"Io non gli parlo più. Lo odio. Lo odio cazzo." gridava Mar da più di un' ora
"Sto arrivando e mi spieghi cos'è successo okay?" rispose Samantha correndo a casa di MarBussò alla porta e la mamma di Mar andò ad aprire.
"Samantha per favore va da lei. Non l'ho mai vista più arrabbiata prima d'ora." pregò la donnaSamantha salì le scale e su diresse nella stanza di Mar.
Tutto era in disordine, Più del solito, c'erano vestiti buttati ovunque, libri per terra e Mar era stesa sul letto con le cuffie e la musica talmente ad alto volume che non si accorse dell'arrivo di Samantha.
La ragazza si sedette sul letto di Mar.
"Hey." Disse la più grande
"Ciao, ti va di raccontarmi cos'è successo?" Chiese Samantha
"Ci stavamo baciando e invece di chiamarmi Mar mi ha chiamata Cotton. Quella troia. Se la vedo l'ammazzo. Giuro su tutto quello che vuoi."
Samantha rimase allibita. In quel momento cosa poteva dirle "Ma no dai, capita a tutti di chiamare la propria ragazza con il nome della propria ex". In quel momento poteva solo stare zitta ed ascoltarla parlare, come fanno le amiche vere nel momento del bisogno.
"È che pensavo che si fosse tutto chiarito tra di noi. E invece non è stato così. Litighiamo troppo, so di chiedere una cosa stupida, ma magari una canzone può anche scrivermela come fa Luke per te no? Gliel'ho anche detto. Ha detto che non è una cosa da lui. Ma è una cosa da me, ed è per me la canzone non per lui." Aggiunse
"Magari le scrive le canzoni per te, magari è timido e non vuole fartele ascoltare per paura che non ti piacciano."
"Mi piace tutto di lui Sam" rispose MarE in quel momento Samantha non seppe cosa risponderle. Seppe solo stringerla forte in un abbraccio ed accogliere le lacrime della sua migliore amica che in quel momento aveva molto bisogno di lei.
"Non mi sembra neanche giusto che tu stia qui a piangere Mar. Non ti merita. Si merita le troie come Cotton." disse Samantha accarezzandole la schiena.
"Lui non mi merita e forse è vero. Ma io lo amo Sam. Tu non ami Luke? Non sceglieresti lui ugualmente? Non lo faresti Samantha? Ed è questo che mi spaventa." rispose Mar tirando su con il naso
Samantha rimase in silenzio per qualche secondo, poi sospirò.
"Si, ed è questa la nostra triste storia. Sceglieremmo quei due nonostante tutto. Forse ci siamo lasciate andare troppo velocemente."
"Non credo Sam. Credo che se ami qualcuno lo ami incondizionatamente. Puoi dire quante volte vuoi al tuo cervello di andarci piano, ma lui sarà già andato. Fottuto dietro a quella persona che ti fa battere il cuore come quando sei in doccia e stai per cadere e non cadi, come quando durante la notte senti un tuono e il tuo cuore fa un salto. Il tuo cervello sarà già andato per la sua strada. Anzi la strada della persona che ami."Nel frattempo il cellulare di Samantha squillò.
"Ehm.. è Michael." disse la ragazza
"Dai qua." Mar strappò il cellulare dalle mani di Samantha
"Michael, se non ti rispondo al cellulare c'è un perché non trovi? Non voglio più parlarti." disse Mar
" Mar, scusa io.."
"Non me ne faccio nulla delle tue scuse, nulla. E ora va al Diavolo Clifford. Non voglio avere mai più a che fare con te." rispose la ragazza attaccando il cellulare in faccia al ragazzo.
"Allora? Ti senti meglio?" chiese Sam
"No, sto anche peggio. Mi manca già." rispose Mar"Allora amico? Come stai?" chiese Luke a Michael
"Uno schifo." rispose Michael. Era seduto sul letto con la chitarra fra le mani.
"Bene, l'hai sentita?" chiese il biondo sedendosi accanto all'amico
"Si. Mi ha detto che non vuole più avere a che fare con me. Ah e mi ha anche mandato al Diavolo."
"Benissimo, ora devi fare quello che ti riesce meglio." rispose Luke indicando la chitarra.Tre sere dopo,la notte prima degli esami, delle pietre furono lanciate contro la finestra di Mar che ripeteva per gli orali.
Mar uscì in balcone e si strinse fra le spalle, c'era fresco per essere la fine di giugno.
La ragazza guardò giù per capire chi avesse lanciato quelle pietre a mezzanotte alla sua finestra.
Michael era lì sotto con la chitarra in mano.
"Michael, che ci fai qui?" chiese
Il ragazzo sorrise e si mise la tracolla della chitarra addosso.
"Spesso ti lamentavi del fatto che non ti dedicassi nulla. Sappi che ti ho dedicato un album intero non una sola canzone, ma questa è la mia preferita." rispose"Throwing rocks at your window at midnight
You met me in your backyard that night
In the moonlight you looked just like an angel in disguise
My whole life seemed like a postcard"Quella canzone era la miglior canzone che Michael avesse mai scritto.
"You had me wrapped around your finger.." sussurrò il ragazzo.
"Oh Michael.." disse Mar asciugandosi le piccole lacrime formatesi agli angoli degli occhi.
"Ti amo Mar."
"Anche io ti amo Michael."Mar fece salire Michael in camera sua.
Si amarono molto quella notte.
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Remember Book|| Luke Hemmings
FanfictionSam era seduta sul divano del salotto leggendo uno dei suoi libri preferiti. "Mamma, ho trovato questo libro su in soffitta. Cos'è?" chiese la ragazzina dai lunghi capelli biondi, gli stessi del suo papà. A Sam sfuggì un sospiro. "È il mio libro dei...