Act.17

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Malfoy all'insaputa di tutti si diresse dal Signore Oscuro, un incontro che gli procurò un grosso sorriso che mantenne costante tutto il pomeriggio.

Piton rimase tutto il pomeriggio accanto alla ragazza che di tanto in tanto gli lanciava fugaci occhiate imbarazzate.
Hermione colta da un improvviso moto di coraggio allungò la mano sul petto caldo del professore accarezzandolo delicatamente.
Piton chiuse gli occhi.
La ragazza, rendendosi conto del suo gesto, fece per ritirare velocemente la mano ma il professore  glielo impedì immediatamente.
Hermione rimase sorpresa da quel gesto aspettandosi un'occhiataccia e un rimprovero da parte sua.
Piton però, aveva bisogno di quelle piccole e calde mani sul suo corpo.
Ne aveva davvero bisogno.
La ragazza, delicatamente riprese con il suo lento movimento iniziando a sentire il respiro del professore farsi sempre più pesante.
Per la prima volta in quel pomeriggio Piton iniettò i suoi occhi neri in quelli chiari della ragazza, desideroso di un maggiore contatto.
Poggiò le sue grandi mani sui fianchi minuti della ragazza avvicinandola maggiormente a sè.
-Granger.- le sussurrò ad un orecchio
-Non vorrei commettere atti di cui potrei pentirmi, meglio che vada.- disse soffiandole sul collo.
In tutta risposta, Hermione, si aggrappò al possente braccio decisa a trattenerlo con sè.
-Granger non costringermi ad usare la magia.- disse scuotendola dalle spalle.
-Voglio che lei rimanga con me.- sussurrò la ragazza imbarazzata.
Piton le afferrò le morbide guance per poi posarle delicatamente un casto bacio sulle labbra.
Finalmente il professore  potette riassaporare quelle labbra che sapevano di fragola e che tanto lo facevano impazzire.
Voleva averla solo per sè anche a costo di sfidare il Signore Oscuro in persona.
Dopo pochi minuti Piton controvoglia si staccò dalla ragazza sentendo un forte dolore attraversargli il braccio.
-Devo andare, il Signore Oscuro ci ha convocati tutti.- disse posandole un altro casto bacio sulle labbra.
-A dopo, Granger.- disse sorridendole per poi sparire dietro la porta.
Dopo che Piton fu completamente sparito dietro quella porticina in legno scuro, la ragazza si lasciò cadere sul letto con un ampio sorriso passando continuamente un dito sulle calde labbra.
Non poteva crederci, finalmente avrebbe potuto baciarlo senza rischiare di essere cruciata.
La ragazza emise un sospiro, iniziandosi a guardare intorno.
Questa camera non è così piccola come sembra. Pensò cercando di scovare ogni minimo dettaglio.
Dopo pochi minuti lo sguardo le cadde sul comodino dove vi erano poggiati dei libri e una piccola bustina gialla.
Hermione la guardò incuriosita.
Quella è la busta che mi ha consegnato stamattina!
Pensò Hermione allungando rapidamente una mano verso essa.
Harry Potter, Ron Weasley.
Lesse la ragazza infondo alla bustina.
Eccitata, iniziò ad aprirla per poi estrarne una lunga pergamena interamente ricoperta da inchiostro nero.
Un sorriso affiorò sulle sue labbra.

Un Piton piuttosto nervoso fece capolino nella stanza dopo qualche ora.
-È ora di cena, muoviti.- disse per poi sparire di nuovo nel lungo e buio corridoio.

La cena proseguiva in modo tranquillo dato che nessuno non aveva ancora offeso Hermione che aveva lo sguardo basso sul suo piatto, che continuava a ripensare agli avvenimenti di poco prima.
-Allora Piton, è brava la ragazza a soddisfare le tue voglie?- esclamò quella voce che ormai Hermione conosceva fin troppo bene.
Il professore si limitò ad annuire e a ghignare malignamente.
-Severus.- disse una languida voce che fece calare il silenzio nella stanza.
-Voglio che tu conceda la ragazza per una notte a Lucius, d'altronde anche lui è un mio fedele servitore.- disse sorridendo.
Ad Hermione vennero i brividi.
A sentire quelle parole, Piton diventò ancora più bianco di quel che già era.
Difronte a lui, Malfoy ghignò malignamente, iniziando già a progettare le torture che avrebbe inflitto alla povera ragazza.
Piton non sapeva cosa fare.
Se avesse detto di sì, quel mostro gliel'avrebbe distrutta.
Se avesse detto di no, tutta la sua copertura per proteggerli sarebbe saltata.
Iniziò a torturarsi le mani guardando il ghigno di Malfoy e lo sguardo terrorizzato della ragazza.
Per la prima volta in vita sua, Piton non seppe davvero cosa fare.

A.N/
Ho impiegato davvero tanto tempo per scriverlo, spero che vi piaccia.
Stellinate e fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti.
Bacioni.

-Sarai sempre mia, Herm.-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora