Capitolo 11 bis

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31 Ottobre
È incredibile scoprire alle 19.30 della notte di Halloween che un ricordo simile abbia fatto breccia nel mio cuore e mi abbia sconvolto la giornata.
Sono qui a ingozzarmi di caramelle comprate oggi al supermercato e penso incessantemente alla pazza mattinata che ho passato.

Dopo l'uscita dalla biblioteca sono ritornata in classe, non prima di aver controllato la mia faccia in bagno: non potevo fare nulla per nascondere ciò che avevo scoperto...
Non sono altro che una regina di carta che domina un castello ben fondato, non il contrario... non come avevo pensato due anni fa.
A metà della quarta ora sono entrata in classe cercando di mantenere un contegno dignitoso, ma non ci sono riuscita...
Il prof di fisica stava spiegando, ma vedendomi ha strabuzzato  gli occhi come se avesse visto piu un fantasma che una sua studentessa... anche i miei compagni, ho notato immediatamente, mi hanno guardato in modo diverso, però io non volevo apparire nuda ai loro occhi.
Già, in quel momento mi sentivo nuda, priva di maschera e corazza che ormai avevo imparato a indossare.
Io volevo che gli altri continuassero a vedermi come la regina badass che alla fine del film riesce a sconfiggere la sua rivale.
Desideravo e ancora desidero essere guardata, ammirata e ricordata come "Greta La Grande"...tra due anni gli studenti dovranno osservare  una mia foto appesa alla "Parete dei famosi" (da noi esiste) e dire: "Questa era e sarà sempre la mitica Greta!".

Perché non posso permettermi il lusso di essere ricordata come una star? Perché dopo tutto questo tempo mi sento diversa?
Ho squadrato i miei compagni con aria maligna e nei loro occhi è riapparso quel lampo di ammirazione che sono ormai abituata a vedere!
Avevo stabilito l'ordine nella classe (e di conseguenza in tutta la scuola: la fama non si ferma in una stanza dalle pareti color vomito), ma... dentro di me?
Mi sentivo un casino... un corpo senza testa... una nuvola sola nel cielo grigio...

DRIIN.
La campanella.
Oggi siamo usciti prima, perciò ho preparato la mia roba e sono uscita dalla classe, ma sono  andata a sbattere contro un'altra ragazza che si stava avviando verso l'uscita del corridoio insieme alla sua classe... quando si è voltata per scusarsi, sono sprofondata ancora di più in una cosa che mai avevo provato prima di allora, lo posso giurare: sconforto.

La ragazza era Michela, quella che una volta era la mia migliore e unica amica.
Aveva cambiato classe un anno fa perché aveva problemi "con i prof", ma io avevo capito che aveva cambiato perché ero cambiata io e lei non mi sopportava più...

-Oh... mi scusi Reginetta!-
Ha detto con tono sarcastico, facendo un mini inchino (giusto per sottolineare la sua distanza da me)... aveva usato il soprannome che simpaticamente mi aveva affibbiato Cam, cioè, Cameron.

Sono scoppiata a ridere: la mia era una risata fresca, sincera
Per un attimo mi è sembrato di ritornare ai vecchi tempi, quando io e lei ci sostenevamo a vicenda e ancora non c'era nella mia vita Guglielmo.

- Vedo che non sei cambiata per niente, eh?-
Poi è svanita in mezzo alla folla di studenti trepidanti, senza lasciarmi il tempo di rispondere.

Sono rimasta da sola davanti all'aula, non sapendo che cosa fare.
Di andare a casa non mi è passato nemmeno per la testa, poi ho notato Annalise,
Ma dove sarà Cameron??,
che stava distribuendo volantini ai ragazzi che si dirigevano verso le scale.
Ma quanto inchiostro per stampante hanno in quella famiglia per stampare così tanto?

Mi sono avvicinata, ancora provata dalla seduta con la psicologa, ma con la battuta pronta:
-Ma avete una stampante al posto del culo, voi Monaghan?-
E le ho lanciato un'occhiata sprezzante. Ma lei non si è offesa per quella battuta e ha  replicato:
-No, ma abbiamo abbastanza soldi per permettercelo!
Sono per la festa di stasera in onore di Halloween... sai, noi americani teniamo molto a questa ricorrenza! Sei interessata o vuoi restare a casa a mangiare caramelle davanti a un pessimo film horror e sotto una copertina?-
-Non so proprio cosa dire, Annalise. Mi hai spiazzato. Non so come replicare... magari verrò a dare un'occhiata, giusto per assicurarmi che tutto vada bene, non si sa mai... pensa se le tue bende da mummia dovessero allentarsi... fino ad adesso hanno retto, ma tutto ha una data di scadenza! -
Le ho preso un volantino dalle mani e me ne sono andata  lasciandola a rimuginare sull'insulto (devo dire molto raffinato) che le avevo rivolto contro.

Mentre me ne stavo andando, ho sentito un brivido percorrermi tutto il corpo...

Adesso ho capito: è lei, Annalise "la ragazza con troppe pretese" che mi permette di essere Greta, quella forte e, perché no, quella stronza.
Lei è in grado di risvegliare la vera Greta, quindi... perché dovrei starmene qui a fare quello che Annalise aveva previsto e non vado a quella stupida festa?
Magari mi divertirò... o magari no.
Cosa me ne importa! Ci andrò!
Sono solo le 20 e la festa inizia alle 22: avrò il tempo per prepararmi e per trasformarmi nel mostro più sexy fra tutti. Li stenderò. Greta non è morta.

Ho capito cosa ancora riesce a rendermi viva.
Che lo scontro numero 2 abbia inizio, Annalise.

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