[Happy New Year] ~ racconto extra

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Ciao. Grazie mille a coloro che votano, leggono e commento questo libro. Siete meravigliosi! Per questo, ho deciso, di includere un altro racconto extra, per finire l'anno in bellezza. Spero vi piaccia e... Happy New Year!

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«Aly, sei pronta?»

La voce di Cassie risuonò nella stanza, facendomi sorridere.

Infilai le dita nei capelli per ravvivarli e lanciai uno sguardo all'immagine che mi stava osservando allo specchio.

Mi lisciai un'ultima volta il vestito bianco con corpetto in pizzo, una gonna bianca lunga con spacco e una cintura alta dorata e sospirai.

Sorrisi al mio riflesso con occhi poco truccati e tirando la coda di cavallo che mi ero fatta, uscii dal bagno.

Raggiunsi Cassie che era già sulla soglia della porta e si stava mettendo il giubbotto.

Indossava un vestito attillato nero, che metteva in risalto le sue curve. Era arricchito da motivi floreali bianchi. Una crocchia sulla testa le dava un look raffinato.

Mi diede un rapido sguardo pieno di approvazione ed i suoi occhi scintillarono, entusiasti.

«Stai benissimo, ragazza» mi diede un rapido abbraccio ed aprì la porta.

Rabbrividii, investita dall'aria invernale di Londra. Mi rannicchiai nel mio capotto nero, seguendo Cassie che saliva sul sedile del passeggero della mia macchina.

Era il 31 Dicembre. Garrett ed il gruppo avevano deciso di organizzare una cena in un locale sulla riva del Tamigi.

Stesi appena le labbra in un sorriso pieno d'affetto per la persona che amavo più di ogni altra cosa. Mi percorsi le labbra con l'indice, sentendo la mancanza delle sue labbra sulle mie. Sospirai e presi posto davanti al volante della mia Opel.

Cassie si era già preparata: cintura allacciata, gambe incrociate e testa china sul cellulare a messaggiare. Sicuramente stava avvisando Van del nostro arrivo.

Accesi il motore e mi infilai nel traffico.

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Arrivammo in anticipo, nonostante il traffico. Cassie era una precisa e mi aveva severamente raccomandato di non tardare.

Quel pomeriggio avevamo passato gran parte del tempo a raccontarci le ultime novità.

Non vi era ancora nessuno davanti all'agglomerato del Royal Festival Hall tutto vetro ed acciaio, illuminato da luci gialle che ospitava al suo interno, al pian terreno, lo Skylon Restaurant.

Mi guardai in giro, cercando di scorgere tra i tanti volti che passeggiavano quelli famigliari, ma non vi era traccia né di Garrett e tanto meno dagli altri.

Sospirai ed adocchiai Cassie, troppo occupata a parlare con il damerino fuori dal ristorante per notarmi. Così, ne approfittai per ammirare il meraviglioso panorama sul Tamigi, illuminato delle luci riflesse del London Eye e di Westminster Abbey.

L'aria profumava e per un secondo, mi scordai di tutto. Nella mia testa c'era solo silenzio.

Inspirai profondamente ad occhi chiusi, aggrappandomi alla ringhiera. Sulle mie labbra alleggiava un sorriso.

«Bel panorama, non è così?»

La voce roca di Garrett mi fece sobbalzare.

La sua mano si posò sulla mia schiena ed aprii di scatto gli occhi. Mi attirò a sé, girandomi.

Scelti Dal Destino (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora