Act.23

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Quella sera, a cena, Ron ignorò completamente Harry e Hermione che si erano seduti poco più lontano da lui.
Vedeva che i due di tanto in tanto si scambiavano sguardi d'intesa e mezzi sorrisi.
Che fossero fidanzati?
Pensò il ragazzo digrignando i denti.
Preso da un moto di rabbia si alzò di scatto dirigendosi verso i due.
-Che bella coppietta!- disse con voce  maligna attirando l'attenzione di mezza sala grande.
Harry si alzò tranquillamente, guardandolo dritto negli occhi.
-Ron, sai benissimo che noi due non siamo una coppia. E inoltre- si fermò abbassando notevolmente il tono della voce, arrivando quasi a sussurrare.  -Hermione domani andrà via, dovresti starle accanto invece di fare tutte queste scenate.- concluse con una punta di nervosismo nella voce.
Ron rimase interdetto. Sapeva che l'amico aveva perfettamente ragione.
Dopo qualche minuto guardò Hermione, chiedendole perdono con lo sguardo.
La ragazza sorrise, capendo che il ragazzo era davvero pentito.
-Posso abbracciarti?- sussurrò poi con tono imbarazzato.
Dopo aver ottenuto il permesso, il ragazzo le cinse i fianchi con le sue possenti braccia, continuando a sussurrarle numerose richieste di scuse.
Harry guardava i due sorridendo.
Intanto, dall'altra parte della sala, il professor Piton osservava la scena con disgusto misto all'irritazione.

I tre uscirono dalla Sala Grande scherzando e ridendo tra loro.
-Devo andare dalla McGongall, deve darmi delle informazioni...- mentì Hermione facendo la vaga.
I due la guardarono con sguardi dispiaciuti.
-Ci accompagni ai dormitori?-chiese Harry con occhi colmi di lacrime.
La ragazza annuì con un debole sorriso per confortarlo.
Durante il tragitto nessuno proferì parola, si sentivano solo i sospiri spezzati di Harry.
Arrivarono davanti al quadro della Signora Grassa.
-Ci vediamo domani mattina ragazzi. Buonanotte.- sussurrò Hermione abbracciandoli.
Attese che i due sparissero dalla sua visuale per poi girarsi ed imboccare il corridoio che portava ai sotterranei.
Dopo svariati minuti si ritrovò davanti la porta del suo ufficio.
Bussò, e senza aspettare la risposta del professore aprì la porta.
Trovò Piton seduto sulla sua poltrona davanti al caminetto con in mano un bicchiere di Whisky.
Non si girò nemmeno a guardarla.
La ragazza si avvicinò cautamente posizionandosi al suo fianco.
-Granger.- tuonò con voce gelida.
-Come va con la nausea?- chiese continuando a guardare il fuoco ardente.
-Decisamente molto meglio di stamattina.-
Il volto di Piton si rilassò.
Nella stanza calò un silenzio imbarazzante.
Hermione aveva iniziato a mordicchiarsi l'interno guancia non sapendo se iniziare un discorso o rimanere zitta.
-Vedo con grande piacere che Weasley nutre un forte interesse nei tuoi confronti.- tuonò Piton con voce gelida spezzando il silenzio.
-Severus, ti ho già detto che siamo solo amici!- esclamò la ragazza cogliendo la gelosia del professore.
Quest'ultimo si voltò di scatto verso di lei.
-Piccola insolente, quando ti ho dato il permesso di darmi del tu e di chiamarmi per nome?- chiese con un ghigno malefico sul volto
-Qui ci vorrebbe una punizione...- disse prendendo la ragazza per i fianchi e posizionandola sul suo bacino.
Hermione mugugnò sentendo le labbra del professore scendere verso il suo collo.
Dopo svariati intensi minuti di baci e carezze Hermione sentì qualcosa crescere dentro di lei.
Qualcosa che era ben diverso dall'eccitazione e dalla passione.
-Scusami.- sussurrò per poi scappare verso la camera del professore.
Spalancò la porta del bagno.
Era come vivere un déjà vu per il professore.
Si avvicinò velocemente alla ragazza aiutandola a reggersi in piedi.
Dopo infiniti minuti Hermione alzò lo sguardo verso il professore.
Era esausta.
Piton la prese in braccio poggiandola cautamente sul suo letto.
Il suo sguardo era davvero preoccupato.
-Hermione.- disse distogliendo lo sguardo dagli occhi penetranti della ragazza.
-Da quando hum- tossichiò -non ti vengono le mestruazioni?- chiese con voce imbarazzata.
Hermione spalancò gli occhi alzandosi di scatto dal letto.
Iniziò a sussurrare numeri e a fare calcoli girovagando per la stanza, sotto lo sguardo attento del professore.
-Tre giorni fa.- disse in un sussurro.
-Mi sarebbe dovuto venire tre giorni fa.- concluse passandosi una mano nei capelli.
Piton scattò velocemente vicino al volto della ragazza, che vide accendersi una scintilla di furia in quegli occhi ossidiana.

A.N/
Ecco a voi il capitolo! Spero vi piaccia.
Stellinate e fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti
Bacioni

-Sarai sempre mia, Herm.-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora