Act.1

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Era una gelida mattina, quella.
Hermione come sempre si svegliò prima delle altre ragazze per ripassare la lezione del giorno, che sarebbe stato il più pesante della settimana. Due ore di Pozioni con i Serpeverde, a seguire Trasfigurazione con Corvonero e infine Erbologia con Tassorosso, materia che veniva considerata da quasi tutti gli studenti di Hogwarts una noia mortale.

Diamine, lo sapeva che avrebbe fatto tardi anche quella volta.
In fretta e furia raccolse tutti i suoi libri dirigendosi verso i sotterranei, ancora non pronta a subire le umiliazioni del cinico professor Piton.
Entrò nella tetra aula, cercando in tutti i modi di scampare a quegli occhi vigili e severi che scrutavano con attenzione gli studenti.
Stava per sedersi e per tirare un sospiro di sollievo, quando una voce gelida la interruppe.
-Signorina Granger, le ho già detto che ogni minuto di ritardo equivarrà a dei punti sottratti alla sua adorabile casata, vero?-  disse, guardando l'orologio appeso alla parete in pietra.
-Otto punti in meno a Grifondoro!-
Oh, iniziamo bene, pensò Hermione.
Per Piton ogni scusa era buona per umiliare la signorina Granger e per fare complimenti alla sua casata, soprattutto al suo pupillo Malfoy.

Hermione stava triturando le code di drago, per la pozione assegnatale dal professore. Era pronta a versarle nel suo calderone bollente, quando una voce la fermò.
-Non è quello il modo di tagliuzzare quelle povere code si drago. Si fa così.-
Le disse il professore, abbassandosi alla sua altezza e strappandole delicatamente le code dalle mani che per qualche  secondo si toccarono. Il professore si ritrasse velocemente, quasi come scottato.
Illustrò rapidamente il movimento da compiere e con la sua solita andatura elegante si avviò verso la cattedra.
Hermione era nella confusione più totale. L'odore di muschio del professore le inebriava le narici e la sua pelle scottava ancora, quasi come un ricordo di quel piacevole contatto.

La lezione era da poco terminata ed Hermione stava riponendo i libri nella
sua borsetta.
-Signorina.-
Hermione si girò di scatto, ritrovandosi a pochi centimetri di distanza il viso del professore.
-Lei è in punizione, per il ritardo di stamattina. La aspetto nel mio ufficio alle venti in punto.-  disse, per poi avviarsi verso l'uscita. Ad un tratto, come se avesse dimenticato qualcosa con il suo tipico sorriso sornione, aggiunse. -E questa volta non tollero ritardi.-
Oh, in che bella situazione ti sei cacciata, Herm, pensò mentre si recava  verso l'aula di Trasfigurazione.



A.N/
È la primissima fan fiction che scrivo seriamente. Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti di questa breve introduzione.
Saluti!

-Sarai sempre mia, Herm.-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora