"Greta"

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Greta
14 Marzo
h 10
Orario insolito, avrete notato, per scrivere in questo stupido diario. "Dovresti essere a scuola adesso!" E bla.bla.bla.
Non m'importano le vostre obiezioni, proprio come ho detto all'inizio del mio diario.
Sono stata sospesa. Per colpa di Annalise adesso non potrò andare a scuola per 4 giorni! Quattro giorni sono una montagna di tempo... chissà che cosa combinerà quella stronzetta mentre io non ci sarò.
Ha esagerato, non potevo fare altro. Direte tutti "Non pensavo che Greta fosse così violenta!"... beh allora non avete capito niente della mia vita.
Io sono violenta, a volte volgare ed emotivamente instabile.

Il giorno del cazzotto, la preside mi ha condotto nello stesso ufficio di alcuni mesi fa... solo che non avevo nessuna scusa questa volta.
-L'ho fatto perché ha nominato Guglielmo e l'ha implicitamente insultato! Non potevo stare lì mentre lei faceva il suo velenoso monologo!-
-Non è un motivo valido per aggredire la tua coetanea! Greta, questa storia sta andando avanti da troppo tempo, vi osservo e non mi piacete per niente.-
-Secondo lei io mi diverto a prendere a pugni quella ragazza?-
Ho esclamato e la preside, con uno sguardo di fuoco, mi ha intimato di stare zitta.
-È ora di prendere provvedimenti seri, questa volta! Dal momento che sono io la Preside, sono costretta a sospenderti... per tre giorni.-

-Sta scherzando, vero? Io quest'anno ho l'esame di maturità! Potrei non essere ammessa!-

Sì, ero infuriata.

-Innanzitutto non si tratta un superiore come me con quel tono, signorina. Facciamo quattro giorni... così, magari, imparerai le buone maniere! Ora esci per favore.
Puoi finire le lezioni di oggi!-

Non ci posso credere. Brutta mossa.

-Come desidera!-
Le ho lanciato uno sguardo da gelare il sangue, poi, con tutta la calma del mondo, mi sono alzata dalla sedia e sono uscita.
Verso le 14.10 stavo nuovamente aspettando il bus, perché mio padre si è infuriato tanto per la mia sospensione, che ha rifiutato di venirmi a prendere. Che stronzo.

Oggi ce l'hanno tutti con me.

Come se non bastasse, indovinate, cari lettori, chi ho incontrato? Cameron (per fortuna non c'era Annalise).
Cosa potevo dirgli?
"Uh, scusa se ho preso a cazzotti tua sorella e adesso, per colpa sua, sono stata sospesa!" Ma per favore...
Io non chiedo scusa a nessuno.

-Sei una vera stronza. Spero che la preside abbia preso dei provvedimenti seri.-
La voce di Cam era tagliente... ma allo stesso tempo incerta... come se avesse paura di rivolgermi la parola.

È da tanto tempo che non avverto la paura degli altri nei miei confronti.

-Buongiorno anche a te, Cameron. Sei carino a rivolgerti così nei miei confronti. Con immensa gioia ti comunico che mi hanno sospesa!-
-È il minimo... te lo meriti!-
Ha bofonchiato.
-Strano che sia tu a dirmi cose simili...visto che mi muori dietro! Come non accorgersi della tua immensa cotta per me? Non fai altro che sorridere e sbavare quando mi vedi.-
Ho detto con la mia aria di superiorità.
-C...cosa stai dicendo? Io non...-

Ero così stufa che ho troncato la conversazione dicendo:
-Quello è il tuo tram. Prendilo, altrimenti lo perdi.-
-Questa non sei tu... è vero quello che mi hai detto, ma ora non è più così.
Devi solo ammettere che un tempo anche io ti piacevo!-

"Non montarti troppo la testa. Scusa, ma non sei molto il mio tipo"
Le parole di Guglielmo mi frullavano nella testa...

Alla fine gli ho detto:
-All'inizio mi piacevi, ma con il tempo...
Ho pensato di usarti come arma contro Annalise
...ti ho conosciuto meglio e ho constatato che sei troppo noioso per i miei gusti. Lasciami andare, non sono io colei che merita di stare con te!-

Mentre Cam stava salendo sul tram, mi ha detto:
-Forse non te ne sei accorta, ma hai detto una bella cosa, Greta.-

Avete capito? Per la prima volta mi ha chiamato con il mio vero nome e non con soprannomi ridicoli!
Che cosa strana...

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