Una settimana dopo avevo traslocato nel lussuoso appartamento di Dublin Street.
A differenza di Niall e del suo disordine, mi piaceva che intorno a me fosse tutto perfettamente a posto, e dunque mi misi subito a sistemare le mie cose.
«Sicuro di non volerti sedere a bere una tazza di tè insieme?» domandò Niall dalla porta mentre io ero in camera mia, circondato da scatoloni e un paio di valigie.
«Voglio mettere a posto tutto quanto, così poi potrò rilassarmi e non pensarci più.»
Gli rivolsi un sorriso rassicurante, per far sì che non pensasse che volessi levarmelo di torno.
Ho sempre odiato questo aspetto di un'amicizia appena nata, l'estenuante dover sondare a vicenda le proprie personalità nel tentativo di capire come l'altro reagirà a un certo tono o atteggiamento.
Niall si limitò ad annuire comprensivo.
«Okay. Beh, io ho una lezione tra un'ora e anziché prendere un taxi andrò all'università a piedi, il che significa che devo avviarmi adesso. Così avrai un po' di spazio per te e un po' di tempo per familiarizzare con la casa.»
Mi piaci sempre di più. «Buona lezione.»
«Buon divertimento.»
Risposi con un grugnito e lo salutai con un cenno della mano mentre lui, dopo avermi rivolto un sorrisino amabile, uscì. Non appena sentii la porta d'ingresso chiudersi, mi lasciai cadere sul mio nuovo letto incredibilmente comodo.
«Benvenuto in Dublin Street» mormorai fissando il soffitto.
I Kings of Leon presero a cantare a squarciagola "Your sex is on fire ", strappandomi un borbottio per il fatto che qualcuno stesse già disturbando il mio momento di solitudine.
Con un colpo d'anca, tirai il telefono fuori dalla tasca e sorrisi nel vedere il nome sul display.
«Ehi, tu» risposi in tono allegro.
«Allora, ti sei già trasferito nel tuo nuovo appartamento ipercaro, ultralusso e supersontuoso?» domandò Zayn senza preamboli.
«Sbaglio o è invidia allo stato puro quella che sento?»
«Indovinato, lurido fortunello che non sei altro. Stamattina quando mi hai mandato quelle foto per poco non vomitavo nella scodella dei cereali. Ma esiste davvero un posto del genere al mondo?»
«Devo forse dedurre che l'appartamento di Londra non è all'altezza delle tue aspettative?»
«Aspettative? Mi sto svenando per pagare una stramaledetta scatola di cartone che spacciano per casa!». Sbuffai.
«Oh, 'fanculo» borbottò Zayn avvilito. «Mi mancate tu e la nostra reggia infestata dai topi.»
«Anche a me mancate tu e la nostra reggia infestata dai topi.»
«Lo dici mentre contempli la tua vasca da bagno con i piedi a zampa d leone e i rubinetti d'oro?»
«No, mentre me ne sto sdraiato sul mio letto da cinquemila dollari.»
«Che in sterline sarebbero?»
«Non lo so. Tremila?»
«Oh, Gesù, dormi su sei settimane di affitto.»
Con un gemito mi misi a sedere per aprire lo scatolone più vicino.
«Vorre non averti mai detto quanto pago d'affitto.»
«Beh, ti meriteresti una bella predica, per come stai sprecando i tuoi soldi per un affitto quando ti saresti potuto comprare una casa, ma chi sono io per parlare?»
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Sei bellissimo, stasera
FanfictionSono trascorsi quattro anni da quando Louis Tomlinson, giovane americano, si è lasciato alle spalle un tragico passato per cominciare una nuova vita a Edimburgo, seppellendo il suo dolore, ignorando i suoi demoni, cercando insomma di dimenticare la...