EPILOGO

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GWEN POV' S
Finalmente é nato il mio piccolo "Derek"
Ora possiamo sposarci senza intoppi oggi é il grande giorno ho una paura fottuta di fare una brutta figura, ho paura di cadere mente mi avvicino al palchetto dove faremo le nostre promesse di amore eterno , entra Luna: hey Gwen come va con il trucco: di dice allegra: mi tremano le mani potresti truccarmi tu?: le chiedo con voce tremolante sorride e accetta di farlo , mi spalma un pò di fard per darmi colore e mi trucca con un pò di matita nera negli occhi e sulla palpebra un pò di mascara e un rossetto nude, sono pronta finalmente, mi metto le scarpe e mi avvio verso la macchina che mi condurrà dal mio finalmente marito, salgo sull auto e l'autista ha il volto coperto da un cappello enorme e puzza di profumo da uomo il profumo é così forte che non riesco a capire che profumo è starnutisco e con voce controllata dice: salute : lo ringrazio e dopo venti minuti arriviamo nell'arena dove Duncan ha sfidato l'anziano del branco di nomadi, da lontano vedo tutti ed anche il mio amato, l'autista mi apre la porta e grazie al vento la puzza di profumo se ne va l'uomo si toglie il cappello e vedo mio padre che mi fa un sorriso dolce mai visto in tutta la mia vita, mi lacrimano gli occhi e lo abraccio: sei bellissima piccola mia: mi sussurra all'orecchio e mi porta al centro dell arena, vedo il mio uomo di spalle

GWEN POV' SFinalmente é nato il mio piccolo "Derek" Ora possiamo sposarci senza intoppi oggi é il grande giorno ho una paura fottuta di fare una brutta figura,  ho paura di cadere mente mi avvicino al palchetto dove faremo le nostre promesse di am...

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(Senza giacca ) , appena si gira gli si mozza il fiato un pò come per me.
DUNCAN POV'S
sono in casa di mia sorella e mi sto pettinando i capelli da.... quasi un'ora e non risco a calmarmi, dai abbiamo vissuto cinque anni in sieme e ora per quattro parole che ci diciamo ogni giorno ho paura di non dirle con sicurezza : hey Dunky vuoi diventare pelato prima dei cinquant'anni: mi dice ridendo Miki: non è divertente sono nervoso: dico ringhiando : la macchina é giù vuoi scendere o vuoi restare a pettinarti ancora per molto?: mi chiede continuando a ridere : no arrivo: lascio la spazzola e scendo le scale esco di casa ed entro in auto partiamo e in dieci minuti siamo nell' arena mi posiziono sul palchetto e qualche minuto dopo la vedo scendere da un auto e abracciare il padre li guardo sorridendo, si avvia e prima di mettere piede nell arena i bambini si mettono d'avanti a Gwen e tracciano il suo percorso con dei petali di papavero rosso e lei che cammina lentamente e mi guarda con un enorme sorriso felice che illumina anche i suoi occhi, finalmente arrivano d'avanti a me e il padre senza dirmi nulla le lascia la mano e la appoggia sulla mia, le sorrido e ci posizioniamo sul palchetto e aspetto che la luce della luna superi la luminosità del sole e unisca le nostre mani e i nostri cuori in uno solo, ci guardiamo negli occhi e vedo nei suoi occhi la pupilla diventare bianca come la luna e sento che anche le mie pupille stiano cambiando colore sento il mio cuore battere più veloce e le nostre mani si illuminano rivelando un anello bianco con inciso i nostri nomi sopra.

RITORNA DA MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora