Quella mattina Hermione si svegliò con un enorme sorriso sulle labbra.
Il professor Piton giaceva a torso nudo accanto a lei e dormiva beatamente.
Aveva le labbra socchiuse e il volto rilassato.
Ancora più affascinante.
Pensò la ragazza scostandogli i capelli ribelli dal viso.
A quel gesto il professore aprì di scatto gli occhi, guardandosi intorno.
Spalancò gli occhi alla vista della ragazza nuda.
Come scottato da quella visione, scese rapidamente dal letto e con un colpo di bacchetta coprì il suo corpo con l'impeccabile divisa nera.
-Granger.- disse Piton senza guardarla negli occhi.
-Fuori di qui- aggiunse con voce gelida.
Hermione scattò in piedi infuriata.
-Lei non può trattarmi come la sua sgualdrina!- gridò puntandogli un dito sul petto.
-Per lei non ha significato niente?- chiese la ragazza abbassando il tono della voce costringendola a guardarla negli occhi.
Piton deglutì deglutì.
-Cosa ti aspettavi Granger?- disse ghignando in modo maligno.
-Sei solo stata l'intrattenimento della nottata.- disse con voce gelida per poi voltarsi e scomparire definitivamente dalla vista della ragazza.
Hermione si lasciò cadere sul grande letto scoppiando in un pianto frenetico.
Ti sei concessa ad un uomo che non ti ama, complimenti Hermione!
Ma la ragazza non riusciva ad odiarlo.
Odiava se stessa per i forti sentimenti che provava verso di lui.
Si vestì rapidamente senza l'uso della magia per poi recarsi in Sala Grande per la colazione a testa china.
Appena si sedette al tavolo, Ron iniziò a tempestarla di domande.
-Dove sei stata? Perchè non hai dormito nei tuoi alloggi? Sembri molto stanca, Herm!-
Hermione mentì, dicendo che aveva passato la notte dalla McGongall.
Di certo non avrebbe potuto raccontare loro quello che aveva vissuto con il professore di Pozioni.
Harry e Ron le lanciarono uno sguardo inquisitorio per poi scrollare rapidamente le spalle.
Dopo pochi minuti davanti ai loro occhi iniziarono ad apparire numerose pietanze dall'aspetto delizioso; dal porridge al bacon con le uova fritte.
Ma Hermione non toccò nulla, ormai il suo stomaco si era chiuso.
Era solo scesa perché voleva cercare di passare quanto più tempo possibile accanto ad Harry e Ron.
Non li aveva informati della partenza, non aveva avuto il tempo di farlo.
-Devo parlarvi.- disse Hermione guardando i due che erano intenti a divorare il porridge.
-Dicci Herm!- disse Ron con un ampio sorriso.
-Aspetterò che terminiate di mangiare.- disse distogliendo lo sguardo.
Hermione non aveva avuto il coraggio di guardare verso il tavolo degli insegnanti ed incontrare di nuovo quegli occhi ossidiana che tanto amava.
Ma sentiva il suo sguardo bruciarle la pelle.
Una volta finita la colazione, con molta calma comunicò la notizia ai due e, come si aspettava, non la presero affatto bene.
Si avviarono verso l'aula di Trasfigurazione discutendo della questione.
-Diamine Hermione! Non puoi andartene di nuovo!- esclamò Harry passandosi nervosamente una mano sul volto.Una volta usciti dall'aula della McGongall Hermione cercò di far capire loro i rischi che correva restando nella scuola.
-Hermione non puoi capire quanto diamine ci sei mancata! Non potrei resistere ancora senza di te!- esclamò Ronald disperarato per poi abbracciarla.
Hermione gli accarezzò la testa che in quel momento era poggiata sul suo seno.
Fece per rispondere ma venne bloccata da una voce gelida alle sue spalle.
Una voce più gelida del solito.
La ragazza si girò di scatto vedendo lo sguardo del professore contratto in una smorfia e le mani che stringevano la stoffa del mantello.
-Granger, seguimi nel mio ufficio.- disse sorpassandola per poi lanciare uno sguardo carico di disprezzo al ragazzo dai capelli rossi.
Hermione si staccò rapidamente da Ron.
Scoccò un veloce bacio sulla guancia di Harry per poi avviarsi verso i freddi e bui sotterranei.A.N/
Ecco a voi il capitolo
Piton è geloso ehheh.
Non so se domani riuscirò ad aggiornare!
Buona Pasqua a tutti!
Bacioni.
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-Sarai sempre mia, Herm.-
FanfictionCosa succederebbe se la più brillante studentessa di Hogwarts, di soli sedici anni, iniziasse a provare dei sentimenti verso il suo cinico, gelido e lunatico professore di pozioni?