Act.19

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Hermione continuò a raccontare ininterrottamente come aveva trascorso quelle due settimane a Little Hangleton.
Alla McGongall però, a differenza di come aveva fatto con Harry e Ron, non tralasciò i dettagli di quello che aveva vissuto con il professor Piton.
Senza vergogna le raccontò dei baci focosi che si erano scambiati e di come le sue grandi mani avevano accarezzato il suo piccolo corpo.
Hermione sapeva che la McGongall non l'avrebbe mai giudicata.
-Credo di essermi innamorata di lui, professoressa.- disse la ragazza con gli occhi pieni di lacrime per poi accoccolarsi nelle calde braccia della donna che la guardava con sguardi pieni d'amore.
-Ti capisco ragazza mia, so cosa si prova. Fa' ciò che ti dice il cuore.- disse la professoressa accarezzandole i morbidi capelli.
-Ma dovrai fare anche molta attenzione. Severus nasconde un cuore d'oro, ma nei suoi momenti bui...- si fermò emettendo un profondo sospiro.
-Dovrai stargli accanto costantemente e con cautela.
Qualora dovesse feriti, dovrai sempre ricordare che in quel momento non è lui ad agire ma l'altra parte della sua anima, la parte macchiata di nero.- disse con occhi colmi di lacrime per poi alzarsi e sistemarsi il vestito verde bottiglia ormai sgualcito.
-Si è fatto tardi, Hermione. Ci vediamo domani a lezione. E cerca di goderti questi ultimi giorni con i tuoi amici.- disse facendole un cenno con la mano ed accompagnandola verso l'uscita.
-Buonanotte professoressa.-
Sussurrò Hermione chiudendosi la lorta alle spalle.
Prima di recarsi nella Sala Comune, la ragazza sentiva il bisogno di ringraziare il professore Piton che l'aveva salvata, cosciente del fatto che sarebbe finito nei guai fino al collo.
E così fece.
Velocemente si recò verso i freddi e bui sotterranei, per poi ritrovarsi davanti la maestosa porta del suo ufficio.
Voleva entrare, baciarlo e ringraziarlo.
E se mi allontanerà? E se si fosse pentito di avermi baciata?
Mille domande affollavano la mente della ragazza, ma a distoglierla da quei pensieri fu l'udire di una voce.
Una voce gelida, priva di emozioni, che ormai avrebbe riconosciuto tra mille.
-Entra, Granger.- disse il professor Piton.
La porta si aprì di scatto davanti a lei.
Piton indossava una camicia in lino bianca e da essa si intravedeva il marchio nero.
Era seduto davanti al caminetto ardente con un bicchiere di Whisky Incendiario tra le mani.
-Professore sono venuta a...- iniziò Hermione con voce tremante, ma venne subito venne interrotta.
-Cosa, Granger? Sei venuta a ringraziarmi e a dirti che ti dispiace? Non ho bisogno della tua compassione! Avrei dovuto lasciarti nelle mani di Malfoy, sanguesporco!- urlò Piton scaraventando il bicchiere nel fuoco scoppiettante.
Hermione rimase a bocca aperta.
Non è lui a parlare in questo momento, non è lui. Si ripeteva mentre si avvicinava con cautela.
Si posizionò di fronte al professore, inginocchiandosi per arrivare alla sua altezza.
Puntò i suoi occhi chiari in quelli ossidiana di lui.
Gli accarezzò i sottili capelli neri per poi spostarli dietro un orecchio.
Gli passò una mano sul volto caldo, che si rilassò immediatamente sotto il suo tocco.
-Granger non dovresti...-
-Shh!- sussurrò Hermione per poi stringerlo forte a sè.
Il professor Piton si abbandonò completamente nelle sue calde braccia emettendo forti sospiri.
-Granger, Granger...- disse con un filo di voce per poi poggiare le sue sottili labbra su quelle morbide della ragazza.
Sembravano passati secoli dal nostro ultimo bacio. Quanto mi sono mancate queste labbra.
Pensò la ragazza sentendo che il professore stava iniziando a  giocherellare con i suoi capelli.
Ormai, con il passare dei minuti, tutto quello che c'era di casto in quel bacio lasciò posto al fuoco passionale che ardeva tra i due.
Le loro lingue si toccavano e si esploravano rincorrendosi tra loro.
La mano del professore scese ad accarezzarle il collo, per poi finire nel solco dei suoi seni.
La ragazza sospirò, prendendo la mano di Piton e portandola ad accarezzarli.
Dopo qualche minuto, il professore si alzò di scatto.
-Vattene Granger, prima che sia troppo tardi.- grugnì frustato per poi passarsi una mano tra i capelli.
Ma Hermione non lo ascoltò, rimase ferma nella sua posizione.
Venne trascinata nella stanza del professore che ormai conosceva a memoria.

Quella sera i due consumarono tutta la loro passione repressa da tempo, amandosi come mai una coppia aveva fatto.
Quello che sfuggì ad entrambi però, fu un particolare molto importante.
...

A.N/
Sono riuscita ad aggiornare oggi!
Spero che il capitolo vi piaccia, stellinate e fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti.
Bacioni.
-R

-Sarai sempre mia, Herm.-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora