6

4.6K 248 7
                                    

Scusate per il ritardo, ma ho realizzato solo ora che oggi è venerdì.  

Alla fine della cena ero un tantino più rilassato, ma non vedevo comunque l'ora di tornare a casa e starmene da solo per un po'. Deciso a non farmi cogliere di nuovo alla sprovvista, innalzai la solita barriera tra me e i mie ricordi e cercai di godermi la compagnia degli Horan.

Non dovetti sforzarmi granché. Erano persone con cui era difficile non trovarsi bene.

I miei piani di passare una serata solitaria furono mandati a monte da Harry e Niall, che si erano messi d'accordo con Josh, per andare a bere qualcosa.

Provai a rifiutare di unirmi a loro, ma Niall non volle sentire ragioni. Era come se avesse intuito che volevo andare a casa, per rimuginare su quello che era successo.

Salutammo gli Horan e promisi a Elodie che sarei tornato a trovarli, dopodiché uscimmo a prendere un taxi per passare da casa, in modo che potessi recuperare il mio portafoglio.

Avevo con me soltanto il cellulare e non avevo intenzione di permettere a nessuno - per esempio ad Harry- di pagarmi da bere. Meno fossi stato in debito con lui, meglio sarebbe stato.

Quando il taxi accostò davanti a casa e vidi una sagoma alta e smilza seduta sui gradini d'ingresso, una morsa mi strinse il petto.

Con il cuore che batteva all'impazzata, balzai per primo giù dall'auto, precipitandomi verso Liam che, un borsone da viaggio ai suoi piedi, si alzò. Aveva gli occhi cerchiati da grosse occhiaie scure, il volto teso, pallido, e gli angoli della bocca serrati per il dolore e per la rabbia.

«Dimmi solo una cosa. L'hai incoraggiato tu a lasciarmi?» Sconcertato dal suo impeto di collera nei miei confronti, scossi il capo come intontito, facendo cautamente un passo verso di lui.

«Liam, no.»

Mi puntò il dito contro e storse la bocca, amareggiato.

«Voi due siete così fuori di testa che... non poteva non esserci il tuo zampino da qualche parte.»

«Ehi.» Harry si mise davanti a me e si rivolse a Liam con fare tranquillo, ma minaccioso. «Sta' indietro.»

«Harry, va tutto bene.»

Mi girai per lanciare un'occhiata a Niall, che ci stava osservando. Supplicandolo con lo sguardo, indicai Harry. «Voi due andate pure avanti senza di me.»

«Non credo proprio.» Harry fece cenno di no con la testa, gli occhi incollati su Liam. «Per favore.»

«Harry.» Niall lo strattonò per il gomito. «Su. Lasciamoli un po' da soli.»

Con gli occhi che ardevano di irritazione, Harry agguantò il cellulare che avevo in mano e cominciò ad armeggiarci.

«Ma cosa...?»

Mi prese la mano e mi risistemò le dita intorno al telefono.

«Adesso hai il numero. Chiamami se hai bisogno, okay?»

Annuii senza dire una parola. Mentre Niall trascinava via il fratello, restai a fissare il telefono.

Quello di Harry era forse un modo di prendersi cura di me? Era preoccupato? Mi voltai e gli lanciai un'occhiata. Non riuscivo a ricordare l'ultima volta che qualcuno aveva fatto qualcosa di simile.

Non era nulla di che, eppure...

«Lou?»

La voce impaziente di Liam mi strappò dai miei pensieri. Feci un sospiro profondo. Ero davvero esausto, ma sapevo di dover affrontare la cosa.

Sei bellissimo, staseraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora