30.

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Kyoko aprì dolcemente gli occhi e rimase alcuni minuti a guardare il soffitto, ripensando a ciò che era successo nei giorni passati: dopo l'incendio all'Anteiku Sayu l'aveva ospitata a casa sua, mentre Shiro aveva preferito tornare nell'appartamento che aveva nella ventunesima circoscrizione. Avevano seppellito Yoshimura e ora l'Anteiku non era altro che un cimitero di ceneri, in cui alleggiava ancora il profumo del caffè e dei bei ricordi che non sarebbero tornati. Pensare alla sua vecchia casa la fece quasi piangere, ma si riscosse. Aveva pianto per giorni ripensando a quell'orribile notte che le aveva cambiato la vita, ma ora era stanca di disperarsi e doveva andare avanti. Dopotutto è ciò che avrebbe voluto Yoshimura. La porta si aprì lentamente, interrompendo i suoi pensieri, e Sayu entrò con un vassoio di una sostanziosa colazione. Sorrise e si sedette vicino all'amica. <<Come stai?>> Kyoko si alzò massaggiandosi la testa. <<E' come se fossi in un limbo: una parte di me vorrebbe piangere , ma so che ciò non mi aiuterà.>> Sayu annuì, poi parlò di nuovo. <<Oggi è il 31 dicembre.>> 
<<L'ultimo dell'anno?>> la ragazza annuì. <<Sono successe tante cose quest'anno. Molte di più di quanto potessi immaginare.>> 
Kyoko sospirò. <<Tu sei stata rapita.>> <<Sì. E Kaito ha ricevuto un proiettile, Ryuga ha rischiato la vita e Yume è stata letteralmente sequestrata dal fratello. Eppure io sono riuscita a uscire dalla mia timidezza, Ryuga ha trovato una ragazza capace di renderlo felice, Kaito si è -finalmente- dichiarato e Yume ha trovato il modo di separarsi dalla sua famiglia originaria.>> Sayu le prese la mano. <<Sono cambiate molte cose per tutti,  quasi tutte in meglio,grazie a te. Sì, sono successe anche cose molto brutte a tutti noi, ma non è pensando ad esse che andremo avanti.>>
<<So bene quanto sia brutto perdere qualcuno, ma continuare a stare male non riporterà l'Anteiku indietro. Dobbiamo andare avanti e vivere, anche per chi non c'è più. Perciò ora mangi, ti fai una doccia e stasera ci facciamo belle per la festa di capodanno, ok?>> Kyoko annuì e abbracciò contenta l'amica.

Il risveglio di Shiro fu meno caloroso. Si alzò sbuffando e guardò la data sul proprio cellulare: 31 dicembre, ultimo dell'anno. Quel giorno l'intero mondo avrebbe festeggiato l'avvenuta del nuovo anno tra feste, alcol e fuochi d'artificio, ma lui non era in vena di festeggiamenti. Certo, tante cose positive erano successe durante l'anno, ma a che prezzo lui e sua sorella avevano ottenuto la libertà? L'Anteiku non esisteva più e entrambi non avevano più un posto dove stare. Stava per ributtarsi sul letto, quando la porta si aprì. Pensando che fosse qualche ghoul del quartiere si limitò a dire <<Se sei qui per la caccia, sappi che non ne ho voglia.>> 
<<Bene, perchè non voglio cacciare.>> rispose una vocina. Shiro si alzò di scatto e corse verso la ragazza appena entrata. <<Yume! Che ci fai qui?>> lei sorrise ,mentre il ragazzo si affrettava a chiudere furtivamente la porta, assicurandosi che nessuno avesse visto la ragazza entrare. <<Hai idea di quanto sia pericoloso questo posto? >>
<<Lo so, ma dato che non hai risposto alle mie tredici chiamate, ho dovuto fare da sola.>>  Il ragazzo sospirò e la fece accomodare sul suo letto. Yume gli porse un bicchiere coperto e una busta. <<Ti ho portato la colazione>> lui prese uno dei muffin dentro la busta e lo mangiò distrattamente.
<<Sei qui solo per la colazione?>> 
Lei scosse la testa <<Sono qui per riportarti a casa.>>
<<Non ho una casa. Non più.>>
La ragazza gli prese dolcemente la mano. <<Shiro, non puoi restare qui, questo non è il tuo posto. Ho parlato con tua madre e lei dice che potrete ritornare nel suo appartamento, almeno per un po'.>> 
<<Mh, okay>>
<<E inoltre stasera andremo alla festa di capodanno con gli altri.>>
Lui scosse la testa <<Scordatelo.>>
<<Che razza di emo! Ci sarà anche tua sorella, ci divertiremo!>>Esclamò lei addentando il secondo muffin. <<E quest'anno non è stato così male.>>
<<Dimmi una cosa buona di quest'anno.>>
<<Hai conosciuto me!>> Il ragazzo si ritrovò a scoppiare a ridere e Yume rimase senza parole davanti a quella meravigliosa risata cristallina. <<Quindi è un sì?>>
Shiro sospirò. <<Solo se smetti di divorare muffin. Ti fa male.>>

