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Adoravo il profumo dei libri.

«Non trovi che sia un po' troppo brutale per Hannah?» domandò la voce dolce e preoccupata di Niall sopra la mia testa.

Sorrisi ad Hannah, che mi superava di qualche centimetro. Come sua madre e suo fratello, la ragazzina era alta. Con espressione incredula, mi voltai per guardare Niall che se ne stava lì, titubante, dietro di me.

«Ha quattordici anni. È un romanzo per ragazzi.»

Il libro mi sparì dalle mani, dal momento che Hannah lo afferrò prima che Niall potesse impedirglielo.

Era domenica mattina ed eravamo tutte e tre in libreria, dove Hannah si stava divertendo un mondo a spendere il buono regalatole da Harry.

Niall sembrava agitato.

«Sì, su un mondo distopico in cui i ragazzini si ammazzano a vicenda.»

«L'hai mai letto?»

«No...»

«E allora fidati di me.» Sorrisi ad Hannah. «È davvero super.»

«Ni, lo compro» le disse Hannah in tono categorico, aggiungendo il libro alla sua catasta di acquisti che andava crescendo senza sosta.

Niall sospirò sconfitto e annuì riluttante prima di tornare al reparto dei romanzi rosa.

Stavo pian piano imparando che era un vero patito delle storie a lieto fine. Questa settimana avevamo visto come minimo tre film romantici.

In ogni caso, prima di andare in overdose con l'ennesimo adattamento di Nicholas Sparks, avevo deciso che stasera avremmo guardato Matt Damon fracassare un po' di teste nei panni di Jason Bourne.

Sentendo il mio telefono squillare, rovistai nella borsa e scoprii che era Zayn. Gli avevo mandato un'e-mail ieri sera.

«Posso fidarmi a lasciarti sola mentre rispondo a questa chiamata?» domandai ad Hannah.

Lei mi congedò con un cenno della mano, il naso praticamente schiacciato contro lo scaffale mentre passava in rassegna i vari titoli.

Con una risata sulle labbra, mi allontanai da lei per rispondere al telefono in privato.

«Ehi.»

«Ciao» rispose Zayn quasi titubante.

Mi tenni forte.

Merda. Forse avevo sbagliato a rivelargli la novità.

Avrebbe cominciato a trattarmi come un pazzo? Con prudenza?

Sarebbe stato troppo strano. Mi sarebbero mancati i suoi insulti, tanto per cominciare.

«Come va tra te e Liam?» gli domandai prima che potesse dire alcunché.

«Molto meglio. Stiamo facendo progressi. A dire il vero, mi ha chiesto di vedere qualcuno. Uno psicologo.»

Mi immobilizzai nella corsia della fantascienza.

«Stai scherzando?!»

«No no. Non gli ho raccontato della tua e-mail, giuro. Gli è uscito così, dal nulla. Pura coincidenza.» Fece un respiro profondo. «Tu ci sei andato davvero?»

Mi guardai velocemente intorno per assicurarmi di essere solo.

«Avevo bisogno di qualcuno con cui parlare, ed un professionista che non abbia alcun interesse personale per la mia vita, è l'unica persona di cui mi fidi per... Ecco, per parlare delle cose di cui sento il bisogno di parlare...»

Sei bellissimo, staseraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora