Night

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Con loro sorpresa verso mezzanotte suonarono alla porta.
Ashton, il più grande fra tutti andò ad aprire.
"Si, un attimo" disse alla persona dietro la porta.
"Samantha, c'è tua madre.." aggiunse quando entrò nel salotto.

Samantha si alzò dal divano cercando lo sguardo di Mar.
"Tranquilla" sussurró quest'ultima

Si incamminò verso la porta d'ingresso strusciando i piedi fasciati dalle converse per terra.
"Mamma.." sussurrò sotto la soglia della porta.
Uscì fuori casa e si chiuse la porta alle spalle.
Incrociando le braccia al petto, si maledisse per non aver infilato la felpa prima di uscire.
"Samantha. Dobbiamo parlare" rispose decisa Marianne, la madre di Sam.
La sicurezza di sua madre era in netto contrasto con la fragilità di Samantha, a volte la spaventava con quanta decisione e forza la sgridava per i ritardi e i colpi di testa.
Era come se si trasformasse, agli occhi delle sue amiche era la mamma migliore del mondo ma si sa che l'erba del vicino è sempre più verde.
Certo, aveva fatto di tutto per lei ma non la capiva, non capiva le sue esigenze. Non capiva il fatto che si trovasse bene solo con ragazzi e ragazze più grandi, non l'aveva mai capito.
"Intanto chi è quel ragazzo?" chiese
"Ashton, un amico." rispose
"Alscoltami bene signorina, per quanto mi riguarda dovrei tirarti fuori da questa casa e portarti dritta dritta in camera tua, ma puoi fare quello che vuoi, mi sono stufata dei tuoi colpi di testa Samantha, mi sono stufata di rimproverarti sempre. Quindi fa quello che vuoi." pronunciò Marianne.
Samantha aveva le lacrime agli occhi ma le cacciò velocemente indietro.
"Ah e sta tornando Louis dal college" aggiunse voltandole le spalle. Suo fratello finalmente sarebbe tornato a casa e lei non ci sarebbe stata. Il suo adorato fratellone, l'unico che c'era sempre stato quando lei aveva bisogno di qualcuno, quando non conosceva Flaviola e Mar la sua unica roccia era suo fratello. Louis sarebbe tornato a casa e lei no. Lei non sarebbe tornata a casa quella volta.

Samantha cadde seduta sui gradini davanti alla casa.
E pianse, credeva facesse freddo, non ci aveva fatto caso, aveva il corpo scosso da singhiozzi. Quando si calmò capì che in fondo faceva freddo, si strinse nelle spalle fin quando qualcuno si sedette uno scalino dietro di lei e le fece cadere una felpa sulle spalle.
Si passò la mano sotto gli occhi per togliere i residui di lacrime e poi si voltò.

"Che ci fai qui?" chiese
Lui scrollò le spalle.
"Pensavo volessi un po' di compagnia." rispose sorridendo con un solo lato della bocca.
"Cos'è successo Sam?" chiese il biondo.
"Niente, tutto. Non lo so Luke, mamma mi ha cacciato di casa, Louis torna dal college e io non sarò a casa, non so dove andare a stare. È che la mia vita è un casino" disse ricominciando a piangere.
"Hey, hey non piangere. Stai tranquilla, chi è Louis?" disse Luke
"Mio fratello, sono sei mesi che non lo vedo.."
"Starai da Mar o Flaviola o da me se vuoi, ho una camera in più e mia mamma cucina sempre per troppe persone, si risolverà tutto Sam."
"Come spiegheró a Louis cos'è successo? Si arrabbierà e non mi vorrà più bene e non posso stare senza di lui Luke"disse la ragazza.
"Lui ti vorrà sempre bene Samantha, è tuo fratello." rispose Luke

Sam si passò nuovamente una mano sotto gli occhi.
"Che ne dici di entrare dentro? Fa così freddo qui fuori e tu non mi stringi nella tua felpa" disse Luke.

La ragazza gli si avvicinò, raccolse tutto il coraggio che aveva in corpo e lo abbracciò.
Lui le mise due dita sotto il mento e le fece sollevare il mento per baciarla.

Quella notte faceva freddo, ma i due ragazzi se ne accorsero appena impegnati com'erano ad amarsi.

Remember Book|| Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora