~Capitolo 22~

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"Scusa" ritrae le mani all'istante smettendo di baciarmi "non dovevo farlo e non pensare male per favore...non era questa la mia intenzione quando ti ho detto di venire qua."
"Pensavo che volessi questo" mi alzo dal letto mettendomi di fronte a lui in piedi "hai cambiato idea?"
Devo ammettere che adesso anch'io sono confusa e sicuramente sono incoerente, ma non me ne importa.
Ho fatto quello che sentivo.
"Certo che lo volevo" risponde e inizia a ridere nervosamente "ma è strano sai? Pochi giorni fa non mi consideravi più e ora ti sei fatta baciare da me."
Alza lo sguardo verso di me in cerca di una risposta che neanche io avevo.
"Dovremo provarci...intendo la cosa dello "stare insieme", come una coppia..."
"Ma cosa stai dicendo? Non voglio obbligarti a nulla...seriamente Kris. Aspetterò, anche mesi se proprio dovessi, ma devi essere sicura dei sentimenti che provi."
Tende il suo braccio verso di me accarezzando il mio per poi farmi avvicinarmi a lui.
"Perché ti comporti così?" Aggiunge.
"Non lo so, forse le attenzioni non fanno per me...mi sono fatta prendere troppo dal momento. Scusami tu."
Abbozzo un sorriso e poggio la testa sulla sua spalla.

****

Sto tornando a casa dopo il pomeriggio passato con Alex e l'ambiente di San Francisco è soffocato da un'intensa nebbia.
Tipico da queste parti.
Da lontano intravedo un viso familiare e appena riconosco chi è faccio finta di non vederlo.
"Kris" mi afferra il polso "so che mi hai visto. Ho bisogno di un tuo consiglio."
"Rob...cosa non ti è stato chiaro di 'non voglio più vederti'?"
"Lo so, ma ascoltami. Ti prego."
Mi arrendo alle sue parole e dopo aver preso le distanze di sicurezza da lui incrocio le braccia in attesa di quel che vuole dirmi.
"Ti ricordi di Abigail?"
"Sì, e quindi?"
"Siamo rimasti insieme e lei ora è incinta." Afferma abbassando lo sguardo.
"Complimenti e figlie femmine." Rispondo iniziando a ridere.
"Non è come pensi." Ribatte e posso vedere la rabbia nei suoi occhi.
"Arriva al punto, non ho tempo da perdere, Rob."
"Sono innamorato di lei, non me la sono scopata, Kris. Il bambino non è mio."
"E cosa dovrebbe fregare a me?!" Ricomincio a dire ancor più rumorosamente. "Il karma esiste e ti ha colpito per bene. Devo andare, fai gli auguri alla tua fedelissima ragazza."

Non posso credere che ha avuto il coraggio di chiedere consigli proprio a me.
Mi fa pena la situazione in cui ora si trova e al suo posto non vorrei mai conoscere il ragazzo che ha messo incinta Abigail.
Ma come fa a stare ancora con lei?

*****

"Ciao papà." Lo saluto abbracciandolo.
"Devo parlarti...più che altro devo chiederti cosa ne pensi riguardo Kate." Dice mentre mi abbraccia.
"Cosa c'è che non va?" Domando curiosa.
"Non c'è mai a casa, come ben sai. Credi chi ci sia qualche probabilità che lei possa tradirmi?" Continua, e lo vedo rattristirsi.
"Ah...non ci ho mai pensato, papà. Dovresti parlarne con lei."
"Sono sicuro che è così" afferma facendo una piccola pausa "non mi permette di usare il suo cellulare e quando siamo solo noi due, insomma non ha mai voglia di..."
"Tranquillo ho capito cosa intendi!" Lo interrompo perché la situazione stava diventando imbarazzante.

La serata procede tranquilla, Kate torna a casa prima di cena e si comporta normalmente con noi.

Sono le 22:44 e mi sto preparando per andare a dormire perciò prima mi dirigo verso il bagno.
La luce è accesa, decido di battere alla porta per verificare chi fosse, ma mi fermo quando mi rendo conto che sta parlando con qualcuno...probabilmente al telefono.
"No...credo domani..sì, a dopo...buonanotte Ray" sono i frammenti di conversazione che riesco a percepire.

Cosa sta succedendo e perché mi sembra così familiare questo nome?

Like a tattooDove le storie prendono vita. Scoprilo ora