Mar era in ritardo.
E non era per nulla un ritardo da niente. Aveva il tema quel giorno, non avrebbero permesso un solo minuto di ritardo, figurarsi un quarto d'ora.
"Scusate il ritardo." Mar tentò di scusarsi.
"Perfido. Non sono ammessi ritardi, lo sa bene."
"Prof la prego." rispose Mar
"Adesso aspettiamo il presidente della commissione. E vediamo cosa dice." le rispose il prof.
In quel momento il presidente della commissione entrò nella palestra allestita con banchi, cattedre e sedie.
"Beh?" chiese
"La signorina Perfido è arrivata in ritardo, chiede il permesso di fare lo stesso la prova." rispose la professoressa all'ometto bassino e tarchiato appena entrato nell'aula.
"Sa bene quale sono le regole. Perfido arriva in ritardo? Perfido non fa gli esami, Perfido si presenta l'anno prossimo." affermò il presidente andandosi a sedere dietro la cattedra.
"Ancora qua sta? Devo chiamare la polizia?" continuò guardandola.
Mar lanciò un'occhiata ai suoi compagni di classe.
Non era mai andata molto d'accordo con loro eppure sperò che in quel momento facessero qualcosa.
Mar si avviò fuori dalla classe quando la voce roca di Michael riecheggiò per la palestra.
"Se lei non fa l'esame, non lo faccio nemmeno io." affermò prendendo il vocabolario, il foglio e la misera penna che si era portato dietro.
"Nemmeno io" lo appoggiò Luke alzandosi dal banco poco elegantemente, strusciando la sedia a terra, seguito da Calum e da Ashton.
Si alzò anche Cameron. Assieme a lui anche Matthew ed anche Aaron.
Man mano tutta la classe si alzò ed uscì dalla classe.
"Poi lo spiega lei alla commissione che 35 studenti non hanno dato la prima prova oggi."
Tutti uscirono dalla palestra ed andarono in cortile e si sedettero per terra.Venti minuti dopo la professoressa di filosofia uscì correndo dal corridoio.
"Ragazzi, ci ha ripensato. Mar fa l'esame." esclamò trionfante.
Mar abbracciò Michael ed insieme tutti entrarono a scuola."Com'è andata?" chiese Samantha ai ragazzi appena usciti da scuola.
"Ehm... è successo un disastro." rispose Mar
"Tipo?" chiese Flaviola
"Ho fatto tardi. Non volevano farmi fare l'esame. Così Michael si è alzato e man mano si sono alzati tutti e siamo usciti da scuola. Però ce l'hanno fatto fare l'esame." spiegò Mar che era tra le braccia di Michael
"Che teneri. Ora, giusto per chiarire. NON VOGLIO CHE NESSUNO DI VOI SIA BOCCIATO QUINDI NIENTE PIU' RITARDI INTESI?" rispose Flaviola appoggiata da Samantha.
"Mi sto sciogliendo. Andiamo al mare?" chiese Cameron
"Anche subito" rispose Mar
"No subito no, tra dieci minuti fuori da Starbucks" protestò Flaviola
"Va beneeee" acconsentì Cameron abbracciandola"DAI CALUM! PASSA! SONO LIBERA CAZZO!" Samantha urlava contro il ragazzo dalla pelle ambrata.
Giocavano a calcio da un'oretta buona e Calum aveva tenuto la palla solo per te facendo qualche "tocco da maestro" come diceva lui. In effetti era proprio bravo.
"Basta! Ora giochiamo a pallavolo, mi sono scocciata." Protestò la mora, appoggiata da Cameron e gli altri che non ne potevano più di vedere Calum correre avanti e indietro. Sembrava che avesse il pallone attaccato ai piedi con la colla.
"Facciamo così. Cameron, Calum, Flaviola e Samantha. Gli altri con Mar." Disse KayaSi disposero nel campetto improvvisato tra due alberi ed iniziarono a giocare.
La squadra di Mar partì alla grande. Ashton fece due o tre punti in schiacciata che stordirono tutti. Calum dal canto suo fece una difesa eccezionale. Samantha palleggiò e Cameron andò a segno con un pallonetto simulato in schiacciata.
Alla fine ebbe la meglio la squadra di Mar anche se la rivincita la vinse la squadra di Samantha."Basta. Non ce la faccio più." disse Flaviola esausta buttandosi sulla sabbia.
"Ci credo. Non ti sei mai sforzata più di tanto e siamo al mare da stamattina e hai anche giocato a palla, tesoro. Attenzione, giorno da ricordare." rispose Cameron prendendola in giro.
"Non sei simpatico Caro. Non lo sei affatto." ribatté la ragazza.
"Invece sì e dovresti ammetterlo."--
"Oggi finiscono gli esami cazzo. Sono troppo felice." disse entusiasta Michael
Samantha non lo era affatto.
Di lì a pochi giorni, i 5sos e gli One Direction sarebbero partiti per il tour.
Mar sarebbe sparita per un po' dalla circolazione e lei e Flaviola sarebbero rimaste sole.
Con la differenza che Cameron non sarebbe partito.
Lei sarebbe rimasta di nuovo da sola in quella casa che cadeva a pezzi solo con la sua ombra e i suoi rimpianti."Vorrei capire come fai ad essere così tanto felice. Insomma, lasci qui Mar." gli rispose Luke
"No, non la lascio qui. Lei verrà con noi, per qualche tappa." gli disse il ragazzo con i capelli colorati.
"C'è la possibilità di portare con noi qualcuno?" chiese Luke
"Certo, ma avresti dovuto comunicarlo almeno una settimana fa." disse Michael confuso
Samantha guardò Mar con occhi arrabbiati.
"Mi dispiace.." sussurrò la più grande.
"Ti dispiace? Pensa un po' a me. Avrei accettato che tu sparissi dalla circolazione dopo gli esami ma non che tu andassi in tour con loro, senza dirmi nulla. Nulla! Come hai potuto?" rispose Samantha calma
"Pensavo che Luke te l'avesse detto, che lo sapesse."
"Io non lo sapevo. E tu Michael avresti dovuto dirmelo... Possibile che tu, tu sia stato così stronzo? Io non so davvero cosa ti passa per la testa." disse Luke alterato riferendosi all'amico.
"Luke, io pensavo che tu lo sapessi. Seriamente." tentò di scusarsi Michael
"Non ti credo Michael. "Luke si incamminò dentro la scuola e Michael lo seguì.
"Dai amico, ti prego! Scusa, pensavo che lo sapessi, sono serio." gridò
Luke fece finta di non sentirlo dirigendosi a grandi passi verso l'interno della scuola.
"Sam mi dispiace..." sussurrò Mar per l'ennesima volta.
"Io... Mar non ce l'ho con te." rispose Samantha
"Solo che avresti dovuto dirmelo. Insomma anche solo per dirmi: cazzo Sam vado in tour con Michael. Avresti dovuto farlo." aggiunse Samantha
"Ora però vai a dare questi cazzo di orali e torniamocene a casa mh?"
"Va bene, ci vediamo dopo." disse Mar entrando nella scuola.
Samantha crollò sulla panchina nel cortile.
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Remember Book|| Luke Hemmings
FanfictionSam era seduta sul divano del salotto leggendo uno dei suoi libri preferiti. "Mamma, ho trovato questo libro su in soffitta. Cos'è?" chiese la ragazzina dai lunghi capelli biondi, gli stessi del suo papà. A Sam sfuggì un sospiro. "È il mio libro dei...