Stiamo percorrendo l'autostrada vicino l'oceano verso casa e non ho neanche idea di che ora sia.
È stata un'esperienza davvero indimenticabile e Jay ha reso quei momenti ancor più belli."Hai mai pensato di trasferirti qui?" Domando così, su due piedi.
"Sì, certo..." schiude le labbra in un sorriso e dopo un breve pausa continua "ma diciamo che non è del tutto facile; ho la famiglia lì, amici e il lavoro...insomma sarebbe come ricominciare tutto da capo".
Tendo a guardarlo di sfuggita leggermente delusa, non so il perché, anche se non ha tutti i torti.
Mi limito a non rispondere, ma a mimare con la testa un "ho capito" poco convincente."Oltretutto a San Francisco conosco già tante persone, il lavoro lo troverei sicuramente...solo che mi mancherebbe Erik, tuo fratello. È davvero un ragazzo maturo, apprezzo molto la sua personalità..." aggiunge vedendomi pensierosa.
"Prima di venire da te mia madre era a casa di papà che ha scoperto del tradimento di Kate con Raymond".
"Aspetta,ma..."
"Sì, proprio lui. Parlavano del fatto che sarebbero venuti spesso qui, anche con Erik...ne sono proprio contenta, sai?"
"Allora farò il possibile anche io, te lo prometto".Venti minuti dopo perdo il contatto con il mondo finendo con l'addormentarmi ascoltando in sotto fondo "Get free",una delle mie canzoni preferite.
16:28.
"Kris...svegliati" sento dire da qualcuno "siamo arrivati".
Apro velocemente gli occhi dirigendo lo sguardo verso la persona che mi stava chiamando.
Ovviamente era Jaydon, per un attimo ho avuto quella sensazione di non sapere neanche come mi chiamassi e dove fossi.
"Leggermente stordita, eh?" Ridacchia analizzando la mia espressione.
"Zitto!" Esclamo scherzosamente aprendo la portiera.Con mia grande sorpresa sulle scale della porta di casa sono seduti Alex, Matt e Alli.
"Ma allora sei viva!" Dice la mora.
"Perché non ti sei fatta più sentire, con chi sei stata?" Domanda preoccupato Matt.
Jaydon un minuto dopo arriva ed Alex, vedendolo, non aggiunge altro a parte un "ah".
"L'ho trattenuta io, scusate. Tranquilli, è viva e vegeta" risponde con non chalance Jay.Rientriamo in casa nonostante il triangolo di tensione tra Alex, me e Jaydon. Sicuramente dopo avrà qualcosa da dirmi contro.
Mamma è ancora qui da noi e mi ha informata che andrà via tra un'oretta o due perché domani è lunedì. Mi accoglie a braccia aperte, poichè prima non ci siamo parlate più di tanto, e saluta con un gesto della mano Jaydon.
"Allora...vi siete divertiti?" Chiede papà raggiungendoci.
"È stato unico." Rispondo soltanto.
Non sapevo come descrivere la giornata trascorsa con Jay se non unica, mai vissuta.
Quel viaggio, i colori dell'eclisse, i baci rubati tra una chiacchierata e l'altra.
"Addirittura! Dove siete stati?" Esclama apparecchiando la tavola per un piccolo spuntino.
"Sua figlia è appassionata di astrologia, sapete...tutto quello che riguarda le stelle e l'universo. Insomma, l'ho portata in un paesino per farle ammirare l'eclisse e credo le sia piaciuta molto." Risponde soddisfatto Jay.
"Ma che gesto carino!" Esclama mamma. "A Kris sono sempre piaciute queste cose."Poco dopo gli altri ci raggiungono in cucina per gustare i dolci preparati da mamma, buonissimi come al solito.
Con mia grande sopresa mi rendo conto della mancanza di Matt dal tavolo.
Alli se ne accorse analizzando la mia espressione e dice "È in bagno...credo. In questi giorni sta sempre al telefono o ha sempre da fare, ovviamente qualcosa più importante che stare con noi."
Mi soffermo per un attimo a pensare e ricordo che ore prima aveva iniziato a dirmi qualcosa senza però concludere il suo discorso.
Credo sia l'ora di affrontare questo problema perciò mi dirigo verso il bagno. Busso piano alla porta e sento chiedere subito "Chi è?".
"Sono io, Matt. Apri...dobbiamo parlare."
In sottofondo percepisco che chiude la telefonata con qualcuno per poi aprirmi la porta.
"Hei...tutto bene?" Domando insicura.
"Sì, certo...perché?"
S'appoggia al lavandino mentre rimette il telefono in tasca.
"C'è qualcosa che non mi dici, lo so. Sappi che puoi fidarti di me, come sempre...i problemi possono risolversi in due Matt." Lo incoraggio a parlare avvicinandomi di poco a lui per poi appoggiare una mano sulla sua spalla.
"Nessuno può aiutarmi, nemmeno tu. Ho combinato un casino rovinando il mio futuro e quello di un'altra persona..." afferma sconfitto guardando per terra.
Mi metto a sedere sul morbido tappetto e gli faccio segno di raggiungermi.
"Abigail è incinta..." aggiunge sforzando un sorriso.
"Sì, lo so. Un paio di giorno fa ho incontrato Rob...tra l'altro il figlio non è neanche suo! Che puttana!"
"Peccato che sia mio..."
Strizzo gli occhi all'improvviso senza smettere di fissarlo.
"Che cosa?! Dimmi che stai scherzando. Non è possibile, non siete neanche stati insieme!"
"Diciamo che dopo l'episodio al cinema l'ho rivista un paio di volte, nonostante tutto. Sai com'è...una camera d'hotel, tra un bicchiere e l'altro...siamo finiti in un letto."
"Ma che cazzo stai dicendo!? Le precauzioni, dove le hai lasciate?"
"È inutile che t'incazzi con me Kris, ormai il danno è fatto!"
Si alza e se ne va via sbattendo di gusto la porta.Sono costretta, almeno per adesso, a tenere tutto nascosto dagli altri. Voglio che sia lui a dirlo, non io.
Per i restanti momenti trascorsi con mamma, Jaydon, papà e amici ho la testa altrove, preoccupandomi per Matt e ciò che sarà del loro figlio."Credo sia ora di andare..." dice mamma alzandosi.
Jay controlla l'orologio accorgendosi che è già tardi e farsi due ore in macchina non è il massimo.
"Ma torna con il treno? Non ho visto la sua macchina." Le risponde.
Annuisce per poi sorridere gentilmente.
"Allora può venire con me, almeno ho un po' di compagnia."
"Oh, grazie Jay!"
Mentre Alex ed Alli restano in casa io e papà accompagniamo i due alla macchina.
Mamma mi stringe forte in un abbraccio dicendomi che ci vedremo presto mentre Jay aspetta il suo turno.
Appena papà rientra in casa e mamma si posiziona in macchina si avvicina a me per poi sfiorarmi la guancia, le mani.
"Non ho idea di quando ci rivedremo, ma ti ho promesso che sarà presto e io le promesse le mantengo. Se in caso ti mancassi chiamami, mi piacerebbe in qualsiasi momento della giornata sentire la tua voce.
Ah, e ricordati che hai ancora la mia felpa."
"Certo, lo farò. Stai attento a come guidi...a presto."
Mi dà un dolce bacio sulla fronte e lo seguo con lo sguardo mentre entra anche lui in macchina.
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EHI!
SIAMO QUASI A 17MILA VISUALIZZAZIONI PERCIÒ VOLEVO RINGRAZIARVI A TUTTI, SOPRATTUTTO PER LA VOSTRA PAZIENZA.
IN QUESTO PERIODO SONO CAMBIATA IO COME PERSONA, MA ANCOR DI PIÙ I MIEI SENTIMENTI VERSO LA PERSONA PROTAGONISTA DEL MIO CUORE E DELLA VICENDA.
IN QUESTE SITUAZIONI OGNI VOLTA CHE PROVAVO A SCRIVERE MI BLOCCAVO, MA ECCOMI QUA CON IL NUOVO CAPITOLO CHE SPERO VI SIA PIACIUTO.🌸
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Like a tattoo
RomanceKristen Pierce, una ragazza diciottenne che vive a San Francisco insieme al padre e alla sua compagna, Kate. All'apparenza tutto è tranquillo, ma dall'incontro casuale con una persona, tutto cambierà e le verità del passato usciranno a galla.