Hermione quel pomeriggio scoprì cose che non si sarebbe mai immaginata.
Anche la McGongall aveva un oscuro passato.
La professoressa le raccontò che anche lei era attratta da un suo professore ai tempi della giovinezza, ma purtroppo le cose non andarono tanto bene come Hermione immaginava. Il professore in questione insegnava Difesa contro le Arti Oscure.
-Lui per me rappresentava tutto. Mi faceva stare bene anche nei periodi più bui.- si fermò sospirando.
-Per lui ho dovuto sopportare tante umiliazioni, anche se lui non me era riconoscente. Spesso si faceva prendere da profondi attacchi d'ira, ma nonostante questo io continuavi a stargli vicino.-
-Continui.- Le disse Hermione in tono curioso.
-Proprio quando stavo per concedermi a lui, si scoprirono delle cose sul suo conto; cose che avrei preferito non scoprire mai.-Disse distogliendo lo sguardo dagli occhi profondi della ragazza.
-Lui era un seguace di Voldemort, era la sua più fidata spia. Dopo che tutti lo vennero a sapere, sparì nel nulla e da allora nessuno lo vide più.-
Sospirò passandosi una mano sul volto ormai sopraffatto dalla stanchezza e dall'età.
Hermione non si stupì sentendo la sua professoressa pronunciare quel nome, ormai conosceva il suo coraggio.
-E lei cosa fece?- chiese ancora più curiosa Hermione.
-Nonostante la sua vera identità non smisi mai di amarlo. In quei mesi passai dei periodi davvero molto bui; al solo pensiero mi vengono i brividi.
Iniziai a non mangiare più e a studiare davvero poco; e per quanto cercassi di impegnarmi i risultati erano davvero scarsi.
Ci fu anche un periodo in cui avevo l'intenzione di togliermi la vita, stanca di tutto, ma grazie all'aiuto di amici e parenti riuscii a riacquistare lucidità e a rialzarmi.-
Hermione era sconvolta. Non sapeva del tortuoso passato della sua povera insegnante.
Per questo è così forte questa donna, pensò la ragazza.
Hermione la strinse ancora di più a sè comprendendo appieno il suo dolore. In quella posizione le due trascorsero la restante parte del pomeriggio.Era quasi ora di cena ed Hermione ritornò nella sua stanza per darsi una sistemata.
Si sciacquò il viso e si aggiustò la divisa con un colpo di bacchetta.
La ragazza era molto nervosa per via dell'incontro che ci sarebbe stato quella sera.
Hermione si recò in Sala Grande assieme a Ginny, chiacchierando del più e del meno.
Arrivarono appena a sedersi quando Silente iniziò il suo solito discorso.
-Voglio annunciarvi, miei cari ragazzi, che questo fine settimana si terrà un ballo organizzato dalla professoressa McGongall in onore del millesimo compleanno di Hogwarts!- La sala scoppiò in un boato.
-Che il banchetto inizi!- disse Silente prima che iniziassero ad apparire nei piatti numerose pietanze dall'aspetto delizioso.
Solo in quel momento però, Hermione notò che mancava un posto al tavolo dei professori.
Il suo posto.
Cosa gli sarà successo?
Hermione cercò di mangiare con quanta più fretta possibile, per poi recarsi nei freddi sotterranei.
Arrivò di fronte la porta del suo studio per poi bussare.
-Entra, Granger.- disse e magicamente la porta si aprì.
Il professore non era nelle migliori condizioni, infatti aveva il volto coperto da graffi e lividi e riusciva a malapena a reggersi in piedi.
Hermione inorridì alla vista di Piton in quello stato.
-Professore...- sussurrò la ragazza per poi precipitarsi verso di lui.A.N/
Oggi voglio farvi soffrire ehhhehh.
Scusate il ritardo, ma i professori in questo ultimo periodo ci stanno letteralmente uccidendo.
Spero che capitolo vi sia piaciuto!
Stellinate e fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate.
Ps: grazie per tutti i vostri complimenti
Bacioni
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-Sarai sempre mia, Herm.-
FanfictionCosa succederebbe se la più brillante studentessa di Hogwarts, di soli sedici anni, iniziasse a provare dei sentimenti verso il suo cinico, gelido e lunatico professore di pozioni?