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Comunicazione di servizio:
Dunque , da questo punto in poi ho deciso che la storia sarà in terza persona! (Yee)
Ora leggete da bravi.

<<Ho un fratello gemello.>> esordì Kyoko. Sayu la guardò sbalordita, Kaito rimase a bocca aperta e Ryuga si alzò nervoso. <<Un fratello? Cioè, intendi un altro ghoul?>> Kyoko annuì, mentre il ragazzo girava per la stanza.
<<E vuoi ritovarlo?>> disse Sayu. <<Ma certo. >> rispose la ragazza, come se fosse una domanda ovvia. <<Finalmente ho una famiglia, una madre, un fratello. Non credi che dovrei conoscerli?>> rimasero tutti in silenzio, senza sapere cosa dire, quando la porta si aprì e Junko entrò sorridente. Kyoko non poté fare a meno di pensare che sua madre era meravigliosa. La gonna color panna che indossava le dava un'aria di eleganza quasi regale.
<<Allora, glielo hai detto?> disse rivolgendosi alla figlia. Kyoko annuì e Junko si avvicinò agli altri ragazzi.
<<So cosa temete. Avete paura che Kyoko, ritrovando la sua famiglia potrebbe abbandonare l' Anteiku per andare con suo fratello, dico bene?>> tutti e tre annuirono silenziosamente. La donna sorrise teneramente. <<Non dovete preoccuparvi. Ho visto quanto Kyoko tiene a voi e a questo posto. Non vi abbandonerà. >> Kyoko abbracciò i suoi amici. <<Guardate che la mamma ha sempre ragione.>>

<<Bene, da dove si comincia?>> disse Sayu. Avevano radunato tutti i membri dell' Anteiku per trovare Shiro.
<<Dunque, sappiamo che non è iscritto in nessuna scuola di Tokyo, perciò potrebbe essersi unito a qualche gruppo di ghoul, oppure vive solitario. >>
Touka si avvicinò alla bianca. <<Devi considerare anche l'ipotesi che si sia scontrato con qualche ghoul e ora sia...>> Kyoko la interruppe con un gesto. <<Lo so.>> sussurrò <<Ma consideriamo questa come ultima ipotesi. Voglio mantenere la speranza sia per me che per mia madre.>> Touka annuì.
<<Io propongo di andare nelle varie circoscrizioni e indagare.>> disse Yoshimura; tutti annuirono e tornarono al loro lavoro.

Ryuga andò nervosamente nella stanza di Kyoko, seguito dalla ragazza. <<Che hai?>> chiese lei, stanca di vederlo camminare avanti e indietro. <<Se Shiro non fosse come vorresti?>> sbottò il ragazzo. <<Insomma, magari è aggressivo, magari non vuole avere contatti con la famiglia, magari appena lo incontreremo sarà affamato e ci mangierà, magar->> Kyoko lo interruppe con un bacio.
<<È molto dolce che tu ti preoccupi, però devi rilassarti. Gli parlerò e, se non volesse venire con noi, lascerò perdere.>> Ryuga sospirò. <<Prometti che starai attenta?>>
<<Promesso<>
<<E se non gli piacessi?>> Kyoko rise <<Vedrai che ti adorerà>>

♦♦♦
L'indomani,a scuola, tutti e quattro si riunirono per organizzare un piano.
<<La mia idea è questa>> disse Kyoko, aprendo una mappa di Tokyo.<< Inizieremo dalle circoscrizioni più tranquille, poi passeremo a quelle più turbolente. Stasera io e Sayu andremo nella quarta e nella settima. Voi due>> indicò Ryuga e Kaito <<Andrete nella sesta e nella decima. Yomo o Touka vi accompagneranno per sicurezza.>>
<<Non sono d'accordo.>> sbottò Kaito. <Insomma, saranno anche circoscrizioni tranquille, ma sono pur sempre ghoul. Che garanzie ci sono che Sayu e tu non vi facciate del male?>> è preoccupato per Sayu pensò la ghoul. <<Non ti preoccupare. Queste zone sono perlopiù popolate da ghoul pacifici e, anche se dovessero esserci problemi, ci penserò io a proteggere me e Sayu.>> Kaito non era del tutto convinto, ma non protestó.

Quel pomeriggio iniziarono le loro ricerche nelle circoscrizioni.
<<Stiamo cercando un ghoul.>>
<Cerchiamo un nostro amico, si chiama Shiro.>>
Erano alcune delle frasi che usavano per ricavare informazioni. Provarono a chiedere  a più persone possibili, ma non ottennero nulla. Per trovare Shiro dovevano andare nei "bassifondi" di Tokyo.
<<Andremo domani.>> annunciò Kyoko. <<Proveremo di pomeriggio e , se non lo troviamo, usciremo la notte.>>
<<La notte?>> ripeté Ryuga, inorridito. <<Ma è pericoloso!>> la ragazza sospirò. <<Lo so, ma è il momento della caccia, è più probabile incontrarlo.>>
Il biondo sbuffò <<E va bene. Però voglio accompagnarti.>>

♦♦♦
Stupida mamma.
Gettò la lettera per terra. Aveva provato a distruggerla decine di volte, ma ogni volta si fermava.
Lui ricordava.
Ricordava la voce dolce che cantava ninne nanne.
Ricordava l'odore di chiuso di quella stanza
E, soprattutto, ricordava quella ragazza della stanza a fianco, uguale a lui, gli stessi capelli color neve, gli stessi occhi.
E ricordava le fiamme, la sensazione di essersi perso, gli scontri con i ghoul.
E sapeva. Sapeva che quella ragazza era importante, che doveva rincontrarla.
La porta si aprì e un altro ghoul -un uomo pelato con due baffi a manubrio- entrò.
<<Che diavolo vuoi?>>
<<Rilassati, Shiro. Non sono qui per combattere.>>
Il ragazzo sbuffò. <<E allora cosa vuoi?>>
<<C'è una ragazza che va in giro per Tokyo a chiedere di te. Alta, con i capelli bianchi.>>
<<Capelli bianchi hai detto?>> il suo cuore fece un salto di gioia. Era lei!
<<La conosci?>>
<<Non sono affari tuoi. Ora vattene.>> l'uomo se ne andò stizzito, mentre il ragazzo si gettava sul vecchio divano, sorridente.
Ti aspetto qui, imouto*.

Spazio autrice
Hello, it's me
Yo! Allora, finalmente vediamo Shiro!
*per chi non lo sapesse, imouto è un apelattivo affettuoso che significa "sorellina"

Hybrid || Tokyo ghoulDove le storie prendono vita. Scoprilo ora