Appuntamento

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Uscita dalla porta mi prende immediatamente per mano come se avesse paura di perdermi, la sua presa è forte e salda e il suo contatto mi provoca le farfalle nello stomaco. Ho molto caldo e sto sudando, mi devo calmare, sono troppo agitata; vengo piacevolmente distratta dalle sue dolci parole: "Wow, sei bellissima"

"Grazie, anche tu sei molto elegante"

"Allora, dove mi porti?"

"Sorpresa, lo scoprirai appena arrivati"

"Non mi dai neanche un indizio?"

"No, le sorprese non si svelano"

Usciti dal college ci incamminammo verso un boschetto molto fitto e poco illuminato, non l'ho mai detto a nessuno, ma una delle mie paure più grandi è il buio. Mentre ci addentriamo, sento un rumore sospetto, come un gracidare; presa dallo spavento mi avvicino a Frederick e mi nascondo dietro di lui come una bambina impaurita, lui accorgendosi del mio gesto dice: "Va tutto bene? Come mai ti sei nascosta dietro di me?"

"N-no, sto bene è solo che ho sentito un rumore"

"Non ti preoccupare, erano le rane che si trovano nel laghetto qui vicino"

"Ok, ma posso rimanere comunque dietro di te per sicurezza?"

"Certo, ma come mai? C'è qualcosa che ti spaventa?"

"In realtà, non vorrei sembrare stupida ma ho paura del buio"

"Ora capisco, non ti preoccupare ci sono qua io" disse accennando un sorriso, é così bello quando sorride; Kate riprenditi, sei in un bosco, al buio e tu pensi a quanto il suo sorriso sia bello? Sei proprio strana. Dopo diversi minuti che camminavamo nel bosco decisi di parlare: "Allora Frederick, parlami un po' di te"

"Premetto dicendo che su di me non c'è molto da sapere; sono stato cresciuto in una buona famiglia, ho una sorellina di cinque anni che adoro e mi piacerebbe molto avere un cane. Tu invece?"

"I miei genitori si sono separati quando avevo dieci anni, io ho vissuto sempre con mia mamma, mio padre non lo vedo da circa tre anni e penso si sia rifatto una vita con un'alta donna, io sono cresciuta con mia madre e mio fratello che è una delle persone più importanti della mia vita oltre a mia mia madre, quando è partito per andare al college, ero disperata, lui mi è stato sempre accanto e da un momento all'altro scoprì che me ne dovevo separare, fortunatamente ci manteniamo in contatto e alcune volte mi scrive un messaggio per sapere se va tutto bene"

"Oh, non lo sapevo, mi dispiace molto per i tuoi genitori"

"Non ti preoccupare, ormai è una storia passata"

"Non hai mai provato a contattare tuo padre?"

"No, inizialmente, dopo il divorzio speravo di rimanere in contatto con lui, in fondo è pur sempre mio padre, ma, piano piano, le telefonate diventarono più rare e ormai non ci speravo più, fino a quando, un giorno, mia madre mi disse che mio padre non aveva più tempo da dedicare a me perché si era costruito una nuova famiglia"

"Capisco"

C'era un po' di amarezza nel suo tono, come se fosse dispiaciuto per quello che era accaduto,ma io ormai l'ho superato, è da più di tre anni che non lo vedo e all'inizio ci ero rimasta un po' male ma alla fine se lui è contento con un'alta famiglia, non posso obbligarlo stare con me, se sono un ostacolo per la sua felicità, allora vale la pena tirarsi indietro e poi io ho mia madre, mio fratello, e i miei amici, anche se infondo sento sempre uno strano vuoto, come se mi mancasse qualcosa o qualcuno. I miei pensieri scivolarono via come la pioggia sulla mia pelle. Si, proprio così, stava piovendo e io avevo addosso solo il vestito, non mi era passato per l'anticamera del cervello di prendere la giacca o il giubbotto, proprio no.

"Sta cominciando a piovere, torniamo al college prima che cominci a diluviare"

"Va bene" risposi.

A quel punto Frederick si accorse che non mi ero portata niente per coprirmi, allora si tolse velocemente il cappotto e me lo pose delicatamente sulle spalle, successivamente incominciammo a correre in direzione dell'edificio non molto distante da noi. Appena rientrati, mi accompagnò fino alla camera nella quale dormivano Cleo e Megan, ignare di quello che stava per succedere. Arrivati davanti alla porta della camera lo ringraziai per la bellissima serata e ci salutammo, ma, mentre stava entrando in stanza, mi accorsi di avere ancora il giubbotto di Frederick, allora decisi di non aspettare fino a domani; lo rincorsi e lo vidi varcare la porta di una stanza, corsi fino alla porta e bussai delicatamente, mi aprì un ragazzo alto, moro, con la carnagione olivastra e dei profondi occhi neri.

"Scusa, per caso qui c'è Frederick?"

"Chi sei, una delle sue amichette?"

"Scusa, come mi hai chiamato? Comunque ero solo venuta per ridargli una cosa" dissi alterata.

"Va bene, ora te lo chiamo"

Appena il ragazzo se ne andò, davanti a me apparì Frederick, con i capelli scompigliati e la faccia assonnata. Io, ancora un po' alterata per la battutina del suo amico, dissi: "Ero solo venuta per riportarti il cappotto, non ti volevo disturbare e di al tuo amico che non sono l'amichetta di nessuno"

"Dai Kate, non te la prendere, stava solo scherzando"

"Davvero, allora la prossima volta digli di prendere di mira un'altra ragazza, ora vado, buonanotte Frederick". Detto questo, non gli diedi neanche il tempo di rispondere che me ne andai più infuriata che mai. Come si permette il suo amico di prendermi in giro e lui lo ha anche difeso, bene, se pensa che io sia una delle sue amichette si sbaglia di grosso. Quando finalmente riuscì a tornare in camera mi stesi sul letto e sprofondai in un sonno profondo.

Frederick p.o.v

Ma cosa ho fatto, ho rovinato tutto, in realtà è stata tutta colpa di Zach, se non avesse fatto quella battutina, ora Kate no sarebbe arrabbiata con me perché l'ho difeso. Ma come mi è venuto in mente di difenderlo, la sua battuta era così perfida e poi io non ho nessuna amichette apparte Brittany che anche se è la mia migliore amica, a volte è proprio insopportabile. Sono disteso sul letto a rimuginare le mie colpe, quando ad un certo punto torna Zach dal bagno ed esclama: "Scusa bro se ho fatto tardi ma c'era la fila per pisciare"

"Hey bro, cos'hai? Se è per la ragazzina non ti preoccupare tornerà, tornano sempre quelle come lei"

"Non penso, mi sembrava molto arrabbiata e poi che tipo sarebbe lei?"

"Una di quelle innocenti e che si sentono in colpa per qualsiasi cosa e che si scusano sempre anche se non hanno fatto niente, insomma, una santarellina"

"Non è vero quello che dici e non credo mi perdonerà così facilmente"

"Credici bro, è così"

"Non penso"

"Ok allora, facciamo una scommessa"

Quale sarà la scommessa?

Frederick e Kate faranno pace??

Lo scoprirete nel prossimo capitolo, voi continuate a votare e commentare per farmi sapere se la storia vi piace,grazie❤️

Ceci

In love with a gray hatDove le storie prendono vita. Scoprilo ora