Dopo essersi riunita con il fratello, Kyoko era stata trascinata da Yume e Sayu in diversi negozi di vestiti pur di trovare quello giusto per la serata, mentre Shiro le aspettava fuori dai negozi, poi raggiunto da Ryuga e Kaito.
<<Meno male che ho un fratello.>> Commentò sarcastico il biondo, ricevendo un sorriso di risposta da Shiro -nello shock dei due ragazzi-

Dopo l'estenuante shopping, Kyoko decise di andare da Touka per sapere come stava.
La viola la accolse sorridendo a casa di Yomo e la fece sedere in salotto.
<<Come stai?>>
<<Come presumo che stia tu.>> Disse Touka. <<Ma ormai dovrei essere abituata a perdere le persone.>>
<<Non hai perso proprio tutti, e lo sai.>> Touka non rispose, si limitò a stendere un foglio sul tavolo, contenente la pianta di quello che sembrava un locale simile all'Anteiku.
<<Ho intenzione di creare il mio locale, esattamente dove prima sorgeva l'Anteiku.>> Kyoko guardò il progetto e sorrise. <<Sarà un locale fantastico.>> Le due si abbracciarono contente, e entrambe con una nuova speranza.

Kyoko guardò il Tokyo Sky Tree sul quale brillava il countdown per l'anno nuovo, circondata dai suoi amici e dalle altre milioni di persone pronte a festeggiare. Chiuse gli occhi inspirando l'aria fredda della notte. Quell'anno erano successe tante cose: aveva fatto amicizia con qualcuno per la prima volta, si era innamorata, aveva creato una famiglia e, soprattutto, si era liberata della prigione materiale e mentale nella quale la Yamori l'aveva cresciuta, togliendole ogni idea, emozione e umanità. Ma lei era uscita da quella gabbia, nonostante fosse in un mondo ingiusto, che aveva cercato di toglierle tutto. Ma  lei aveva lottato con tutta se stessa per proteggere ciò che amava e c'era riuscita. Aveva perso la sua casa, è vero, ma non se stessa.
Stava ancora respirando, era viva e non invano. Avrebbe vissuto per Yoshimura, per l'Anteiku e anche un po' per Kaneki, che forse un giorno avrebbe capito che il mondo non è così orribile come lui pensa, ma soprattutto per se stessa e i suoi cari.
La folla iniziò a urlare i secondi che mancavano alla mezzanotte.
<<5!>>
Mentre cammino sul filo.
<<4!>>
Vivere ti spaventa da morire?
<<3!>>
Ho corso per tutta la vita
<<2!>> 
Solo per trovare una casa dove riposare
<<1!>
E la verità nel messaggio
Aprì gli occhi appena in tempo per essere abbracciata da Sayu e vedere Yume incollata alle labbra di Shiro. Ryuga la prese in braccio festoso, in mezzo alle urla gioiose e ai fuochi d'artificio.

Questo è vivere.

Spazio autrice:
Ultimo. Capitolo.
Io ancora non ci credo.
Sono davvero grata a tante persone per questa storia e mi servirebbe un capitolo per elencarle tutte.
Alla prossima 💙

Aggiornamento: questa storia ha anche un piccolo sequel che trovate nel mio profilo, chiamato "Hybrid: Re-start", spero lo leggerete!

Hybrid || Tokyo ghoulDove le storie prendono vita. Scoprilo ora