Act.15

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Quella mattina Hermione venne svegliata dal rumore della porta che si apriva di scatto.
Era il professor Piton che con sguardo irato le ordinò di vestirsi alla svelta.
Hermione ancora assonnata, barcollando si alzò dal letto
e con un colpo di bacchetta nel giro di pochi secondi era pronta.
Diede una rapida aggiustatina a quei capelli selvaggi che tanto odiava  per poi uscire dalla fredda stanza.
Si ritrovò in un lungo corridoio poco illuminato dove ad attenderla c'era un Piton che aveva un'aria tutt'altro che calma.
Era molto nervoso.
-Buongiorno professore.- disse Hermione con voce piatta.
-Seguimi Granger e non azzardarti a chiedermi nulla.- disse Piton senza nemmeno degnarla di un saluto per poi iniziare a camminare.
Come può trattarmi in questo modo? Sono io che dovrei comportarmi così! Pensò la ragazzina che si ritrovò a correre dietro il professore che era già arrivato alla fine del corridoio dove  una grande porta in legno scuro sovrastava tutte le altre.
-Lei non può trattarmi così! Deve darmi delle spiegazioni! Perchè sono qui?- Disse Hermione per poi portarsi nervosamente delle ciocche di capelli dietro l'orecchio.
-E poi- continuò la ragazza -Io voglio ritornare ad Hogwarts. Non voglio stare con degli assassini traditori.-
Piton si girò di scatto per poi posare le sue grandi mani sulle spalle di Hermione e spingerla verso il muro.
-Non osare parlare senza conoscere la verità.- le sussurrò ad un orecchio.
Tutta quella vicinanza stava facendo impazzire la ragazza.
Non puoi provare dei sentimenti per colui che ha tradito Silente con il più grande Mago Oscuro. La ammonì la sua coscienza.
-Quale sarebbe la verità?- sussurrò Hermione a sua volta.
Piton fece per rispondere quando una voce alle loro spalle li fece bloccare.
-Severus, il fascino di questa sanguemarcio ha fatto perdere anche a te la testa, non è così?- disse una voce maligna che man mano si faceva sempre più vicina.
Malfoy.
-Che ne dici di dividere? Infondo solo a questo possono aspirare quelle come lei.-
Hermione fece per rispondere e con uno scatto si ritrovò davanti a quell'uomo dall'orrido aspetto.
Piton fu più rapido di lei e affiancò subito la ragazza.
-Malfoy, Narcissa non ti soddisfa abbastanza? Vuoi mettere una sanguemarcio davanti al fascino di tua moglie?- disse Piton con voce gelida.
Malfoy parve indispettirsi.
-Beh, hai ragione Severus. Credo sia meglio che la tenga tu dato che nessuno può soddisfare i tuoi bisogni.- disse con una punta di sarcasmo nella voce.
-Buona giornata.- disse gettando un languido sguardo alla ragazzina pietrificata dalle parole del professore.
Dopo che Lucius fu completamente sparito dalla loro visuale, Hermione scoppiò in un pianto isterico.
-Avanti, quali sono queste verità? Lei è solo un bastardo traditore! Ogni volta che qualcuno la insultava cercavo di trovare quel qualcosa di buono in lei, qualcosa che effettivamente non esiste! E io che la difendevo e mi fidavo. Ma sappia che...- la ragazza fu interrotta da due calde mani che le avvolgerono la vita con fare protettivo.
-Shht- le sussurrò Piton.
Hermione si strinse maggiormente al petto del professore cadendo in un pianto ancora più profondo.
Dopo dei minuti che per Hermione parvero secondi sciolsero l'abbraccio guardandosi con imbarazzo.
-Stamattina dovevamo provare delle pozioni ma credo sia meglio rimandare ad oggi pomeriggio.- disse Piton ricomponendosi e mettendo su di nuovo la sua solita maschera.
-Ce la faccio, professore. Andiamo.- disse Hermione che iniziava già a sentire la mancanza di quelle calde e protettive mani sul suo corpo.
Piton indugiò un attimo per poi allungare il braccio e aprire la misteriosa porta.
Scesero delle scale in pietra per poi ritrovarsi in un grande laboratorio.
Alla ragazza parve un sogno.
Sopra quegli scaffali vi erano libri su libri e ingredienti di tutti i tipi adatti per qualsiasi pozioni.
Sui tavoli vi erano già posizionati dei calderoni bollenti.
Hermione accarezzò con fare sognante la copertina di quel libro che aveva tantol'aria consunta.
Intanto Piton osservava divertito la scena.
Avremo tanto da lavorare pensò il professore dirigendosi verso lo scaffale vicino a quello della ragazza per poi estrarne un libro molto antico.
-Avanti Granger, smettila di fissare quei libri e vieni a lavorare.- disse Piton con voce meno gelida del solito.
La ragazza si voltò imbarazzata per poi dirigersi verso il calderone dell'insegnante.
-Sono pronta.-affermò la ragazza con fare deciso per poi rimboccandosi le mani e iniziare a leggere le informazioni che quel grande libro conteneva.


A.N
Ehehh stavolta mi è uscito più lungo.
Mi dispiace non aver aggiornato per due giorni, ma davvero (come già detto) avevo molto da fare.
Stellinate e fatemi sapere se il capitolo vi è piaciuto.
Bacioni.

PS: Grazie delle duemila visualizzazioni, delle trecento stelline e dei commenti positivi, siete il mio orgoglio!

-Sarai sempre mia, Herm.-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora