Act.4

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Hermione era stremata. Non ce la faceva più a spolverare quella vecchia libreria e a lucidare lo scuro pavimento e di certo lo sguardo attento del suo professore non la aiutava affatto.
-Stanca, signorina Granger?- tuonò Piton con il suo solito ghigno malefico.
Hermione riflettè per qualche minuto prima di rispondere e, non volendogli regalare alcuna soddisfazione, annunciò che era perfettamente lucida e in forma.

Dopo circa mezz'ora, Hermione finì di pulire l'ufficio e lo guardò, come a volergli chiedere cos'altro avrebbe dovuto fare.
Quasi come se il professore le avesse letto nella mente, si alzò e si posizionò di fronte a lei.
-Ora pulirai il mio laboratorio. Tanto sei perfettamente lucida e in forma, vero Granger?- Disse, pronunciando quelle parole con una nota di sarcasmo e sorridendole maleficamente.
Al diavolo il suo coraggio e orgoglio da Grifondoro; Hermione stremata si lasciò cadere sulla prima delle due poltrone presenti in quel tetro ufficio e sospirò.
Per un momento alla ragazza parve di aver visto lo sguardo del professore quasi intenerirsi.
Piton si raddrizzò all'istante, decidendo che la punizione della ragazza era, finalmente, ormai giunta al termine.
-Bene, signorina Granger. La sua punizione è finita.-
Disse per poi aprirle la porta.
Oh, Piton che compie un gesto carino per me. Pensò Hermione.
Suvvia, in realtà vuole solamente liberarsi di te al più presto.
A fatica, la ragazza si alzò e
barcollò fino alla porta, cercando in tutti i modi di non cadere.
L'ultima cosa che vide prima di sprofondare nel buio più totale furono due possenti braccia che avvolgevano il suo esile corpo.

Hermione si svegliò in un letto a lei sconosciuto e cercando di collegare gli avvenimenti poco prima accaduti, osservò il luogo in cui si trovava.
Il pavimento era in legno scuro, accanto alla finestra vi era un enorme armadio di colore nero e le lenzuola del letto erano argentee e verdi ed emanavano un forte odore di muschio.
Ma certo, la camera del professor Piton!
Ad un tratto Hermione ricordò tutto, diventando rossa dall'imbarazzo pensando a quelle mani sul proprio corpo.
Oh Hermione, sai come si divertirà domani a lezione ad umiliarti davanti a tutti? Idiota!
Si alzò velocemente dal letto, quando la porta venne spalancata da un Piton furioso.
-Granger, sparisci immediatamente!-
La ragazza, rimase imperterrita per un momento. Ferita dal comportamento del professore sgattaiolò fuori dalla porta, lasciandolo solo con i suoi demoni.

Sei un vero idiota, Severus! Come ti è saltato in mente di fare entrare quella mocciosa in camera tua? Non potevi semplicemente accompagnarla in infermeria? Diamine!
Piton si spogliò furiosamente, gettandosi sul letto che ancora profumava di lei, continuando ad imprecare per un tempo indefinito, per poi cadere in un sonno profondo.

Sì, lo so, ho detto che avrei aggiornato domani. Ma è più forte di me, non riesco a smettere di scrivere.
Spero che il capitolo vi piaccia. 😘

-Sarai sempre mia, Herm.-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora