Trentuno

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Zeus era tornato poco dopo con un sorrisetto «Anche se Atropo è riuscita a liberare sia Lachesi che Cloto, adesso ho te» affermò lui soddisfatto «La ho in pugno lo stesso» disse compiaciuto «Chi l'avrebbe mai detto che la morte, mi avrebbe giocato...

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Zeus era tornato poco dopo con un sorrisetto «Anche se Atropo è riuscita a liberare sia Lachesi che Cloto, adesso ho te» affermò lui soddisfatto «La ho in pugno lo stesso» disse compiaciuto «Chi l'avrebbe mai detto che la morte, mi avrebbe giocato un simile tiro mancino» disse lui ad alta voce.

Mike lo fissava e così era questo il re degli dei, più lo guardava e più non ci vedeva nulla di straordinario, era come qualsiasi altro uomo, avaro, potente e né voleva sempre di più, per non parlare della mancanza di emozioni come l'amore, la tenerezza, la compassione, ripensandoci, proprio per questa mancanza, era peggio di qualsiasi altro uomo.

Lui rise «Di certo non si aspettava che sarei arrivato a te» disse divertito «Che peccato che il suo piano sia andato così in fumo» affermò ridendo «Devo ammettere che da una parte, ammiro la sua furbizia» ammise lui fissandolo «E' questo che ti ha fatto innamorare di lei?» chiese in tono ironico.

«Scusami è stato quel dispettoso di Eros, lui gode nel farmi arrabbiare, nel disobbedire sempre alle mie regole» affermò semplicemente e si arrabbiò, come se in quel momento si fosse ricordato di un torto subito che lo faceva infuriare «In ogni caso adesso, non potrà più nuocere a nessuno» affermò sorridendo.

Sembrava inverosimile, il modo in cui cambiava emozione da un momento all'altro, l'attimo prima era furioso, poi allegro e poi di nuovo furioso.
Era da pazzi!
"Lui era pazzo" pensò tra sé e sé.

«Sono sicuro che, con o senza Eros, mi sarei innamorato ugualmente di lei» affermò fissando il re degli dei.

Lo aveva fatto incatenare, al centro della sala del trono, inginocchiato davanti al suo trono.

Lui sorrise, se credeva che questo l'avrebbe umiliato, si sbagliava di grosso.

Gli faceva male la schiena per tutte le frustate, ma aveva cercato di non far vedere al dio quanto gli facesse male, lui godeva nel vederlo soffrire.

Quella contraddizione non gli piacque, gli bastò schioccare le dita, perché quel mostro ricominciasse a frustarlo, il fatto che fosse lui a subire e non Atropo lo faceva sentire meglio e per quanto riguardava ciò che lui pensava, non gliene poteva fregare di meno.

«Solo perché tu hai manie di controllo, non puoi impedire il nostro amore» affermò lui seccamente a dispetto delle frustate e dello sguardo di Zeus.

Lui fece un gesto e il mostro, smise di frustrarlo.

«Io e Atropo ci amiamo e ci ameremo sempre» disse sicuro, rivolto al re degli dei.

Lui rise divertito, si alzò dal suo trono, andandogli vicino, gli afferrò i capelli dalla nuca e gli alzò il viso.

Guardò negli occhi di colui che si definiva un re, "in realtà era un tiranno, il peggiore di tutti", pensò.

«Voi due vi amate solo perché Eros l'ha voluto» insisté lui «E se tu sei qui è solo colpa sua, perché non ha capito che così facendo non puniva me, ma te» disse il re scuro in volto.

1 - Le Guardiane -                                                        AtropoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora