64 RICORDI

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DUNCAN POV'S
Vedo tutta la mia presunta famiglia, la donna che ho di fronte me li presenta tutti indicando ogni loro ruolo e ogni persona l'ascolto attentemente ma non riesco a ricordarmi chi sono,  so che la donna che mi é difornte é la mia compagna ma non sono sicuro del resto,  tutti mi sorridono e mi abbracciano ma continuo a vederli come degli estranei,  mi giro verso di lei e le dico a voce bassa:  potresti parlarmi di noi?:  mi sorride gentilmente: certo aspetta un attimo porto di sopra Logan e faccio uscire Karen con Richard:  annuisco e vado a sedermi sul divano , si allontana da me e si avvicina ai bambini,  bacia la guancia della femminuccia e abraccia il ragazzo d'istinto ringhio e si separano: salve alpha : mi risponde con un sorriso sincero e anche spaventato, lo ricambio con un gesto della mano e lui esce con la bambina , si avvicina al bambino e lo prende per mano:  mamma perché papà non sale con noi?: chiede il bambino ed io sento un vuoto nel cuore : amore papà è stanco e non può venire: dice la donna dolcemente il piccolo annuisce e salgono le scale,  cinque minuti dopo torna da sola e si siede al mio fianco:  allora vediamo da dove possiamo cominciare.... a si il primo giorno che ci siamo visti,  bhe era sera ed io mi ero appena trasferita in una nuova città e così io e mio fratello il ragazzo che ti ha salutato e ti ha portato qui siamo andati nel bosco qui dietro e ci siamo imbattuti in te,  tu ci avevi scambiati per una coppietta e da lì ci siamo riconosciuti ma io come una stupida non ho fatto altro che respingere il tuo tocco e il giorno dopo venni a scuola e mi scontrai con te nei corridoi:  mi racconta con un sorriso sulle labbra ed io li rivedo come flascback nella mia mente mi sento come se mi si é sbloccata una parte di me e finalmente ricordo realmente tutto ma la lascio parlare voglio sentire dalle sue labbra tutti i nostri ricordi insieme all'improvviso si alza e dice: scusami mi sono persa nei ricordi e non ti ho chiesto se hai sete:  mi dice gentilmente: no non ho sete,  se non ti dispiace vorrei che tu finissi di raccontare:  dico serio ma anche un pò imbarazzato : ho si certo non mi dispiace:  dice timida e si risiede: allora dicevo... ha si bhe dovevamo sposarci ma con il parto e i lupi aggiunti dopo non abbiamo più pensato a noi e siamo rimasti così , in fine quando stavamo riprogrammando il nostro matrimonio tu sei andato lì e torni dopo quattro mesi con un amnesia totale é buffo come situazione sembra come se non volessero gli dei il nostro matrimonio:  dice amareggiata:  scusa é tutta colpa mia non volevo darti tanto pensiero e tanti problemi,  ma di quanti mesi sei?: le chiedo curioso:  ti posso confermare che é tuo e sono di quattro mesi e mezzo:  mi dice con un sorriso:  non voglio costringerti a restare ma se vuoi puoi rimanere e dormire nella stanza degli ospiti:  mi dice triste: sai una cosa mi sono stancato:  dico serio mi avvicino e la tiro a me e la bacio con molta passione mi separo lentamente da lei e le dico: mi lasceresti sul serio marcire nella stanza degli ospiti: mi guarda con gli occhi lucidi e mi risponde balbettando: ovvio che no... o mio dio sei tornato,  ti amo così tanto: ed inizia a piangere,  la stringo di piú a me e appoggio il mio mento sulla sua testa.

RITORNA DA MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora