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"Fai quello che vuoi. Sono più che certo di averti dato tutto quello che potevo darti. Se non ti sta bene sono problemi tuoi." Gale stava litigando al telefono e Luke era disteso sul divano che ascoltava in silenzio.
Le sue donne erano uscite a fare compere mentre lui e il suo primogenito erano rimasti a casa.
Appena il ragazzo attaccò Luke lo guardò confuso.
"Non guardarmi così, papà. So benissimo che anche tu e la mamma avete litigato come cane e gatto e che quindi sei l'ultimo che può farmi la predica." Luke alzò le sopracciglia sorpreso per quanto il figlio fosse diretto nei suoi confronti.
"E' che io credo davvero di averle dato tutto. Compresi i momenti neri in cui non stavo molto bene ma cercavo comunque di fare di tutto per non darglielo a vedere. Evidentemente lei non li meritava." continuò Gale.
"Ognuno di noi accetta l'amore che pensa di meritare."
"Non citare Noi siamo infinito papà. E' uno dei film preferiti di Frankie. Sono così arrabbiato."
Luke ascoltava in silenzio tutto quello che Gale aveva da dire. Si rese conto che per quanto suo figlio fosse apparentemente duro e tutto d'un pezzo in realtà era fragile e innamorato. Esattamente come la sua mamma. Che tentava di nascondere il tutto dietro alla dura corazza di menefreghismo.
"Ti è mai capitato di alzare la testa al solo sentire il suo nome? O magari riconoscere il suo profumo in mezzo alla folla e morire dalla voglia di vederla?" chiese Gale.
"Tutti i giorni figliolo." sorrise Luke ricordando la sua gioventù e le emozioni provate per Samantha.
"Ecco, quindi puoi capirmi. Cazzo, mi sento un deficiente, mi vengono le gambe molli. Mi sento un budino. Mi ha trasformato in un budino." Gale gesticolò freneticamente e si buttò a peso morto sulla poltrona.
"Quindi che farai?" chiese Luke.
"Non lo so... Cioè come ho già detto la amo, però mi fa andare fuori di testa quando dice che non le sono mai vicino. Cazzo! cosa devo fare? Ammanettarmela al polso e portarmela dietro anche quando vado al bagno? Non penso di essere un fidanzato così malvagio. Il massimo che faccio è andare in giro coi ragazzi. E alle volte viene anche lei. Vorrei soltanto avere anche io del tempo per me. Io mica mi incazzo quando va in giro con Bethany e Madison." rispose Gale scompigliandosi i capelli, già sufficientemente scombinati.
"Inoltre non le va mai a genio nulla di quello che faccio. I miei capelli troppo scombinati, i miei vestiti troppo neri, la musica che ascolto troppo alta. Cazzo non le va mai bene nulla." aggiunse.
A Luke sembrava una strega, non una ragazza. E di certo non era come la sua Sammy.
"Non permettere a nessuno di cambiarti e giudicarti Gale."
"Va bene pa'. Ti- ti voglio bene." Gale si sbilanciò dalla poltrona verso avanti arrivando alle spalle di Luke per abbracciarlo.
"E ora vai di sopra a prepararti. Dobbiamo andare a prendere tua sorella e tua madre. Altrimenti facciamo tardi al compleanno di Jade. Ed è la festeggiata." Luke sorrise e Gale salì di sopra a vestirsi.
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"Sono pronto pa', andiamo?" Gale scese giù sfoggiando la sua nuova maglietta dei Rolling Stones.
"E' incredibile quanto tu e Jade non vi somigliate. Tu sei tutto Rolling Stones e Green Day e lei è tutù e calzamaglie."
"Beh pa', cambiano tutti sai." sorrise Gale uscendo di casa.
"Dubito che lei cambierà. Cazzo, c'è Mar che porta avanti la sua carriera da ballerina. Dubito che mollerà facilmente. E poi non voglio che lei molli. Chi lo dice che lei non possa essere una principessa con tutù e scarpette punk rock?" chiese Luke.
"Papà, stai facendo tutto tu."
"Lo so, andiamo va'"
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Remember Book|| Luke Hemmings
FanfictionSam era seduta sul divano del salotto leggendo uno dei suoi libri preferiti. "Mamma, ho trovato questo libro su in soffitta. Cos'è?" chiese la ragazzina dai lunghi capelli biondi, gli stessi del suo papà. A Sam sfuggì un sospiro. "È il mio libro dei...