Tre

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La ragazzina gli tenne la mano per tutto il tempo, come se avesse paura che potesse morire da un momento all'altro, aveva degli occhi grandi e marroni, lo sguardo di chi ne ha passate tante, era tutta sporca e piena di terra, ma le lacrime le avev...

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La ragazzina gli tenne la mano per tutto il tempo, come se avesse paura che potesse morire da un momento all'altro, aveva degli occhi grandi e marroni, lo sguardo di chi ne ha passate tante, era tutta sporca e piena di terra, ma le lacrime le aveva tolto via gran parte della sporcizia, almeno sul viso, sembrava così indifesa e questo gli fece ricordare qualcosa che voleva dimenticare.


Aveva già visto uno sguardo simile, lo sguardo di chi sa che non sarà mai più niente lo stesso, pieno di paura e di angoscia, cercò di ricacciare indietro i ricordi che cercavano di tornare a galla.


«Per favore, potresti lasciarmi da solo? Vorrei riposarmi e anche tu dovresti farlo» le suggerì in modo gentile, senza farle capire che non la voleva lì, voleva stare un po' da solo.

Appena lei se ne andò, trovò un po' di pace, la tenda nella quale si trovava era spoglia, ovviamente in quella tenda non ci stava mai molto nessuno, aveva visto molti soldati morire lì, questa tenda era adibita ad infermeria, dove Callie esercitava la sua professione di medico, c'era un mobile contenente molti medicinali, siringhe, garze e tutti gli strumenti medici per operazioni e interventi. Callie gli aveva espressamente ordinato di non alzarsi per nessun motivo al mondo.

Gli aveva ricucito la ferita e diceva che per un attimo lo avevano perso, persino Sam diceva che lo aveva visto con gli occhi aperti e vuoti e lui stesso sapeva che per un attimo era morto, aveva forse avuto una di quelle esperienze extracorporee forse o forse era stato il dolore a fargli vedere cose che non erano vere.


In quel momento sentì un rumore di passi, si sentiva stanco e le palpebre pesanti, pensò che qualcuno stessero passando lì davanti, invece poi sentì la tenda scostarsi e vide entrare Sam «Se sei venuto qui per controllare se sono vivo, ti è andata male perché purtroppo come vedi lo sono ancora» affermò prendendolo in giro.


Il suo amico lo fissò un attimo con un sorrisetto divertito e si scostò, rivelando la figura della donna minuta che aveva perseguitato la sua mente, non ricordava cosa indossava, solo i suoi occhi soprannaturali, quell'azzurro non esisteva o comunque non l'aveva mai visto prima, per non parlare di quella bellezza che sembrava non appartenere a questa terra.

Solo in quel momento si rese conto che sentiva qualcosa provenire da lei, una specie di aura di pericolo che avvisava che con lei non si scherzava.

"L'anestetico gli stava giocando brutti scherzi" pensò.

«C'è solo lui qui» affermò Sam rivolto alla donna, lei fissò il suo sguardo e capì che era lì per lui.

1 - Le Guardiane -                                                        AtropoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora