"Eddai...non faremo tardi, torniamo prima delle 23!" Risponde facendo labbruccio mentre si aggrappa ad una mia mano.
"Va bene, ma andiamo a mangiare?" Chiedo dopo essermi resa conto che è ormai sera.
"Certo! Dai, vai a prepararti!" Ordina ridendo.

Non che io abbia molta voglia di uscire, ma Allison ha ragione...devo uscire e dimenticare per almeno un paio d'ore i miei problemi. Indosso velocemente dei jeans aderenti, una felpa nera molto semplice e le mie amate converse altrettanto nere.
Vado velocemente in bagno dove lego i capelli in una treccia e mi trucco giusto il necessario con un po' di matita nera e mascara sugli occhi. Afferro una borsa che va bene con tutto, saluto papà e Kate ed esco di casa.

"Come sei stata veloce!" Rsclama Arnold mentre entriamo in macchina.
Alli si posiziona affianco a lui sul sedile posteriore mentre io dietro; è buio pesto e faccio fatica ad allacciare la cintura di sicurezza.
"Hai bisogno di un po' di luce?" Mi chiede qualcuno accendendo la lucina sopra di noi.
Sobbalzo per lo spavento.
"Matt! Ma sei pazzo?!"
Tutti iniziano a ridere, compresa me.
"Che bello rivederti!" Dice e si avvicina per abbracciarmi.
Mi é mancato anche lui ed in effetti in questi giorni non ci siamo parlati e visti molto, tranne a scuola.

Arnold ferma la macchina davanti a un locale dall'aria moderna, infatti è pieno di giovani e nessuno sembra avere più di venti o venticinque anni.
Entriamo dentro e ci sediamo a un tavolo per quattro persone.
Ordiniamo del cibo a scelta, che è buonissimo, e scherziamo tra noi .Per un attimo sento di avere la mente un po' meno pesante e per la prima volta dopo tre giorni mi sto divertendo.

"Ma quello non è quel ragazzo di cui mi parlavi...uno dei tuoi amici più stretti?" Domanda Arnold rivolgendosi ad Allison.
Seguo il suo sguardo e per poco non sputavo.
No, non può essere...non con lei.

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