La sveglia mi scosse dal sonno. La testa mi faceva male ed era pesante.
Accidenti! Perché non avevo ascoltato la mia vocina? Sicuramente a quest'ora — se lo avessi fatto — non mi sarei svegliata in queste condizioni.
Mi sentivo uno straccio e nella testa mi sembrava di avere degli aghi. Era impossibile concentrarmi su qualcosa che non fosse il capogiro e la sensazione del mio corpo che sprofondava.
Diedi un rapido sguardo all'orologio: erano le sei del mattino e io assomigliavo ad uno spaventapasseri mal riuscito. Sgusciai fuori dalle calde lenzuola mugolando la mia controvoglia e mi infilai nel bagno.
L'acqua della doccia mi fece sentire meglio, anche se il mal di testa e il capogiro non erano per nulla migliorati.
Mi guardai allo specchio, gli occhi spalancati. Mi affrettai a truccarmi il viso pallido e togliere le occhiaie che mi solcavano gli occhi.
Uscii dal bagno sospirando. L'aspirina era già in circolo e i muscoli per la prima volta da quando mi ero svegliata si stavano rilassando.
Mi sfregai gli occhi con le dita e senza accorgermene il mio corpo si scontrò con un oggetto caldo.
Emisi un gridolino e sbattei le palpebre appena mi accorsi di aver scontrato i magnifici pettorali di Garrett.
Gli lanciai uno sguardo obliquo rizzando la schiena.
«Giorno, studentessa» Mi salutò con un sorriso beffardo. Alzai gli occhi al cielo, spostandomi di lato per sorpassarlo.
«Aspetta» disse, fermandomi, la sua mano sul mio braccio. Non potei evitare di sussultare. «Come stai?» chiese dolcemente.
«Secondo te come posso stare?» sbottai acida, staccando la sua mano dal mio braccio. «Ieri ho decisamente superato il limite.»
Gli passai di fianco e raggiunsi la cucina, sentendo i sui passi seguirmi.
Prima di prendere la scatola dei cereali, gli rivolsi uno sguardo accigliato. «La smetti di seguirmi?»
Lui piegò la testa di lato, gli occhi pieni di sorpresa e la bocca ancora incurvata.
«Vedo che non sei di buon umore» commentò assente, sedendosi al mio posto.
Lo ignorai. Ah, quanto mi irritava! Se non riuscivo a sopportarlo di prima mattina, come avrei potuto farlo tutti i santi giorni?
«Alyssa li vorrei anche io» esclamò di punto in bianco facendomi girare di scatto con un sopracciglio alzato.
«I cereali» precisò, facendo correre il pollice sulle sue labbra.
Restai a fissare per qualche istante il suo pollice muoversi lentamente finché non sparì dalla mia visuale.
Sentii le sue mani prendermi per la vita ed attirarmi a sé.
Mi morsi il labbro senza riuscire a dire nulla.
«Se accetti le mie offerte, ti sentirai meglio» sussurrò con voce provocante, le sue labbra che mi sfioravano il lobo. Emisi un flebile gemito ed immersi le dita nei suoi capelli.
«E che cosa faresti?»
«Innanzitutto ti bacerei» Il suo fiato era corto quanto il mio. Il cuore mi scoppiò nel petto quando le sue dita mi afferrarono la nuca.
«E se io non lo volessi?» domandai alzando lo sguardo sui suoi occhi verdi che stavano scintillando.
Arricciò le labbra. «Te ne pentiresti.»
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Scelti Dal Destino (#Wattys2016)
Romance[COMPLETA] Alyssa sta per cambiare vita e se ne rende conto appena conosce il misterioso ed affascinante Garrett. Instagram : @silvia_luoni Instagram libro : @sceltidaldestinosm #1 WATTYS2016 / #1 TRAILBLAZERS / #1 JUSTWRITEIT #1 SEXY / #1 SENSUA...