Act.25

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Hermione e Severus si ritrovavano in un'immensa distesa di prato verde bagnato di rugiada ed erano circondati da enormi case in pietra che avevano un'aria piuttosto antica.
Il professore con sguardo impassibile fece segno alla ragazza di seguirlo, senza proferire alcuna parola.
Hermione lo affiancò continuando a guardarsi intorno meravigliata da quel luogo che sembrava incantato.
Le sembrava il posto perfetto per rifugiarsi e nascondersi.
Dopo qualche minuto di cammino si ritrovarono davanti ad una modesta casa circondata da un ampio giardino e da grossi alberi.
Il posto perfetto per leggere.
Pensò Hermione iniziando a correre verso quello che sembrava il suo piccolo paradiso personale.
Solo allora potè notare la piccola altalena posta in un angolo nascosto del giardino.
Si fermò di scatto sorridendo e avanzò verso essa, felice come una bambina al suo compleanno.
Iniziò a dondolarsi velocemente sentendo di tanto in tanto l'altalena scricchiolare.
Per un attimo stava dimenticando tutti i problemi che l'affliggevano.
Il professore di Pozioni era appoggiato al tronco di un albero a braccia conserte e osserva la scena con un sorriso divertito sul volto.
Si avvicinò lentamente a lei scrutandola attentamente.
I capelli le ricadevano morbidi sulle spalle e le guance erano colorate di un rosso candido.
Sembrava davvero una bambina.
Severus scosso da quel pensieri con un colpo di bacchetta fece bloccare di colpo l'altalena, posizionandosi difronte alla ragazza.
Si inginocchiò arrivando al suo altezza, poggiando la testa sul suo ventre.
-Perdonami, perdonami...- iniziò a sussurrare interrottamente stringendo la mano calda della ragazza.
-Ti ho scacciata in quel modo, solo perché ero arrabbiato con me stesso. Non era mia intenzione feriti. So che è colpa mia. Mi dispiace averti messa in questa situazione.- disse velocemente facendo scontrare i suoi occhi ossidiana con quelli ambra della ragazza.
-Se vorrai andare, capirò.- Si fermò deglutendo. -Concedimi solo un ultimo bacio.- sussurrò infine afferrando le morbide guance della ragazza, che aveva ormai gli occhi lucidi.
Hermione gli accarezzò le guance annullando la distanza tra le loro labbra che finalmente si scontrarono in un bacio passionale.
Fece scorrere le piccole mani lungo le larghe spalle del mago, accarezzandogli delicatamente la schiena.
Dopo qualche minuto si staccarono guardandosi intensamente negli occhi.
Piton si alzò lentamente e tese la mano alla ragazza, aiutandola ad alzarsi.
Si diressero verso la porta della casa che aveva l'aria trasandata.
Entrarono scoprendo un piccolo salotto che aveva posizionato davanti ad un divanetto in pelle un camino in pietra.
Esplorarono il resto della casa in rigoroso silenzio, scoprendo anche un piccolo laboratorio per il professore.
I due ritornarono al punto di partenza sedendosi sul divanetto.
Piton attirò la ragazza a sè stringendola dolcemente tra le se braccia e lasciandole dei casti baci sulla tempia.
Hermione era rilassata sotto al suo tocco.
Dopo alcuni minuti la ragazza sentì proferire quella domanda che mai si sarebbe aspettata da parte sua.
-Allora, come lo chiameremo il bambino?-
Sul volto della ragazza si aprì un ampio sorrido.
Quella sera i due ebbero un lungo dibattito che si concluse con lo sfogo della loro passione.

Ok, lo so che è corto e che non aggiorno da tanto.
Non è un periodo facile non riesco a scrivere molto.
Alla prossima!

-Sarai sempre mia, Herm.-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora