In love with a gray hat

Presentazioni

Vengo svegliata da un rumoroso sbadiglio emesso dal ragazzo moro che si trova nel mio stesso letto e che con disinvoltura, come se fosse a proprio agio in quella situazione, dice: "Buongiorno ragazzina, che cosa ci fai nel mio letto?"

"Guarda che ieri sei stato tu a pregarmi di restare"

"Si certo, io non prego mai nessuno e poi avevo bevuto troppo quindi non ricordo granché" dice grattandosi la testa come per cercare di ricordare l'accaduto.

Io faccio una smorfia e ripenso a quello che mi ha detto, allora tutte le cose che mi ha detto ieri sera erano tutte false, le ha dette solo perché era disperato e voleva un po' di compagnia, dovevo immaginarlo, da lui devo aspettarmi di tutto; é che mentre lo guardavo negli occhi mi sembrava dicesse la verità e poi la sua voce non lo ha neanche tradito, aveva un tono così convinto mentre pronunciava quelle parole.

Decido di alzarmi delicatamente dal letto e di guardarmi attorno, mentre compio questa operazione noto la mancanza di una persona, certo Frederick, come mai non si trova qui? É oramai mattina, dovrebbe già essere tornato, magari é con la sua nuova fidanzatina Stacy a fare cose molto più interessanti che pensare ad una stupida ragazzina che si preoccupa ancora di un ragazzo che ha infranto il suo cuore.

Al solo pensiero che possa essere in compagnia di Stacy si fa largo dentro di me un nuovo sentimento: la delusione, fino ad ora ho provato solo dolore e rabbia, ma non la delusione, quella no, ma questo pensiero mi fa provare solo delusione nel sapere che si è già dimenticato di me, parto per tre giorni e a lui viene la brillante idea di sostituirmi, certo uscita una ne entra un'altra, ma cosa pensa che io sia un giocattolo e che mi possa usare quando gli fa comodo e quando non gli vado più bene gettarmi via per uno più nuovo e splendente.

Continuo a camminare e a guardare in ogni angolo della stanza cercando di scacciare i pensieri che riguardano Frederick, mentre ispeziono la stanza il mio sguardo viene catturato da una foto appesa al muro parallelo alla porta, mi avvicino e noto che nella foto é raffigurata una numerosa famiglia formata da: madre, padre e tre giovani ragazze che dalla somiglianza alle due figure adulte intuisco siano le figlie, tutti e cinque hanno degli enormi sorrisi stampati sul viso, i loro tratti mi ricordano quelli di una persona a me conosciuta: pelle olivastra, capelli e occhi scuri, ma certo deve essere la famiglia di Zach, dalla foto sembrano così felici, ma lui dov'è? Perché non é ritratto nella foto insieme a loro?

Sento avvicinarsi dei passi, ad un certo punto terminano e vedo delle braccia strapparmi la foto dalle mani, alzo lo sguardo e vedo il volto di Zach a pochi centimetri dal mio, dalla sua postura e dal suo volto corrucciato comprendo che è scosso e arrabbiato ma per qualche strano motivo sta cercando di trattenersi, con tono nervoso dice: "Sai, non mi sono mai piaciuti i ficcanaso"

Io ribatto dicendo: "Non sono una ficcanaso, sono solmente curiosa"

"Che nella mia lingua significa che sei una ficcanaso"

"Beh allora mi sa che la tua lingua è sbagliata se non sai la differenza tra ficcanaso e curiosa"

"Sai, mi piace quando mi contraddici" e intanto inizia ad avvicinare pericolosamente il suo viso al mio.

Io faccio diversi passi indietro per poter mettere una distanza di sicurezza tra il suo corpo e il mio, non vorrei che accadesse un altro spiacevole fatto, raggiunta la distanza adeguata decido di continuare il discorso: "Chi sono le persone ritratte nella foto, per caso la tua famiglia?"

Zach con tono scontroso ribatte: "E a te cosa importa?"

"Niente volevo solo sapere se quella è la tua famiglia, allora ho ragione?"

"Come sei insistente, sei quasi irritante, comunque rispondo alla tua domanda così non mi disturbi più; quindi sì, quella è la mia famiglia" mentre lo dice tiene lo sguardo fisso sulla foto, ma la guarda in modo malinconico, come se fosse solo un bel ricordo e niente di più.