[COMPLETA] Da sempre le Parche o Moire, hanno controllato la vita degli esseri umani, finché Atropo, colei che recide il filo della vita, durante il suo "lavoro" di prendere le anime, non si imbatte in un giovane dagli occhi ambrati, un soldato che...
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Atropo aveva capito quello che Zeus aveva fatto a Mike, eppure lui continuava a preoccuparsi per lei e sapeva di amarla, glielo leggeva negli occhi. Cercò di calmarlo.
«Sto bene» gli assicurò toccandosi il collo, massaggiandolo leggermente, provava un po’ di dolore, ma presto sarebbe scomparso.
Aveva la boccetta con sè, poteva ancora usarla con Mike. Lo guardò negli occhi e non riuscì a sorridere comunque, perché anche se era vivo, era stato frustato e privato della sua memoria.
Gli accarezzò il viso con dolcezza «Mi dispiace amore mio» gli sussurrò con dolcezza «Non preoccuparti, molto presto saremo lontani da qui» gli assicurò.
Si alzò, voltandosi verso Zeus. Era furiosa con lui. "Come si era permesso a frustare il suo uomo? E cancellargli la memoria addirittura? Be’ adesso avrebbe scoperto che diavolo succedeva a fare arrabbiare una donna e non una donna qualunque, ma la morte in persona".
«Noi abbiamo Hera, se la rivuoi devi riportare Eros nel suo corpo, salvare Cloto e dare l’immortalità a Mike» disse seccamente, cercando di stipulare un accordo «Altrimenti tua moglie muore» affermò lei semplicemente, andando accanto ad Hera.
Zeus era furioso adesso, non c’era molto che potesse fare per controbattere.
Hermes teneva ancora l’Eros ‘originale’, intrappolato nel corpo dell’umano.
«Vi ricordo che Eros è nelle mie mani» ribatté lui.
Atropo sorrise alzando una mano e puntandola contro Hera «Va bene, allora tua moglie è morta» lo minacciò «Dille addio» affermò, mentre si accingeva a colpirla «Sai che posso farlo» disse lei seccamente.
«Fermati» ordinò in quel momento Zeus «Salverò Cloto» cercò di patteggiare.
«E ridarai a Eros il suo corpo» aggiunse lei.
Lui la fulminò e lei gli fece segno che l’avrebbe uccisa, Hera dal canto suo non sembrava volersi muovere, non si prese nemmeno il disturbo di chiedere il perché, in fin dei conti suo marito era un sadico, chissà cosa le aveva fatto e a riprova di ciò «Uccidimi» le sussurrò «Sono stanca di lui, si diverte a torturarmi ed io non ce la faccio più, metti fine ai miei tormenti» affermò lei, non sembrava stesse scherzando, in ogni caso per quanto provava pena per lei non avrebbe potuto farlo, lei era la loro garanzia, anche se adesso le dispiaceva, l’avrebbe lasciata di nuovo nelle sue mani.
«Va bene» si arrese infine.
«Allora fallo» disse lei seria. Non poteva aspettare ancora, Cloto aveva urgente bisogno di cure.
Schioccò le dita e in un attimo Cloto svanì. Lei si allarmò «Dov’è?» chiese.
«E’ dove dev’essere per riprendersi» affermò lui semplicemente.
