Hermione si stava avviando verso l'aula di Trasfigurazione, immersa nei suoi pensieri. Non era mai stata messa in punizione da nessun professore e la cosa la turbava, non poco.
Venne affiancata dai suoi due migliori amici, Harry e Ron.
-Ah, povera te. Ti consiglio di indossare abiti pesanti, sai, l'ufficio del professor Piton non è così caldo e accogliente come quello di Silente.- Esclamò Ronald, seriamente preoccupato per la sua migliore amica.
-Ha ragione Ron. Inoltre, Piton non è molto carino quando si arrabbia quindi non fare ritardo anche stasera.- Disse Harry che di sicuro conosceva molto bene l'ira del professore di Pozioni.
-Oh ragazzi, certo che voi due sapete come consolare le persone, eh!- Disse Hermione, accelerando il passo ed entrando nell'aula della sua professoressa preferita.Per quanto interessante fosse la lezione della McGongall, Hermione non riusciva a concentrarsi. La sua mente era rimasta ancora nella gelida aula di Pozioni, incastrata a quegli occhi neri come la pece.
Tutti stavano prendendo appunti ammaliati dalle parole della donna, mentre Hermione disegnava strani ghirigori sul suo quadernino ordinato.
-Hermione, puoi ripetere quello che ho appena spiegato?- Disse la McGongall vedendola distratta. Nessuno si stupì quando la professoressa chiamò la ragazza con il suo nome nè tantomeno quando le diede del tu; ormai tutti sapevano qual era il rapporto che si era creato tra le due.
Silenzio.
Passarono dei minuti che sembrarono ore, ma Hermione non proferì alcuna parola.
La primissima volta che non conosceva la risposta.
Lei, Hermione Jean Granger, la ragazza più brillante di Hogwarts, non sapeva come rispondere a quella semplice domanda da parte della professoressa.
Qualche studente dei Corvonero ghignava e bisbigliava qualcosa all'orecchio del compagno di banco, altri erano semplicemente stupiti.
Harry e Ron si scambiarono uno sguardo d'intesa, constatando chiaramente che c'era qualcosa che non andava nella loro migliore amica.La lezione era ormai finita e tutti stavano uscendo dall'aula, pronti per ritrovarsi in Sala Grande per il pranzo.
La professoressa McGongall, a differenza del professor Piton, chiamò la sua alunna preferita con un tono estremamente dolce e rassicurante
-Hermione-
Oh no, ci risiamo. Pensò la ragazza.
-Mi dica, professoressa- Nonostante la confidenza che c'era tra le due, Hermione per educazione e rispetto non aveva mai dato del tu alla donna, molto più vecchia e saggia di lei.
-Ti ho vista assente durante la lezione, c'è qualcosa che non va, cara? Sai che con me puoi parlarne tranquillamente- disse, per poi fermarsi ad osservare la reazione della ragazza.
-C'è per caso qualche ragazzo che ha fatto breccia nel tuo cuore?- continuò ridacchiando.
Hermione forzò un sorriso, e riflettè qualche minuto prima di rispondere. Era forse un uomo cinico e bastardo dagli occhi gelidi e neri come la pece a turbare la sua pace dei sensi? Probabilmente.
-Ero e sono tutt'ora molto stanca. Ieri notte non ho dormito a sufficienza.- disse Hermione, continuando a raccogliere la sua roba. Sussurrò un flebile saluto per poi scomparire fuori la porta che la divideva dalla dolce anziana.A.N/
Ecco la seconda parte, spero sia di vostro gradimento.
Stellinate, datemi consigli nei commenti e non astenetevi nel dare il vostro giudizio!
Saluti.
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-Sarai sempre mia, Herm.-
FanfictionCosa succederebbe se la più brillante studentessa di Hogwarts, di soli sedici anni, iniziasse a provare dei sentimenti verso il suo cinico, gelido e lunatico professore di pozioni?