~Capitolo 27~

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Non avevo mai visto un'eclisse fino ad ora e nè tantomeno mangiato la pizza in sua attesa. Penso che il bello della vita sia questo; uscire di casa, giorno o notte che sia e andare in un posto qualsiasi di una giornata altrettanto qualsiasi. Senza organizzare assolutamente nulla, semplicemente entrare in macchina e partire. Vedere l'alba del mattino, il tramonto della sera e perché no, un'eclisse. Con Rob nulla succedeva per caso ed Alex è troppo ansioso per lasciare la sua vita in mano al destino.

"Siamo quasi arrivati" Dice Jay mostrando un sorriso soddisfatto.
"Ma ci saranno tante persone? E gli occhiali prottettivi?"
"È tutto sotto controllo, Kris. Non lascerò di certo che questi due bei occhietti si rovinino" risponde da un lato ironico, dall'altro serio.
"Sì, va bene... per quanto riguarda il pubblico?"
"Non credo che in molti sappiano di quest'evento perché non è particolarmente importante... si tratta di un'eclisse parziale e non totale."

Ho una fame assurda e ogni volta che gli chiedo quanto manca inizia a ridere predendomi in giro.

"Guarda, dobbiamo arrivare lì!" Afferma indicandomi un palazzo molto alto.
Parcheggia la macchina e dopo aver preso le pizze ci dirigiamo verso il luogo a me sconosciuto.
"Mi spieghi come ci arriviamo??" Domando incredula.
"È un comune palazzo, con una scala interna che arriva fin sopra al tetto... basterà citofonare un po' di persone a cui diremo di aver dimenticato le chiavi" risponde compiaciuto.
"Lascia fare a me, però...insomma...la cosa del parlare. Se capita qualche uomo abbiamo più possibilità" gli faccio l'occhiolino precedendolo.
Dopo pochi tentativi siamo dentro il palazzo, correndo sulle scale come due bambini.
"Sssh, non fare troppo rumore!" Dice ogni tanto Jaydon.
Ridiamo e siamo felici nonostante il fiatone per arrivare sul tetto.
È una bellissima giornata di maggio; calda e tira poco vento.
Mi guardo intorno e questo posto trasmette una pace assoluta, si può vedere persino l'oceano.
"Dunque...direi che possiamo mangiare!" Affermo afferrando il cartone con dentro la pizza che tiene ancora in mano.
"Aspetta, devo sistemare un po' qui..."
Appoggia per terra il suo zaino nero, che effettivamente non sapevo cosa contenesse, tirandone fuori coperte e piccoli cuscinetti.
Li sistema con molta calma e con un segno della mano mi invita a sedermi.
"Mancano le candeline, eh!" Lo prendo in giro a mia volta, scherzando.
"Sì sì certo, ora però mangiamo. L'eclisse ci sarà tra un'oretta."
Si siede anche lui vicino a me a gambe incrociate per poi afferrare un pezzo di pizza.

"Raccontami di te, Jay" gli dico all'improvviso mentre siamo distesi entrambi sulla coperta.
"Non credo sia il momento giusto, Kris...cioè...è meglio non rovinare questo momento. Purtroppo la mia vita non è stata rose e fiori."
"Non rovini niente, dai. Mi piacerebbe ascoltarti."
"Premetto che tutto quel che ti dirò è vero e non voglio che tu mi giudichi male..." inizia, facendo poi una breve pausa "i miei genitori sono entrambi delle persone colte, hanno studiato tanto nella loro giovinezza ed ora godono di una vita tranquilla. Sono grato di essere nato in questa famiglia, da un lato, dall'altro preferirei di certo stare in una famiglia normale...come te, ad esempio. Ho un fratello più piccolo di me, non te l'ho mai detto; si chiama Stefan e ha 15 anni. Lui è il figlio perfetto agli occhi dei miei genitori, studioso e sempre un ragazzo da ammirare. Il mio futuro, invece, fu già deciso in età adolescenziale, anche prima dei suoi anni. A me piaceva divertirmi, fumare, andare a ballare, tornare a casa tardi o non tornare proprio. Ho una laurea su un argomento di cui non m'interessa e dei genitori insoddisfatti. A me piaceva l'arte, proprio come te, i tatuaggi, il disegno, la pittura. Loro vedono in me un figlio che non è loro, che cerca aiuto per avere una macchina o una propria casa. In realtà non è così.. sono tutte cose regalate  per non macchiare la dignità della nostra famiglia.
A 14 anni iniziai a fumare, mentre a 17 a drogarmi... e lo so! Non è una cosa di cui vado fiero, ma ero troppo ingenuo e immaturo. Ora sono quasi felice, sto seguendo delle lezioni come tatuatore, che i miei mi pagano obbligatoriamente perché non vogliono che comunque resti disoccupato a vita.
Sono soddisfatto di me stesso, della strada che sto seguendo e non m'interessa più di essere un figlio di papà".
Resto profondamente colpita dalle parole di Jaydon.
Mi sta guardando come per chiedermi se per me resta sempre lo stesso ragazzo che ho conosciuto.
"Jay...sono felice di averti conosciuto, davvero. Ammiro le persone che seguono il proprio istinto, che fanno della vita ciò che loro vogliono e non i propri genitori. Non potrei mai giudicarti".
Si avvicina al mio viso in un sorriso.
Mi accarezza la guancia con una mano e poi mi bacia.
Di nuovo.
E di nuovo mi sento viva, completa.
"Non ti chiederò mai di scegliere, Kristen ,ma sappi che qualunque cosa tu sceglierai, vorrei averti accanto a me" dice in un sussuro distaccandosi dalle mie labbra.
Con quest'affermazione so che si riferisce ad Alex e mi sento strana, quasi un po' in colpa.

Si intravedono i primi segni dell'inizio dell'esclisse, quindi Jay mi passa gli occhiali protettivi.
"Ma tu?" Domando vedendolo senza.
"Per sbaglio ne ho preso solo uno, ma non preoccuparti...guarderò qualcos'altro di più spettacolare."
"Cosa intendi?" Aggiungo sistemandomi per bene.
"Te."
È incredibilmente dolce, a volte, anche se può sembrare un ragazzo duro e scontroso.
Gli sorrido e torno a contemplare la bellezza della natura. L'unione di due corpi celesti così diversi, ma pur sempre così legati...fin quando la morte di uno dei due li separerà.
Penso che ci sono tante affinità con il mondo reale e vorrei anche io provare un'amore così forte proprio come il loro.
Magari Jaydon potrà rivelarsi ad essere l'anima gemella che amerò con ardore.

🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹
HEEI! È PIÙ DI UN MESE CHE NON PUBBLICO E MI DISPIACE TANTISSIMO.
SCUSATEMI.
SPERO PERÒ CHE QUESTO CAPITOLO VI PIACCIA.
ALLA PROSSIMA.💖

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