~Capitolo 12~

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Sono le 18 e il sole sta tramontando; il cielo sembra un quadro dipinto con i colori più belli.

"È uno spettacolo, guarda!" Esclamo come una bambina.
"Chi dei due?" Domanda rivolgendo lo sguardo verso di me.
Arrossisco per la millesima volta e Jay se ne accorse.
"Hai caldo?" Mi chiede evidentemente ironico.
"No, sto bene..."
"Allora posso fare questo..."
Si alza in piedi dalla sabbia fredda, mi carica sulle sue spalle e si avvicina all'acqua che non sembra per niente calda.
"Dove stai andando? Mettimi giù!" Imploro, ma è inutile dato che è più forte di me.
Arrivati alla riva del mare con un movimento rapido e delicato fa scivolare il mio corpo dal suo facendomi scendere.
"Avrei dovuto buttarti nell'acqua fredda, ho preso più calci adesso che in tutta la mia vita!" Dice sorridendo.
"Non lo avresti fatto comunque." Rispondo provocandolo.
"Forse."
Incrocio le braccia al petto in modo da tenermi la sua felpa ancor più vicino.
Si congela qui.
"Hai freddo?" Domanda vedendomi tutta infreddolita.
"Un po', credo che è meglio se tornassimo..."
"Vieni qua."
Apre le sue braccia verso di me e dopo averci un po' pensato, mi avvicino e Jay le avvolge intorno a me.
Siamo talmente vicini da sentire il battito del suo cuore e il profumo, lo stesso della felpa.
"Perché lo Scorpione è la costellazione che preferisci Kris?"
"È abbastanza scontata come risposta...sono nata a novembre, perciò sono scorpione..."
"Che giorno?"
"Il dieci e ne compierò diciannove...invece tu Jay? Mi rendo conto che non ti ho mai chiesto quanti anni hai." Gli rispondo ridendo.
"Ne compierò ventidue il ventotto agosto."

Dopo un paio di minuti decidiamo di tornare in città quindi entriamo nella macchina.
"Tornerai stasera a Monterey?" Domando dopo aver allacciato la cintura e Jay ha accesso il riscaldamento.
"Ovviamente sì, sono giorni che non vado a lavoro perché sono stato con Erik, dato che ha un po' di problemi..."
Annuisco e non gli chiedo che cosa ha avuto mio fratello, molto probabilmente non me lo direbbe.
Siamo quindici minuti distanti da casa mia perciò iniziamo a cantare di nuovo come all'andata.
Dopo la terza canzone abbassa il volume e chiede:"Dove abiti?"
"È un po' difficile da spiegare, posso scendere due isolati prima dalla scuola...da lì ci metterò poco."

Siamo arrivati e accosta la macchina a sinistra.
"Grazie per oggi, Jay." Dico spezzando il silenzio mentre tolgo la cintura.
"Figurati..."
"...verrai sabato alla festa vero?" Aggiunge facendo il labbruccio.
"Va bene, ma mi porto dietro anche Allison, sempre se vorrà."
"Non c'è problema...allora a sabato Kris."
"Ciao Jay, stai attento a come guidi."
Esco dalla macchina, ma nuovamente afferra il mio braccio.
"Mi sono dimenticato una cosa..."
Si avvicina e mi dà un piccolo bacio sulla guancia.
Accenno un sorriso e dopo aver incrociato quei occhi color nocciola, mi ritraggo lentamente chiudendo la portiera della macchina.

Sono le 19.10 e ho una fame assurda.
Apro la porta e una volta entrata, urlo:"Sono a casa!"
Nessuno risponde perciò mi tolgo le scarpe, vado in camera mia e appoggio lo zaino e la giacca.
"Siamo in camera nostra Kris, vieni pure." Sento mio padre dire dopo un po'.
"Ciao...cosa state guardando?" Chiedo fissando la tv.
"Un film che abbiamo trovato in un CD, credo si chiami "La guerra dei mondi." Risponde Kate che segue con entusiasmo il film.
"Ah si, lo conosco! È meraviglioso ed è il mio film preferito!"
"Non spoilerarci niente!" Minaccia papà ridendo.
Roteo gli occhi e prima di uscire dalla stanza domanda:"Dove sei stata fino a quest'ora?"
"In giro e poi a casa di...Allison." Rispondo mentendo.
"Va bene, tra mezz'ora ceniamo."

Prima di mangiare decido di farmi una bella doccia calda, ma mentre mi spoglio mi accorgo di una cosa: ho ancora la felpa di Jaydon che a fine serata avevo indossato.
Mi blocco per un attimo, ma poi la tolgo e la sistemo per bene sul mobiletto: sabato gliela darò.
Entro nella doccia e come al solito una sensazione rilassante mi travolge; una volta finito indosso l'accappatoio e rientro in camera dove metto direttamente il pigiama.

Sono le 20 e papà mi chiama per venire a cenare.
Kate ha cucinato una ricetta cinese ed è davvero squisita.
Mentre mangio ho il dubbio di una cosa: ma Kate non dovrebbe essere arrabbiata con papà per la faccenda di ieri?
Non capisco ,sembra che in fin dei conti non abbia preso così male la notizia.
"Ne vuoi ancora?" Mi chiede la stessa persona a cui stavo pensando.
"No, sono apposto così, grazie." Mi alzo dal tavolo mettendo il piatto nella lavastoviglie.

Una volta tornata in camera mia, mi butto sul letto e penso a tutto quello che in quasi una settimana è successo.
Troppi avvenimenti.
Troppe emozioni.

L'unica cosa che non è di troppo è lui..Jaydon.

Fino a quella domenica la mia vita era normalissima, non avevo mai bisogno di evadere dal mondo intero per partire da sola in un posto qualsiasi e liberarmi la mente, ma le cose cambiano ed è tutto un casino.
E sì, mi piacerebbe partire, andare lontano.
Montare su un aereo e stare tutto il tempo a guardare fuori dal finestrino, la terra, il mare e poi il cielo.
Accorgermi di come cambiano le cose quando cambi prospettiva, quando guardi le cose in modo diverso, con altri occhi. Accorgermi di quanto sia grande il mondo e di quanto siamo piccoli noi.
E poi mi piacerebbe girare ore ed ore e visitare tutti quei posti che desidero tanto vedere, perdermi nelle piazze, tra la gente che non è più quella di sempre, quella di tutti i giorni.
Sarebbe bello lasciarsi alle spalle tutto, almeno per un po'.

Meccanicamente mi alzo dal letto e prendo la felpa di Jay sul mobiletto.
Finalmente chiudo gli occhi e come una bambina che tiene in braccio il proprio peluche, io stringo a me la sua felpa.

Jaydon's pov

L'orologio segna le 23 e dopo una doccia mi sistemo nel letto.
Sarà dura svegliarmi domani mattina, ma ne è valsa la pena.

Non mi aspettavo di conoscere una Kris alquanto timida: arrossiva ogni volta che le facevo un complimento.
Però ogni tanto mi guardava brevemente e sorrideva.
Poi la osservavo di sottecchi e mi accorgevo che bastava guardarla e diventava meno difficile credere che forse restava qualcosa di buono e decente in questo schifo di mondo, e con un pò di fortuna, anche in me.

Per ora non mi resta che aspettare di rivederla sabato.

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HEI💓
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ALLA PROSSIMA..❤️

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