[COMPLETA] Da sempre le Parche o Moire, hanno controllato la vita degli esseri umani, finché Atropo, colei che recide il filo della vita, durante il suo "lavoro" di prendere le anime, non si imbatte in un giovane dagli occhi ambrati, un soldato che...
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Entrò in quella che era una stanza d'ospedale, era bianca e impersonale, c'era odore di disinfettante e tanta tensione nell'aria.
C'era molta gente, ma lei era lì solo per una persona e quella persona lo sapeva, era già preparata a questo.
Si guardarono e la donna anziana le rivolse un sorriso «Ti stavo aspettando» disse con un sorriso pieno di rimpianti.
Non sapeva tutta la sua vita, quello non era il suo compito, lei sapeva chi doveva morire, era colei che una volta, tanto tempo fa, recideva il filo della vita, adesso però tutto era diverso, erano cambiate parecchie cose da quando l'Olimpo non esisteva più, dopo che tutti si erano dovuti confondere con gli esseri umani, perché erano diventati troppo tecnologici.
Toccò la fronte della donna per la quale si trovava lì, la signora la guardò un'ultima volta, con i suoi occhi azzurri e i capelli bianchi, la pelle raggrinzita per via degli anni passati.
La cosa negativa di vivere sulla terra era sentire le emozioni, una volta il suo lavoro consisteva nel tagliare un semplice filo, non c'erano visi, nomi, persone, c'era solo un filo.
La donna chiuse gli occhi, sapendo che ormai era arrivata la sua ora, fece un sorriso, il sorriso di chi sa che ha vissuto.
Forse in quel momento vedeva la vita scorrerle davanti, molti umani dicevano che prima di morire rivivevano tutta la loro vita, lei pensava che fosse solo un'idea romantica.
Si sentì il bip della macchina d'ospedale e le infermiere e i dottori accorsero, ci fu anche un bambino che arrivò correndo, aveva gli occhi azzurri come quelli della signora che l'aveva appena guardata «Nonna» disse, ma una delle infermiere lo portò via.
I dottori cercarono di rianimarla in qualunque modo, ma era tutto inutile, alla fine guardarono l'orario e annunciarono l'ora del decesso.
Lei se né andò, le bastò soltanto pensare ad un posto per essere lì.
La maggior parte delle volte trovava esaltante non essere vista dagli umani, loro la vedevano solo quando era arrivata la loro ora, nel corso dei secoli però, aveva imparato come farsi vedere anche dalle altre persone, anche se esse non erano molto entusiaste di starle accanto, perché in qualche modo il loro inconscio le suggeriva chi lei fosse realmente e se ne distaccavano.
Tutti gli uomini la guardavano con desiderio quando la vedevano, ma il loro senso di sopravvivenza li teneva in allerta quando era nei paraggi, non che le importasse, anche perché non aveva mai un attimo di tempo, era sempre impegnata con il suo lavoro.
Arrivò da quella che sarebbe dovuta essere la sua prossima vittima, vide che non era altri che un soldato, era stato ferito a morte, una pallottola lo aveva colpito dritto al petto, stava perdendo molto sangue e lui sapeva che non sarebbe sopravvissuto. Era barricato dietro una buca.