Capitolo 13

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10 Novembre

h 15
L'altro giorno Annalise ha organizzato l'autogestione.
Se è stato un progetto fallimentare? Bah. Neanche tanto...
Dalle 8 alle 10 si poteva scegliere tra uno dei soliti dibattiti politici, un cineforum, una gara tra rappers e una lezione sulla lingua elfica.

I dibattiti politici non mi sono mai interessati, il film che facevano vedere al cineforum non mi ispirava, allora sono andata alla lezione sulla lingua elfica.
Ho salito due rampe di scale e sono andata nella classe dove si teneva il "corso".
Entrata nell'aula, tutti mi hanno  guardata e io ho ricambiato con uno sguardo che li avrebbe inceneriti tutti... avevano ancora in testa quello che era capitato alla festa di Halloween? Sono andata a sedermi in fondo: di solito mi vedono tutti in prima fila, ma questo era un corso per sfigati e io non volevo ritornare ai vecchi tempi.

Ho tirato fuori il mio smartphone e ho incominciato a navigare su Twitter, scrivendo a tutto andare, tirando fuori tutta la mia noia. Poi sono passata a Youtube, per guardare video divertenti con protagonisti animali che fanno cose buffe (adoro soprattutto quelli con i cani che non vogliono fare il bagno e quelli che hanno come protagonisti i maialini nani).
- Non avevo mai considerato la visione di video con maiali come protagonisti!-

Non ci posso credere. No. No. Perché proprio adesso?

Mi sono voltata e ho riconosciuto Cameron: i suoi occhi stavano sorridendo... era da tanto che non vedevo uno sguardo simile. Sono passata a pensare ad altro per non dare troppo nell'occhio. Chissà che diavolo avrebbe detto Cam a quella stronza di Annalise vedendomi in un corso simile.

- Da quando ti interessa Tolkien?- Mi ha chiesto incuriosito.
-Come, scusa?-
In quel momento il ragazzo che teneva il corso stava dando alcune informazioni su Tolkien, ma io ero così poco interessata che non me ne ero nemmeno accorta.
In più c'era Cameron accanto a me...come diavolo riuscirebbe una ragazza a concentrarsi?

Ma che cazzo sto pensando? Oh mamma. DEVO ASSOLUTAMENTE RITORNARE DA QUELLA PSICOLOGA.

-...Allora?-
-ALLORA COSA, CAMERON? EH? MI VUOI UMILIARE? EH?-
-C...cosa? N...no.-
Tutti mi fissavano perché, a quanto pare, avevo urlato e interrotto la "lezione".
-Vado in bagno.-
E subito ho lasciato la stanza.
Ovviamente sono stata fermata dalla mano, sulla mia spalla, di Cameron.
-Da quando fai le scenate davanti a un'intera classe?
Okay che sei una Reginetta, però...-
-Tu non mi conosci! E vederti ovunque mi fa piuttosto incazzare!-
-Uh, qui qualcuno ha "bisogno di prendere lezioni di bon ton".- E ha fatto uno di quei sorrisetti che farebbero sciogliere l'intero Polo Nord...

Ma che diavolo sto pensando?

Mi sono sentita una stupida, come due anni fa.

-Comunque credo di sì. Ti ho visto la sera di Halloween...-
-Non osare! Me lo sono più che meritata e poi ho risolto la questione. Non c'è nulla da dire.-
-Io non intendevo durante la festa, ma dopo!-
-Che cosa stai dicendo?-
In quel momento ero dannatamente spaventata e i miei occhi tradivano la sicurezza.
-Sai, quando sei uscita dal locale. Volevo sapere...-
-No no no no-
-Sì, ti ho visto...stavi malissimo...ma sei scappata via e non ho avuto il tempo di...-
-Di cosa? FARE UN VIDEO E POSTARLO SU TUTTI I SOCIAL NETWORK?-

Mantieni la calma.
O ricomincerai a piangere.

-No...tempo di raggiungerti e aiutarti!-
-Ma cosa stai dicendo? Aiutarmi? Tu mi detesti!
Tu e Annalise mi odiate. Io devo essere odiata...è questo il mio compito...invece tutti mi rispettano...anche se...se...non faccio altro che vantarmi apertamente... ma... perché ti sto dicendo tutto questo? Perché sei qui... qui ad ascoltarmi? Vattene!-
Mi sono voltata, ormai sull'orlo delle lacrime...perché nuovamente stavo provando dolore... Ma Cameron mi ha afferrata per il braccio e mi ha  stretto in un abbraccio che ho ancora impresso nella memoria.

All'inizio sono rimasta spiazzata, avevo gli occhi spalancati e non sapevo se abbracciarlo a mia volta o lasciare stare...
Lentamente le mie mani hanno cinto la sua schiena...e io non mi sono sentita più triste.
Ho chiuso gli occhi e un'unica lacrima vi è fuoriuscita, mentre Cam mi annussava i capelli... poi mi ha sussurrato  all'orecchio:
-Non ti giudico. Voglio aiutarti. Lascia che ti stia accanto.-
-Perché? Perché vuoi stare dalla mia parte?- Ho sussurrato.
-Perché so cos'è il dolore e so anche che ci vuole qualcuno da tenersi vicino per sopportarlo e poi superarlo.-
Siamo rimasti così per qualche secondo...

Finché non è sopraggiunta Annalise che ci ha guardato  con occhi sgranati.

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