La strinse ancora più forte e affondò il viso nel suo collo inspirando il suo odore esotico e perfetto come tutto in lei.In quel momento si convinse che lei fosse lì, che fosse tutto vero.
Il suo corpo caldo, la sua pelle morbida, le sue mani che gli accarezzavano i capelli, il collo e si fermavano sulle sue spalle, il suo respiro. Le baciò il collo, tenendola stretta a quel modo per un po'.
Era il momento più bello e perfetto della sua vita, non ricordava un momento più felice di quello.«Ti amo» le sussurrò all'orecchio.
«Non potrei più vivere senza di te» le assicurò.Incontrò il suo sguardo, i suoi occhi.
Lei lo baciò, come se quella fosse una risposta sufficiente per entrambi, anche se lui smaniava dal sentire da lei che lo amava, che anche lei non poteva stare senza di lui.«Ti amo» disse anche lei e quella fu la risposta che stava aspettando.
Lei lo sentì irrigidirsi, mentre lo baciava.
L'amava, questa consapevolezza la lasciava alquanto stupita e senza parole e la rendeva piena di felicità e di gioia, soprattutto sembrava non essere più in grado di pensare a qualcosa che non fosse l'uomo che aveva davanti, si sentiva felice come non si era mai sentita in vita sua.
Sapeva però che quella felicità era momentanea, perché se anche non ci si fosse messo di mezzo Zeus, lui era mortale e lei prima o poi avrebbe dovuto... Non voleva nemmeno pensarci.
Lo baciò ancora non riuscendo a staccarsi dalle sue labbra, era il momento più bello di tutta la sua vita, dal modo in cui la stringeva, così possessivo e sicuro, al modo in cui il suo respiro le sfiorava la pelle, non avrebbe mai dimenticato niente di quel momento.
In quel momento lui si scostò e lei poté vedere il suo viso, i suoi occhi ambrati, il solo guardare quegli occhi, le fece sentire il cuore rimbombarle nella orecchie, era così forte quel battere frenetico che per un minuto non sentì altro.
«Andiamo a letto adesso» gli suggerì all'orecchio, mordendogli il lobo e baciandogli il collo.
Si staccò da lui e lo prese dalla mano intrecciandone le dita e tirandolo con sé, verso la sua stanza alla quale arrivò dopo aver passato la porta del bagno.
Era bello il modo in cui funzionava quella casa, bastava pensare a cosa si volesse e la stanza che si desiderava ti si materializzava davanti.
Lo trascinò e lo gettò sul letto lasciando la sua mano e lui sembrò sul punto di protestare.
Lei alzò le coperte e ci si infilò dentro e lo stesso fece lui, dopo di che lei afferrò le sue braccia e se le mise attorno.
Lui strinse la presa, stringendola contro il petto e poco dopo si addormentò tra le sue braccia felice.
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1 - Le Guardiane - Atropo
Fantasia[COMPLETA] Da sempre le Parche o Moire, hanno controllato la vita degli esseri umani, finché Atropo, colei che recide il filo della vita, durante il suo "lavoro" di prendere le anime, non si imbatte in un giovane dagli occhi ambrati, un soldato che...