Avvertimenti

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Dopo aver trascorso una piacevole nottata, in cui ho sognato: unicorni, arcobaleni e altre cose di questo genere.....ma purtroppo non è successo.

In realtà ho trascorso la nottata a pensare a Aiden, a cosa siamo ora che ci siamo baciati che abbiamo rivelato che siamo entrambi attratti l'una dall'altro, ma poi i miei pensieri e il mio fantasticare hanno cominciato a macchiarsi, a unirsi alla realtà a confondersi con altri episodi recentemente accaduti e ad un tratto in tutta quella confusione mi è apparsa un' immagine, quella di Frederick e...Frederick, lui cosa penserà? Ne sarà felice? E se si arrabbiasse con me?

Poi scaccio via il mio ultimo pensiero, non devo pensare a lui, tra tutti i casini che ci sono nella mia testa lui in questo momento deve essere la mia ultima preoccupazione.

Mi alzo dal letto con le ultime forze che ho in corpo, non so neanche come farò a vestirmi per andare a fare lezione, guardo il calendario che si trova appeso vicino alla porta, oggi è martedì, buono a sapersi, qual 'è la mia prima lezione? Guardo più attentamente e noto scritto che alla prima ora ho....storia! Davvero ho storia, non ci credo non ho voglia di passare un'ora in cui sarò costretta a sentire un anziano uomo che racconta la seconda guerra mondiale alla quale, vista la sua età, avrà partecipato; con tutto il rispetto per chi ha vissuto quegli interminabili anni di panico, uccisioni e lettere che comunicavano la morte di qualche persona cara; ma io non riesco a passare un'ora con "la lumaca" ovvero il mio professore di storia soprannominato così da quasi tutto il college perché ogni volta ci mette due ore a formulare una frase grammaticalmente corretta altrimenti o sbaglia a pronunciare le parole o se le dimentica e allora lì possiamo aspettare anche ore intere prime che lui riesca a ricordarsi la parola che voleva dire.

Svogliatamente mi metto un semplice paio di jeans, una maglietta con una fantasia colorata e un paio di sneakers bianche.

Prima di uscire definitivamente dalla camera prendo lo zaino e mi dirigo agli armadietti per prendere i libri di storia, solo in quel momento, guardandomi allo specchio che ho applicato all'interno dell'armadietto vedo il mio aspetto pietoso le occhiaie violacee, segno della mia nottata tumultuosa, contornano i miei occhi e come se non bastasse i miei capelli sono crespi e in disordine.

Cerco di sistemare quel che posso mettendo un po' di correttore che porto sempre con me e cercando di sistemarmi i capelli alternando il movimento delle mani, per cercare di appiattire i capelli ribelli, a quello della spazzola.

Il risultato non è dei migliori, ma sono perlomeno accettabile, ad un tratto vedo avvicinarsi Aiden che come ogni mattina esclama: "Ciao principessa!" Io ancora assonnata gli rivolgo un sorriso accompagnato da un: "Mmm..ciao"

Lui mi lascia un bacio sulla fronte e dice: "Stasera vieni da me per......cenare, sempre se ti va, ti devo dire una cosa importante"

Io rispondo alla sua domanda con un: "Volentieri"

Allora lui contento della mia risposta dice: "Bene, allora ci vediamo stasera, da me, alle otto"

Gli rispondo facendogli un occhiolino e mi avvio alla classe del prof "lumaca".

Come avevo previsto la lezione di storia sembra durare un'eternità, ma quando suona la campanella sono la prima ad uscire dall'aula.

Appena mi precipito fuori, corro verso l'armadietto di Cleo e la trovo intenta a togliere i libri di inglese e a riempire lo zaino dei libri che le serviranno per l'ora successiva, quando mi presento davanti a lei, Cleo non accorgendosi del mio arrivo si spaventa e a me viene da ridere, ma lei mi fa tacere dicendo: "Non c'è niente da ridere, io mi sono spaventata davvero"

In love with a gray hatDove le storie prendono vita. Scoprilo ora