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Sentì la sua risata

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Sentì la sua risata.
Sapeva che stava ridendo perché era felice, erano appena tornati a casa e si era subito tolta le scarpe, lasciandole in mezzo al corridoio.

Le raccolse.
Lo aveva punzecchiato tutto il tempo e il fatto che avesse lasciato le scarpe lì significava che non aveva ancora finito.

Entrò nella stanza, dove lei si stava guardando allo specchio.
Era bellissima e l'amava molto.
Si voltò per guardarlo dritto negli occhi, d'altronde lo stava aspettando, gli sorrise e lui fece lo stesso incapace di resistere di fronte al suo viso.

Gli andò incontro e gli gettò le braccia al collo.
Guardò i suoi magnifici occhi castano chiari, i capelli biondi miele che le accarezzano le spalle.
La baciò senza riuscire a trattenersi.
La sua dolce Megan era lì con lui, erano insieme e niente avrebbe potuto distruggere quel momento, quella felicità, il loro amore.

Era felice solo per il fatto di tenerla tra le braccia.
A spezzare la loro felicità, in quel momento, furono dei rumori.
Entrambi interruppero quell'abbraccio e lei lo fissò negli occhi un po' impaurita.

La porta era stata sfondata e degli uomini, quattro, entrarono dentro la stanza.

Li fissò negli occhi, mentre Megan gli stringeva il braccio, le sue unghie gli penetrarono la carne.

Uno gli puntò la pistola contro il viso, lei urlò e lui cercò di tranquillizzarla.

«Stà tranquilla, andrà tutto bene» le disse con dolcezza, cercando di suonare sicuro.

Un uomo si avvicinò ridendo.
«Si andrà tutto bene bellezza» disse l'uomo e prima che potesse toccarla lui si mise in mezzo.

«Prendete ciò che volete, ma non toccatela» disse lui seccamente.

L'uomo estrasse una pistola e la puntò alla sua tempia.

«La bambola ce la prendiamo» disse.

Megan urlò e scalciò, ma non servì a nulla e lui non poteva stare lì a guardare, ci fu una colluttazione e uno sparo sfuggì dalla pistola che cadde a terra.

Picchiò l'uomo e pensò che infondo il suo passato di teppista in quel momento gli avrebbe salvato la vita, quando era un ragazzino di diciassette anni litigava spesso con quelli più grandi.

Un altro afferrò la pistola e sparò un colpo di avvertimento.

«Fermati o la ammazzo» urlò.

1 - Le Guardiane -                                                        AtropoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora