Capitolo 8

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Il giorno dopo quel tremendo incontro che mi ha scombussolato il cervello, sono entrata nel liceo e mi si sono parate davanti Ginevra e l'altra mia "amica", Alessia, con delle espressioni strane.
-Greta...abbiamo scoperto una cosa...-
-Che cosa di preciso?-
Odio quando fanno così.
Non dicono subito quello che devono comunicarti, ma amano romperti con la suspense.

-Ieri hai fatto a botte con Annalise, giusto?-
-Eravate presenti!-
-In realtà eravamo alle gare scolastiche di matematica...-
-Ah. Non mi sono accorta della vostra assenza! Comunque mi sono inventata che mi è morto un nonno materno... o paterno... non ricordo... e la Certo ci è cascata-
-A me è morto il nonno! La scorsa settimana...- Ha detto Ginevra.

Oh no...che strazio...adesso si metterà a piangere!

-È il cerchio della vita, Ginevra! Non hai visto Il Re Leone?-
-Sì...hai ragione!-
-Bene- Si è intromesso Alessia-ora passiamo a quello che è successo dopo lo schiaffo!-
Adesso sì che ero allarmata.
-Cosa. È. Successo?-
-Beh...hai presente le votazioni? Diventare Rappresentante d'Istituto? Ecco...-

Ma non ha finito di parlare che è arrivata la coppia del diavolo: Annalise e il suo caro fratellino.
-Greta.-
Ha detto Annalise
-Gallina.-
Ho ribattuto.
-Ti abbiamo messo all'angolo, come un topo circondato dai gatti.- Ha sogghignato il fratello.

I gemelli avevano un'aria malefica. Emanavano cattiveria.
Nessuno è mai stato così! Neanche io!

-Oh. Cameron ha detto che vi siete conosciuti ieri. Sono felicissima.- Ha esclamato la stronza...
-È proprio un nome di merda! Scusa Cameron, il mio pregio è la sincerità!-
-E il tuo difetto è la stronzaggine?- Ha ridacchiato lui.
-Wow. Devo dire che conosci tanti brutti vocaboli! Dovresti frequentare lezioni di Bon Ton. Sai... dove insegnano a comportarti in maniera decente!-
-Oh. La reginetta si preoccupa per me. Che tenera. Ti sei presa una cotta? Non pensavo che il tuo cuore potesse sciogliersi per qualcuno. Non ti chiamano "Regina del Ghiaccio"?-
-Vai a...- Ho incominciato
-Ehm ehm...scusate se mi intrometto. Siamo qui per annunciarti che mi sono candidata come Rappresentante di Istituto.- Annalise si è piuttosto alterata. Bleah.
Io l'ho guardata basita e ho cercato di sembrare esplicitamente disperata:
-Oh! E adesso come farò? Come riuscirò a vivere dopo questa notizia??-
Annalise mi ha guardato malissimo, ma è stato Cameron a intervenire:
-Abbiamo un buon piano e ottime idee... quindi...-

Quindi che? Stupido ginger affascinante senza cervello

-Sapete una cosa?- Ho detto
-Pensate di ferirmi, ma, sinceramente, mi avete appena liberata da un peso! Non ho nessuna intenzione di fare la Rappresentante.-

I gemelli si sono guardati (sorridendo in modo maligno) e contemporaneamente hanno esclamato: -Allora che vinca la migliore!-

Ma siete scemi?

-Vi ho detto che non voglio fare la Rappresentante... quindi hai già vinto!-
-Cosa succede, Reginetta, ti stai arrendendo, per caso?-

Cameron, sei un vero stronzo!

-Sai... le tue parole mi hanno convinta!- Poi mi sono rivolta ad Annalise:
-Da oggi inizia la nostra competizione!-
-Oh! Così ci piaci, Greta.
Non ci si arrende di fronte alle difficoltà!-
-Se voi siete una difficoltà da superare, io sono Babbo !-
-Già amo il tuo senso dell'umorismo, reginetta!-
-Okay. Ciao.-

Mi sono voltata e andata, seguita da Ginevra e Alessia (durante la discussione erano rimaste zitte ad ascoltare).
-Wow! Cosa hai in mente di fare Greta? Eh? Qualcosa di assolutamente esplosivo, vero Greta?-
-No. Non farò assolutamente niente.-

11 Ottobre 2015
È da una settimana che ho come vicino di banco Guglielmo e allo stesso tempo non riesco a parlare con Michela.
Si è chiusa in se stessa, parla solo con il suo nuovo vicino di banco. Ci sono rimasta malissimo. Non mi aspettavo una reazione simile.
-Ehi.
Mi ha sussurrato Guglielmo
-Tutto bene? Ti vedo... distratta. Hai ancora problemi con... lei?- Ha fatto un cenno verso Michela.
-Non ci parliamo più, ormai!-
-Certo che, se per questa piccola sciocchezza se la prende così tanto, è una vera stupida.-
Avrei voluto replicare.
Stava insultando una delle mie più care amiche, eppure... sotto sotto mi sentivo d'accordo con lui.

12 Ottobre 2015
Sono entrata a scuola stamattina e i soliti tre bulli mi hanno preso in giro per i miei capelli.
-Ehi! Tu. Sì, tu. Com'è che ti chiami già? Mafalda, vero? Ahahahahahah-

Tra di loro c'era il Bro, che aveva lanciato il nuovo insulto (diventato subito popolare a scuola).
-Senti, Mafalda è simpatica, quindi chiamandomi così mi fai un complimento!- Ho replicato.
-Ma chi cazzo legge le vignette di Mafalda? Noi ti chiamiamo così per i tuoi capelli orrendi! Guardati: sembra un enorme cespuglio incendiato ahahahah-

-ORA BASTA, DOMENICO!-
Guglielmo è arrivato al mio fianco, sfiorandomi una mano, solo per difendermi da loro.

-Ti devo insegnare a sottomettere i bulli! Altrimenti qui non ne uscirai più fuori.- Mi ha detto mentre entravamo in classe:
-Ormai ci sono abituata!-

- Da oggi cambierà tutto, allora. Come prima cosa andrai da Domenico e gli dirai qualcosa di veramente brutto!-
-Del tipo?
-Una volta ho detto a uno "Mi dispiace" e lui ha detto "Perché?" E io ho replicato "Tua madre avrà pianto tantissimo dalla disperazione quando ti ha visto per la prima volta".
Da allora non mi ha dato più fastidio.
Prima provi con le parole e se ti insultano ancora, allora ci vai giù pesante con le botte.-
-Io non ho mai picchiato nessuno...- Ero abbastanza sconvolta dall'idea di Guglielmo.
-Rimedieremo anche a questo, tesoro.-

E mi ha dato un bacio sulla fronte, proprio quando stava per iniziare la lezione e mentre Michela mi guardava con malinconia.

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