Act.22

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Hermione si recò in Sala Grande per il pranzo, seguita da Piton.
Si scambiarono una fugace occhiata per poi dirigersi ognuno  rispettivamente ai propri tavoli.
La ragazza si sedette come al solito tra Harry e Ron, mentre osservava entusiasta le pietanze deliziose che iniziavano ad apparire davanti ai suoi occhi.
In quei giorni aveva continuamente fame.
Iniziò ad addentare il pollo, cercando di ignorare quella strana sensazione di nausea che si insidiava lentamente dentro di lei.
Ad ogni boccone la nausea iniziava a farsi sempre più insopportabile.
-Scusate, ragazzi.- disse alzandosi  dal tavolo e recandosi velocemente ai bagni completamente vuoti.
La cosa non passò inosservata al professore di Pozioni, che assunse
un'aria decisamente preoccupata.
-Severus, vai.- gli sussurrò la McGongall ad un orecchio.
Il pozionista indugiò un attimo, per poi rivolgerle  un piccolo sorriso.
Si allontanò velocemente dal tavolo degli insegnanti per poi scomparire definitivamente dalla Sala Grande.
La giovane maga in quel momento era china su un piccolo gabinetto a rigettare tutto quello che aveva in corpo.
Sentì la porta aprirsi di scatto.
Sapeva che era lui.
-Cosa...?- sussurrò il professore alla vista della ragazza in quelle condizioni.
Si apprestò a spostare rapidamente i capelli dal viso della ragazza inerme.
Qualche minuto dopo, Hermione cadde sulle ginocchia esausta.
Piton si chinò verso di lei, pulendole con un fazzoletto il volto.
-Io...- fece per parlare, ma il professore la zittì con un gesto rapido della mano.
-Se dovesse ancora ricapitarti, non esitare a venire da me.- disse con finto tono indifferente.
Fece per voltarsi, ma Hermione lo bloccò per un polso.
-Grazie.- sussurrò guardandosi attorno imbarazzata.
Sentì mugugnare il professore.
Qualche attimo dopo, scomparve dalla vista della ragazza.
Hermione sospirò per poi sciacquarsi velocemente il volto.
Sarà meglio che esca da qui.
Pensò per poi uscire dal bagno e  dirigersi verso Harry e Ron che si guardavano intorno spaesati alla ricerca di Hermione.
-Andiamo, o faremo tardi alle lezioni! Vi racconterò dopo.-

Una volta terminate le restanti lezioni del giorno i tre si ritirarono esausti nella loro sala comune.
Hermione si sentiva decisamente meglio, la nausea era sparita.
-Ah, non ho proprio voglia di studiare oggi!- esclamò Ron sbuffando e lasciandosi cadere sul soffice divano dove vi era posizionata anche la ragazza.
-Ronald!- lo riprese Hermione in tono severo, iniziando ad estrarre i pesanti libri dalla borsetta rosa.
Ron le afferrò il polso bloccandole ogni movimento e avvicinandola notevolmente a sè.
Le accarezzò lentamente il volto, sfiorando le morbide labbra.
-Herm, domani andrai via, non ci vedremo per tantissimo tempo! Voglio godermi questi ultimi istanti.- le sussurrò ad un orecchio.
Hermione divenne rossa come un pomodoro distogliendo lo sguardo imbarazzata.
Non erano mai stati così vicini prima di allora.
-Hum...- tossì -Forse... Forse hai ragione.- disse sciogliendosi dalla salda presa del ragazzo.
-Bene, propongo una passeggiata al parco!- esclamò Harry cogliendo il disagio della ragazza e posizionandosi tra i due.
Hermione lo ringraziò con lo sguardo per poi alzarsi di scatto e aggiustarsi rapidamente le pieghe della gonna.
-Andiamo, Harry?- chiese afferrandogli il braccio trascinandolo fuori dalla sala comune.
I due scomparvero dalla vista del ragazzo.
Ronald rimase seduto continuando a fissare il punto dove un attimo prima c'erano Harry e Hermione.
Era ferito e deluso dal comportamento della ragazza.
Tirò un calcio al tavolino di fronte a lui, rovesciandolo.
Al diavolo, stupida so-tutto-io!

-Harry, perché Ron si è comportato in quel modo?- chiese Hermione con fare pensieroso mentre si sedeva sul prato bagnato.
-Sa che lo vedo come un fratello!- esclamò passandosi nervosamente una mano sul volto.
-Sappiamo tutti che è cotto di te, Hermione. Cerca di spiegargli come stanno le cose.- disse Harry affiancandola ed abbracciandola.
-Mi mancherai tanto, Herm.- disse dopo qualche minuto in un sussurrò spezzato.
Hermione si voltò verso di lui, vedendo che aveva il volto rigato dalle lacrime.
-Non piangere, ti prego...- sussurrò a sua volta accarezzandogli dolcemente la testa.
I due passarono tutto il pomeriggio in quella posizione, stando in silenzio ad ascoltare il rumore del vento che si infrangeva contro le pietre del castello alle loro spalle.

A.N/
Ecco a voi il capitolo
Spero vi piaccia! Stellinate e fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti.
Bacioni

-Sarai sempre mia, Herm.-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora