Al lavoro avevo dato il peggio di me ed a lezione sembravo un fantasma. La mia mente continuava a tornare al momento in cui avevo detto a Garrett che era meglio prendere le distanze.
Per tutto il tragitto da casa al Pret, la mia vocina mi aveva rimproverata severamente e mi aveva proibito di avere contatti con Garrett. "Se solo ti azzardi a farlo avvicinare..." mi aveva ripetuto con voce seria.
Mi ero limitata ad annuire e lasciarla parlare nel tentativo di convincere anche me stessa che era stata la scelta giusta, ma mi stavo piano piano accorgendo che avevo fatto uno sbaglio.
Il dolore della mancanza di Tessa e il rimorso si mischiarono formando una pressione insopportabile al petto. Mi sentivo mancare il respiro e un bisogno opprimente di piangere mai provato prima.Mi precipitai a casa appena finirono le lezioni.
Garrett era seduto sul divano con le gambe incrociate e il portatile in mezzo alle ginocchia ricoperte dai jeans neri attillati. Aveva indosso, anche, una maglietta bianca.
La cosa mi fece arricciare il naso. Ero così abituata a vederlo senza la maglietta che... Mi faceva strano vederlo vestito.
Appoggiai le chiavi sulla mensola di fianco alla porta e, mi diressi subito a fare la doccia, evitando ogni contatto tra di noi.
Chiusi la porta alle mie spalle e mi svestii. Entrai nella doccia e mentre l'acqua mi bagnava il corpo, l'opprimente peso nel petto si frantumò lasciandomi respirare per la prima volta nella giornata.
Uscii dalla camera e prima che ebbi l'opportunità di sedermi sul divano a rilassarmi, la suoneria del mio cellulare squillò.
Corsi in salotto, ma ormai era troppo tardi.Lanciai un'occhiataccia a Garrett che teneva il mio cellulare vicino all'orecchio e, appoggiato con un gomito al tavolo, mi sorrideva.
Ero arrivata in tempo per sentirlo dire «Pronto». Ora stava ascoltando chiunque fosse dall'altro capo con un sorriso divertito.
Un'ondata di irritazione mi travolse. Come diavolo osava prendere il mio cellulare come se fosse di sua proprietà? Era davvero troppo!
Mi avvicinai a lui, seria, mentre cercavo di sfilargli il telefono dalle mani, ma lui continuava a muoversi impedendomi di riavere quello che era mio.
«Oh, certo. La studentessa è qui. Comunque sono felice di poterti conoscere stasera» stava dicendo.
Era chiaro che dalla sua espressione stesse trattenendo a stento le risate. Poi, inaspettatamente, mi afferrò il polso e mi guardò negli occhi, porgendomi il telefono.
«Credo che il tuo fidanzatino voglia te».
Arricciai le labbra e, mentre lui mollava la presa sul mio polso, io afferrai l'iPhone.
Me lo misi all'orecchio e aspettai che Finn mi comunicasse quello che voleva dirmi.
«Alyssa! Non deve essere male il tuo nuovo coinquilino. Sembra così gentile» la voce di Finn sembrava così felice e squillante che per poco non mi ruppe i timpani.
«Non credo che tu lo conosca come lo conosco io» gli risposi pragmatica guardando nella direzione di Garrett.
Ora era appoggiato con la schiena sul bancone a sorseggiare un bicchiere d'acqua. Appena si accorse che lo stavo osservando, mi risolse un sorriso sghembo e continuò a bere guardandomi negli occhi.
Per un momento restai a contemplare i suoi occhi verdi, così intensi e... Misteriosi.
Poi mi scossi da quella bella vista e gli diedi le spalle, alzando gli occhi al cielo.
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Scelti Dal Destino (#Wattys2016)
Romance[COMPLETA] Alyssa sta per cambiare vita e se ne rende conto appena conosce il misterioso ed affascinante Garrett. Instagram : @silvia_luoni Instagram libro : @sceltidaldestinosm #1 WATTYS2016 / #1 TRAILBLAZERS / #1 JUSTWRITEIT #1 SEXY / #1 SENSUA...